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1. SCRITTURA E TRADIZIONE

 

a. DOTTRINA CATTOLICA SULLA S.SCRITTURA E SULLA TRADIZIONE (TRENTO E VAT II)

 

Ž TRENTO, IV sessione

 

• Primo decreto, DS 1501: una sola fonte (non due fonti) della verità salvifica: il Vangelo

     -"profeti-Cristo-apostoli"

     -"veritas     in libris scriptis

              et sine scriptis traditionibus"

     - dualità delle vie di comunicazione e testimonianza del Vangelo, senza usare la              formula radicalmente dissociativa partim-partim.

     - [VAT I: non Vangelo, ma Rivelazione]

     - [VAT II: DV 7: // Vangelo, non Rivelazione]

 

• Accordo sulla dimensione interiore del Vangelo accolto dai credenti. Ciò non appare dai testi DS, ma dal discorso orientativo del discorso di M. Cervini:

         a. AT=patriarchi

             NT=Cristo, non scripto sed ore, non in charta sed in corde

         b. quaedam scripturae demandata, quaedam in cordibus

         c. misit Spiritum Sanctum

     "La rivelazione 1. esisteva in forma orale

              2. venne piantata nei cuori

              3. fu scritta nel NT

              e 2. e 3. continuano ad esistere

              e lo Spirito Santo chiarisce nella chiesa AT e NT".

dimensione pneumatica e spirituale

 

• Secondo decreto, DS 1507:

     NO contra sensum quem tenuit ecclesia     -(a) senso delle Scritture nella chiesa

     cuius est judicare de vero sensu et interpretatione          -(b) senso della chiesa

     (NO contra unanimem consensum patrorum)

(a) è un patrimonio preesistente che determina (b).

 

c. L'INTERPRETAZIONE DELLA SCRITTURA NELLA CHIESA (DV 12)

 

Non è la ispirazione, non è il canone.

È ciò che richiede la BB stessa di comprendere nostrae salutis causa.

 

DV 12 ( Pio XII): due punti focali in un'ellissi     -intenzione degli agiografi

                                      -intenzione di Dio

   generi letterari                 allora / autore (2Pt 1) / ragione

     contenuto e unità di tutta la Scrittura

     viva tradizione della chiesa

     analogia della fede                   adesso / testo (2Tm 3) / fede

                                 c'è un plus di senso, oltre al voluto originale

   con l'aiuto dello Spirito

 

 

 

d. SCRITTURA E TRADIZIONE COME FONTI DI CONOSCENZA TEOLOGICA

 

NT 2 Ts,15: "perciò fratelli state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso così               dalla nostra parola come dalla nostra lettera"

              - fedeltà alla tradizione normativa

              - trasmessa a voce o per lettera

     1 Cor 11,23: "io infatti ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso"      - ricevere

              - trasmettere

 

     paradosi (2 Ts 2,15)

       

     parathkh (1 Tm 6,20): "o Timoteo, custodisci il deposito": il patrimonio frutto del               lavoro apostolico

        pisti (Gal    ): la fede consegnata ai santi una volta per tutte (apax) ( rimane                ora il combattimento)

TRADIZIONE nel NT è un movimento pendolare tra paradosi e parathkh

 

 

 

CONCILII MODERNI

 

TRENTO, IV sessione:

     "[sine scriptis] traditiones tum ad fidem tum ad mores pertinentes, tamquam vel   oretenus a Christo vel a Spiritu Sancto dictatas et continua successione in ecclesia     catholica conservatas, pari pietatis affectu ac reverentia suscipit et veneratur"

Sono prassi particolari che i testi del NT non impongono; ma tali tradizioni ci sono e vengono ricevute da Trento con venerazione e serietà:

         es. spostamento del culto da sabato a domenica;

         es. battesimo dei fanciulli.

 

VAT II, Dei Verbum, 8,1: TRADIZIONE IN SENSO PARTICOLARE "la predicazione apostolica (pisti, parathke), che è espressa nei libri ispirati, dev'essere conservata e venerata"

     + Dei Verbum, 8,2: TRADIZIONE IN SENSO GLOBALE che mira la vita di una comunità: "ciò che fu trasmesso dagli apostoli comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa e all'incremento della fede del popolo di Dio": "la dottrina, la vita, il culto"

     + Dei Verbum, 8,3: PROGRESSO verso la pienezza attraverso "lo studio, il sensus fidei, il magistero

     + NON IN CONTRASTO CON LA SCRITTURA ( altre Tradizioni, non documentate dai libri sacri

     + trasmette IL SENSO DELLA SCRITTURA: riflessione approfondita sulla natura della Tradizione, dato che [Dei Verbum, ] la Tradizione è QUALCOSA DI VIVO. (Cf. Y. Congar, passare dall'ecclesiologia giuridica alla Chiesa soggetto comunitario, personalità corporativa -come l'io dei salmi- che può prolungare la propria vita sempre di nuovo).

     Non solo nel senso che la Tradizione fu precedente alla redazione scritta, ma nel senso che la formulazione definitiva...

     es.: la liturgia come interpreta la Scrittura? Il vero senso di questi libri è il Dio che si manifesta presente al suo popolo:      Epifania salvifica     *Natale

                                          *Pasqua

     es: # c'è diritto all'esegesi v. Gc 5,14 sull'unzione : la Tradizione comprende dogmi, liturgia, simboli della fede

     # Tradizione in senso 'gnostico' qualcosa di segreto non trasmesso

     Tradizione in senso cattolico è pendolarità nella doppia dimensione suindicata

[ MA ] c'è il pericolo di non vedere la necessità dell'autocorrezione, di momenti di riforma: Unitatis Redintegratio 6: "ad perennem reformationem"