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MOSČ: IO SARŅ CON TE

 

Mosč, una figura chiave

NT: 80 volte. Mosč ed Elia, nella trasfigurazione, interpretazione di Gesł

PP: Gregorio Nisseno, Vita di Mosč. Trattato della perfezione in materia di virtł (SC 1)

GD: Filone: Mosč, l'uomo che passa imperterrito attraverso le bufere della vita

1Cor 10,1ss: al Mar Rosso c'ero anch'io.

Nel midrash, non interessa tanto che cosa sia effettivamente avvenuto, ma il significato per la nostra vita.

 

TRE TAPPE NELLA VITA DI MOSČ

At 7,20-43: tre periodi di quarant'anni, tre periodi completi

1. Es 2: IL TEMPO DELLA FORMAZIONE E DELLA PREPARAZIONE

A. MOSČ Č OGGETTO DI UNA SPECIALE PROVVIDENZA DI DIO

B. MOSČ Č SOTTOPOSTO AD UNA EDUCAZIONE RAFFINATA

In tutta la sapienza degli Egiziani: politica, economica, tecnica, culturale

MOSČ POTENTE IN PAROLE ED IN OPERE

sapeva di sapere e di valere

IL TEMPO DEI METODI: si impara a fare qualcosa, in attesa di farle (e si criticano quelli che le fanno frattanto)

Non c'č impatto con la realtą com'č, ma col filtro della 'ideologia'

Troppo istruito, va incontro alla delusione, quando sperimenta lo scarto tra l'ideologia e la realtą.

2. IL TEMPO DELLO SFORZO E DELLE FRUSTRAZIONI

Impegno verso la giustizia

Scacco      verso gli Ebrei

            verso il faraone

            verso se stesso: non č pił nessuno: 29 "divenne straniero", "ebbe due figli". si č seduto, ho diritto anch'io alla mia vita!

3. L'IRRUZIONE DI DIO

IL TEMPO DELLA SCOPERTA DELL'INIZIATIVA DI DIO

SCOPRIRE: qui dove sono c'č un tesoro, e non me ne sono accorto!

(Mosč era stato rilanciato da Jetro)

(Mosč aveva scelto la solitudine. [solitudine isolamento; = c'č una insoddisfazione, un punto vuoto che solo Dio puņ colmare. Dopo il mio fallimento, lascio fare a Dio. Dio compirą!]) (cfr. Elia 1Re 18-19; Sal 31)

At 7,30-31; Es 3,1-3.

LA MERAVIGLIA DI MOSČ

A 80 anni č capace di interessarsi a qualcosa di nuovo. Un uomo vivo. Come un bambino. Io sono un fallito, ma Dio puņ fare nella mia vita qualcosa di nuovo. Desiderio di comprendere.

LA CURIOSITĄ DI MOSČ

Je vais faire un détour: come mai? Lascia emergere domande, non ha incasellato tutto definitivamente: Voglio capire: perché? Questo fa di noi degli umani. Le domande essenziali.

MOSČ, MOSČ

Qualcuno lo chiama, si interessa a lui.

Gen 22,1 (Abramo, Abramo); 1Sam 3,10 (Samuele, Samuele); Lc 22,31 (Simone, Simone); Lc 10,41 (Marta, Marta)

Dio prende l'iniziativa: NON AVVICINARTI, TOGLITI I SANDALI = non avvicinarti a me con i tuoi schemi di precomprensione, non cercare di incapsularmi: Non sei tu che davi cercarmi in luoghi sacri, sono io che vengo a cercarti lģ dove tu attualmente ti trovi

Es 3,6 IL DIO DI ABRAMO ECC. Dio riassume il passato di Mosč, per fargli intendere che č stato il luogo della iniziativa divina

Un Dio per il quale bisognava fare molto  // Un Dio misericordioso verso gli ultimi

Es 3,7: HO VISTO (credevi di essere tu a fare; Ma sono io che ho compiuto l'opera: non sei tu che salvi, sono io!

Ed adesso che ti sei liberato della tua possessivitą VA', IO TI MANDO: Mosč č assunto per l'opera divina (Mt 9,35-10,1)

 

 

TOGLITI I SANDALI

Mosé, un destino lungamente preparato. Un presente sicuro e protetto. Un desiderio di giustizia.

1. L'INCONTRO: DIO CERCA L'UOMO

# Stupore, imprevisto: Es 3,3: deviare dalla strada pił ovvia, per vedere: l'uomo cerca Dio.

Senza sandali = senza programmi personali preconfezionati: a piedi nudi.

2. LA RIVELAZIONE: L'UOMO SCOPRE DIO

- Io sono il Dio di tuo padre... un Dio personale

- Non un altro Dio, ma quello che s'era impegnato: un Dio fedele alla promessa

- Un Dio conosciuto e presente: "scende": un Dio che si prende cura dei poveri.

3. LA MISSIONE: L'UOMO SCOPRE SE STESSO

La chiamata ha uno sbocco nella missione: non il progetto proprio ma quello di Dio

MOSÉ TENTA DI RESISTERE

1. Sproporzione missione/missionario. MA la debolezza dello strumento č condizione privilegiata per l'azione di Dio. "Io sarņ con te".

2. Il nome = l'identitą. MA Io-sono: l'essere e l'agire: io ci sono e ci sarņ.

3. Resistenza degli ebrei. MA segni di liberazione.

4. Io non sono un buon parlatore. MA Dio sarą con la / Aronne sarą la bocca di Mosé.

5. Manda un altro al posto mio: alibi! Non voglio fastidi, voglio restare libero. MA (ira) Dio impartisce un comando.

Il posto di Mosč č solo di Mosč: nessuno puņ prendere il posto di un altro. ogni uomo una vocazione.

 

DIO SI FA INCONTRARE

Dio chiama  con segni evidenti e chiari

            con cause seconde (il roveto): persone, incontri fortuiti, eventi ordinari e oscuri: retrospettivamente, ci si accorge che nulla č stato casuale.

L'uomo risponde: si sente l'unico, non uno fra i tanti.

            non č un superuomo: "chi sono io?..." (v. precedenti fallimenti)

            non č un santo (Mosé si copre il volto), ma un terreno in cui il Signore depone un seme.

ALLA CHIAMATA CI SI CONVERTE

La chiamata č di ogni giorno: Ogni giorno qualcosa di pił grande e pił difficile: un'avventura con sviluppi imprevedibili.

Laceranti distacchi: qualcosa, qualcuno, molto, tutto.

Ma si lascia per DIO: comunione con Dio, questa č la vocazione di ogni uomo.

DIO CHIAMA PER I POVERI

Ognuno ha un compito da svolgere a vantaggio del prossimo: liberati da + liberati per

 

MOSČ, IL FARAONE E NOI

 

IL FARAONE IN NOI

Un uomo attraente

un democratico

Un diplomatico: 8,21-24

Vorrebbe essere onesto: 10,8-11

Condizionato dalla sua posizione: deve garantire la sussistenza del sistema egiziano

      (S. Agostino: peccatum est autem cum vel non est caritas quae esse debet, vel minor est quam debet, sive voluntate vitari possit sive non possit)

LE DODICI ATTIVITĄ FARAONICHE: Mc 7,22-23: possessivitą e sfruttamento degli altri

 

MOSČ IN NOI

Desiderio umano di andare a fondo in tutte le cose e rimetterle in questione: pneuma

Sforzo incessante di Dio per dare autentictą e sbrigliare le possibilitą della realtą: Pneuma

Mosč agisce con la parola          (sforzo di persuasione)

Mosč agisce con i segni      (piaghe)

 

L'INDURIMENTO DEL FARAONE

Il potere che creca di rimanere a qualunque costo potere

Ostinazione io sono detentore della veritą in forma possessiva

Debolezza   non riesco a liberarmi da me stesso e ad amare davvero: ho paura di perdere la vita

 

 

IL PASSAGGIO DEL MAR ROSSO

Es 14,5-15,20

1Cor 10,1-2

Mt 8,19-20

L'AVVENIMENTO CENTRALE DELLA NOSTRA FEDE

 

LA NOTTE DEL TERRORE (Es 14,10-14)

Nella tenda.

Parlano gli anziani

      con il faraone e le sue minacce e le sue promesse: l'accomodamento mondano, che avendo posposto Dio, lo sostituisce con un surrogato

      con Mosč: l'insicurezza della sequela di gesł (Mt 8,19): schiaffo per il mondoche č attorno a noi ed in noi

Che farą Mosč?    - suicidio

                  - armare il popolo

                  - organizzare il ritorno

                  - affrontare l'incognita di Dio, angoscia insopportabile

Coraggio: "Non abbiate paura!"

Paura: "Perché gridi verso di me?"

 

IL PASSAGGIO DEL MAR ROSSO

Dio fa le cose facili quiando ci si affida a lui

Cercare Dio, senza cercare la nostyra realizzazione

 

IL CANTO PASQUALE DEI BATTEZZATI (Es 15)

Lasciati i condizionamenti umani, tutto diventa facile e bello: Dio ha combattuto per me

 

 

MOSČ, SERVO DI DIO

Uomini su cui Dio puņ fare affidamento

1. IL SERVIZIO DELL'ACQUA E DEL PANE

Non senza provvidenza di Dio, ha imparato a fare di tutto un po'

2. IL SERVIZIO DELLA RESPONSABILITĄ (Dt 1,12)

Portare sulle spalle i propri fratelli con i loro difetti e le loro immaturitą

3. IL SERVIZIO DELLA PREGHIERA E DELLA INTERCESSIONE (Es 17,11s)

Mosč č coinvolto in prima persona

Mosč osa molto

4. IL SERVIZIO DELLA CONSOLAZIONE (Es 14,12s)

Incoraggia in nome di Dio

5. IL SERVIZIO DELLA PAROLA (Sir 45,5s)

 

DIVENTARE COME MOSČ

SERVO

FEDELE: non avendo progetti personali, mette in pratica quelli divini

IN TUTTA LA CASA: ha fatto anche quello per cui non era attrezzato o inclinato

DI DIO. inserito nel piano di Dio

DIVENTARE COME GESŁ

Eb 10,5-7; Mc 10,45

Diaconia all'uomo totale, insieme con gli altri della chiesa

 

MOSČ, PROPHETA TRADITUS

TRADERE     dagli uomini (At 3,13)

            dal Padre (Rm 8,32)

            da sé per me (Gal 2,20)

LE SOFFERENZE DI MOSČ

Abramo un profeta protetto, Mosč un profeta consegnato, perché vuol vivere con la gente

LA LEGGEREZZA DI MOSČ (Es 4,18-26)

Aveva concepito la missione in maniera borghese

LE PAURE DI MOSČ

Es 4,10

Es 5,22s

Es 17,4

Mc 10,32

L'INSICUREZZA DI MOSČ

Num 20,3-13: Meriba, una crisi interiore. Si ascende di virtł in virtł, ma poi c'č una crisi, o un crollo

LA PAZIENZA DI MOSČ (Num 12,6-10)

Invidia e discordia tra i gruppi dirigenti... tace e lascia fare al Signore

Gesł  - chiaroveggenza: sin dall'inizio sa dove la strada lo condurrą

      - paura: Getsemani

      - decisone: do la vita per le mie pecore

      - pazienza: Gv 18,22-23: "Guarda in te stesso, perché mi hai colpito?"

            silenzio sdegnato     = pazienza attiva

 

LA MORTE DI MOSČ

(Dt 31-34)

- Onestą  un Mosč non indispensabile: riconosce che č giunto per lui il tempo della passivitą. Ama l'opera di Dio come di Dio, non come sua, e gioisce che l'opera continui anche senza di lui.

- Solitudine  non in mezzo al popolo

- Obbedienza  il Signore ha ordinato, e lui č morto

- Sofferenza  altri hanno peccato, lui deve portarne le conseguenze

MOSČ SCOMPARE

Sepolto in terra straniera

Non ha un sepolcro conosciuto

Scomparso per il suo stesso popolo: dopo il Pentateuco non compare pił

MOSČ RIMANE

Nei suoi libri: oggettivamente, senza trionfalismi

Stando benissimo, da servo di Dio: una morte vivente, facendo capire che vive

 

[Mosč l'uomo dei grandi numeri (della massa), Gesł l'uomo dei piccoli numeri (dell'incontro con gli amici)]