http://web.tiscali.it/martiri

 

http://utenti.lycos.it/amenalleluia

 

http://members.xoom.virgilio.it/martiri

 

2. IL MAGISTERO

 

I. IL MAGISTERO NELLA SUA ORIGINE E NEL SUO RAPPORTO COL SACRO DEPOSITO DELLA TRADIZIONE E DELLA SCRITTURA (DV 7 e 10)

 

1. CRISTO, LA NOSTRA VERITÀ

Logos-Cristo = significato

Gv 8,32. La verità è sempre stata al centro della vita della Chiesa

 

2. IL DISCORSO CRISTIANO ORIGINALE

 

. predicazione-kerygma:    1Cor 15, 3-8

                   At 2, 14-36, sintesi di predicazione

              I - Dio ci ha salvati in Cristo (At 3, 12-26)

              II - titoli messianici = ruolo di Cristo (At 4, 8-12)

              III - lo Spirito Santo viene da Cristo risorto (At 5, 29-32)

              IV - secondo le Scritture (At 10, 34-43)

              V - noi ne siamo i testimoni (At 13, 16-41) (Paolo)

                   vi chiamiamo alla conversione

 

. istruzione-catechesi sul significato ulteriore, riguardo al comportamento quotidiano degli apostoli:  At 2,42: fede-sacramenti-struttura

    memoria di ciò che Gesù faceva e diceva: beatitudini - Abbà - parabole - chiamate a seguire - polemiche antigiudaiche

   raccolta di parole fisse fonte Q

 

. esortazione ed incoraggiamento: At 14,22: appello persuasivo al cammino cristiano; (1Ts 2, 10-12; "Ts 1, 11-12).

 

 

3. IL DEPOSITO DELLA TRADIZIONE E DELLA SACRA SCRITTURA

(Wicks, 99-100)

 

 

4. LA SUCCESSIONE APOSTOLICA E IL MAGISTERO (DV 7)

      Cristo ordinò agli apostoli la predicazione

         gli apostoli con predicazione orale - esempi - istituzioni

              trasmisero    ciò che era loro venuto dalla vita con Cristo

                        ciò che aveva loro suggerito lo Spirito santo

          e quelli della loro cerchia

              misero per iscritto     sotto ispirazione dello Spirito

         gli apostoli si stabilirono come successori i vescovi

         = S. Tradizione + S. Scrittura

 

metodologia storica - Non possiamo provare la successione apostolica, nel senso di dimostrare che i vescovi sono successori degli apostoli:  episkopoi? presbuteroi?

metodologia teologica - nel contesto di fede nel Cristo, che è fedele alla sua Chiesa, ci sono strumenti che la Chiesa ha sviluppato come essenziali e devono riflettere la volontà di Dio per la Chiesa: Dio stabilisce "espressamente" o guidando i capi della Chiesa a mantenere la struttura nella fedeltà a Cristo

     Sullivan: anche il NT è il discernimento che questi 23 libri sono la Parola di Dio ispirata, normativa per la fede. la successione apostolica: alla fine del II secolo ogni Chiesa aveva un vescovo processo di discernimento: si accerta che i vescoci sono successori degli apostoli mediante lo stesso processo con cui si appura che il libri sono ispirati.

 

 

5. RAPPORTO FRA TRADIZIONE-SCRITTURA E LA CHIESA E IL MAGISTERO (DV 10)

     A. Tradizione-Scrittura sono un unico deposito affidato a tutta la chiesa, aderendo al quale si crea unità di spirito fra pastori e fedeli

     B. Al Magistero è affidato l'ufficio di interpretare autenticamente, cioè nel nome-al posto di Cristo è possibile un'altra interpretazione ma non è autentica

     C. Ma il Magistero non è al di sopra della Parola di Dio, anzi la serve, e in tanto lo ascoltiamo in quanto alla PdD obbedisce.

     D. interdipendenza magistero-tradizione-scrittura: nessuno sussiste indipendentemente, e tutti insieme per lo Spirito santo promuovono le anime.

 

II. L'INDEFETTIBILITÀ DEL POPOLO DI DIO NELLA VERA FEDE

     (LG 12) La totalità dei fedeli che sono unti dallo Spirito non può sbagliarsi nel credere, e lo manifesta col supernaturalis sensus fidei quando -nel suo insieme: dai vescovi all'ultimo laico- esprime il proprio universale consenso in materia di fede o di costumi.

Il popolo guidato dallo Spirito e dal magistero -accoglie la parola in quanto di Dio

                                 - aderisce alla fede

                                 - la penetra più a fondo

                                 - l'applica nella propria vita

     Cristo escatologicamente vittorioso auto-testimonianza "vera" e ricevuta dalla Chiesa. Ne è detentrice la Chiesa nella sua intierezza, a cui è diretta l'azione dello Spirito santo per primo e per ultimo. La Chiesa società storicamente strutturata, con professione espressa, con autorità dottrinale. La Chiesa non è comunità escatologica di Cristo, se sbaglia nella formulazione normativa della fede.

 

 

III. LE ORIGINI, L'ESERCIZIO DEFINITIVO, UNIVERSALE-ORDINARIO E NON-DEFINITIVO DEL MAGISTERO E LA RISPOSTA AD ESSO DOVUTA (LG 25)

 

A. Insegnare nella Scrittura

     colonna e sostegno della verità (1Tm 3,15)

     dottrina sana e buona (Tt 1,9; 2,1; 1Tm 1,10; 1Tm 4,6)

     fede cristiana e conoscenza della verità (Tt 1,1; 1Tm 2,4)

     Gesù è il Verbo (Gv 1,1) venuto a proclamare la verità (Gv 8, 40.45; 18,37)

     lo Spirito della verità (Gv 16,13)

     Paolo:   la parola della verità (Col 1,5; Ef 1,13)

         la verità del Vangelo (Gal 2,5.14)

     dottrina "degli apostoli" (At 2,42)

     ricevuta e trasmessa (1Cor 11,23; 15,3)

     anathema (Gal 1,9; Rm 16,17; 2Gv 10)

     missione (Lc 10,16; Mt 28,20)

     dottori (1Cor 12,18; At 13,1)

 

B. Diversi livelli di insegnamento

     DEFINITIVO = porre confini alla fede

              infallibilità: avverbio> sostantivo

H. Küng: ogni proposizione umana ha i limiti che sono propri di ogni parola umana

Y. Congar: in certe condizioni (non la formula ma) il giudizio è vero infallibilmente, e ne è bene espresso il significato.

         sogg:    concilio ecumenico

              ex cathedra - papale

         ogg: -Parola di Dio: "che cosa è stato rivelato?", "che cosa esso significa?" (es. 1854: non è la Chiesa ad insegnarlo, ma è la PdD a rivelarlo)

              -verità non rivelata ma necessaria a difendere la rivelazione

(es. gli anathema: l'errore non fa parte della PdD)

         atto stesso: intenzione di definire qualcosa

     UNIVERSALE-ORDINARIO

         sogg:    papa con i vescovi sparsi per tutto il mondo

         ogg: "

         atto stesso: insegnare qualcosa che si deve credere

     NON-DEFINITIVO

         sogg:    vescovo singolo nella sua diocesi

              sinodo dei vescovi

              de fide et moribus

 

C. Lumen Gentium 25

* Vescovi in comunione col papa (autentico)

     - testimoni della divina e cattolica verità

     - in fede e morale

     - religioso ossequio dello spirito

* Papa, anche non ex cathedra (autentico)

     - ossequio della volontà e della intelligenza

* Singoli vescovi sparsi per il mondo, in comunione tra loro e col papa (autentico)

     - in fede e morale

     - accordo su qualcosa come definitivo

     infallibilità   [stesso ambito della rivelazione]

* Vescovi radunati in concilio ecumenico

     infallibilità

* Papa-capo del collegio dei vescovi

     - in fede o morale

     - come supremo maestro e pastore

     - con atto definitivo

     infallibilità: irreformabili ex sese non per il consenso della chiesa

 

C/bis.

1. Il vescovo singolo

     pastorale autorevole    non infallibile

     - dovere di rispetto religioso

2. I vescovi sparsi per il mondo

     ordinario universale

     infallibilmente

     da intendersi come definitiva (verità rivelate > verità definite)

     in fede e morale

3. Concilio ecumenico

     in fede e morale

     -religioso obsequio animi

4. Il Sinodo dei vescovi

5. La Conferenza episcopale

6. Il vescovo di Roma

     DS 3074: Pastor Aeternus   

a) Pastore e maestro di tutti i cristiani (vescovo di Roma)

b) definisce ( se non definisce) (intenzione di definire)

c) su fede e costumi ( su altre materie)

     irreformabilità ex sese, non ex consensu ecclesiae                           infallibilità goduta dal papa e (=) dalla chiesa

              personale (appartiene alla sua persona)

              separata (fondata sulla promessa di Cristo)

              [assoluta] vescovo Gasser

 

C/ter.

     ORDINARIO SOLENNE

     DEFINITIVO stabilisce confini, perloppiù negativi, talvolta positivi

     IRREFORMABILE non occorre ratifica (ma può essere espresso in modo migliore)

     INFALLIBILE coincide con la rivelazione; ed è vera anche se perfettibile

 

C/quater.

cic 749: INFALLIBILITÀ

     *Papa:come pastore e dottore supremo

         con atto definitivo

         proclama come da tenersi

         con atto definitivo

         su fede o costumi

     *Collegio dei vescovi:  in concilio ecumenico   dispersi, ma in comunione

                        come dottori e giudici

                        dichiarano              convergono in unica sentenza

                        su fede o costumi

     + consti espressamente

    

cic 750: PER FEDE DIVINA E CATTOLICA (ASSENSO DI FEDE)

     [ evitare dottrine contrarie]

     *Cose    contenute nella Parola di Dio

         proposte come divinamente rivelate

         ex   magistero solenne

              magistero ordinario e universale

 

cic 752: RELIGIOSO OSSEQUIO DELL'INTELLETTO E DELLA VOLONTÀ

     [ evitare dottrine contrarie]

     *su fede o costumi

     ex magistero autentico (anche non definitivo)  del papa

                                      del collegio dei vescovi

 

cic 753: RELIGIOSO OSSEQUIO DELL'ANIMO

     *ex magistero autentico dei vescovi individualmente/riuniti

 

IV. IL RAPPORTO TRA MAGISTERO E TEOLOGIA

 

A. Le 12 tesi della CTI, Rationes magisterii cum theologia, 1976.

1. Magistero è il compito d'insegnare dei vescovi;

    teologi coloro che approfondiscono la Parola di Dio con metodo scientifico.

ELEMENTI COMUNI

2. Servizio alla verità

3. Vincolati dalla Parola, dal senso di fede, dalla tradizione, dalla cura pastorale e missionaria.

4. Forma di esercizio personale & collegiale.

DIFFERENZE

5. Funzione   M: difendere autoritativamente l'integrità cattolica e l'unità do fede e costumi;

         T: mediare tra M e popolo di Dio.

6. Autorità   M: formale, ex ordine sacro;

         T: profano-scientifica & ecclesiale-canonica.

7. Ecclesialità M: compito ufficiale ex sacr. ordine;

         T: ex battesimo (+ legame con la chiesa e ordine sacro).

8. Libertà e funzione critica

         M: libertà (nella responsabilità);

         T: responsabilità scientifica libertà (limitata responsabilità 'morale')

9. Tensione vita, dialogo.

REGOLE PER I RAPPORTI

10. Comunanza nella partecipazione alla fede e nel servizio alla chiesa dialogo.

11. Limite al dialogo: dovere di conservare e spiegare la fede.

12. Tentarle tutte prima di applicare sanzioni.

 

B. CDF, La vocazione ecclesiale del teologo (1990)

Teologia: approfondire la verità, rendere la fede comunicabile.

Preghiera. Esigenze critiche.

Filosofia, storia, scienze umane.

All'interno della Chiesa. All'interno della Rivelazione ( libertà di ricerca).

Segnalare al M le difficoltà.

Dissenso ermeneutica, pluralismo teologico, sensus fidei, libertà dell'atto di fede...: il Magistero deve proteggere, giudicare la dottrina.

 

C. Riflessione di Max Seckler