http://utenti.lycos.it/amenalleluia
http://members.xoom.virgilio.it/martiri
3.
IL RAPPORTO FEDE-RAGIONE
STORIA
1Pt 3,15: "le ragioni della
speranza"
Agostino atto di fede credere
Deo si accetta che sia Dio a
rivelarsi
credere
Deum si accoglie il contenuto della rivelazione
credere
in Deum movimento interpersonale
Tommaso actus autem credendi
non terminatur ad enuntiabilem sed ad rem
l'atto di fede è un atto personale, teso ad
una comunione
Lutero la fede è solo un atto di abbandono
fiduciale
Trento,
Decreto sulla giustificazione:
necessari contenuti oggettivi come primo momento della giustificazione
disponuntur
autem ad ipsam iustitiam,
dum
excitati divina gratia et adiuti,
fidem
ex auditu concipientes,
libere
moventur in Deum,
credentes
vera esse quae divinitus revelata et promissa sunt
Vaticano
I, Dei Filius, 24.4.1870
cap.
I Dio creatore di tutto
DS 3001
L'unico Dio è creatore di cielo e terra
[can. 1: contro chi nega l'esistenza di Dio].
[can. 3: contro il panteismo: "una e
unica è la sostanza di Dio e di tutte le cose].
DS 3002
Ha creato non per bisogno, ma liberamente, per manifestare la sua
perfezione
[can. 2: contro il materialismo].
DS 3003 Ciò che ha creato, Dio lo governa con
la provvidenza
cap.
II La Rivelazione
DS 3004
Dio può essere conosciuto con certezza dalle cose create, attraverso il
lume naturale della ragione.
Tuttavia ha voluto fare conoscere sé e la sua
volontà attraverso una via soprannaturale: il Figlio incarnato.
[can. 1: contro chi nega la possibiltà della
teologia naturale].
[can. 2: contro il deismo].
[can. 3: contro il razionalismo].
DS 3005
La rivelazione non era in sé necessaria, ma in vista dell'ordinazione
soprannaturale dell'uomo a partecipare di beni che superano l'intelligenza
umana.
DS 3006
Scrittura e Tradizioni.
DS 3007
Interpretazione.
cap.
III La fede
DS 3008
Siamo tenuti a prestare a Dio che si rivela il pieno ossequio
dell'intelletto e della volontà nella fede: la fede trascende la ragione e ne
chiede la subordinazione.
La fede è l'inizio dell'umana salvezza, una
virtù soprannaturale con la quale, con l'aiuto della grazia di Dio, crediamo
che son vere le cose che ci ha rivelato
NON
per la verità intrinseca percepità col lume della ragione naturale
MA
per l'autorità di Dio che si rivela, che non può né ingannare né ingannarsi.
[cann. 1s: contro l'autonomia della ragione:
"Dio non può comandare la fede"].
DS 3009
Miracoli e profezie: segni della rivelazione certissimi e adatti
all'intelligenza di tutti
[can. 3: contro il fideismo: "bisogna
credere solo per una mozione interna"].
[can. 4: contro l'agnosticismo e il
mitologismo].
DS 3010
Nessuno può credere senza l'illuminazione e l'ispirazione dello Spirito
Santo: la fede è un dono soprannaturale, attinente alla salvezza. Con la fede
l'uomo presta libera obbedienza a Dio, consentendo e cooperando alla sua
grazia.
La fede non coincide con la carità, rimanendo
la prima anche in assenza della seconda.
[cf. Orange,
3.7.529, can. 7: occorre il lume dello Spirito santo, non basta il lume della
ragione, per attingere la salvezza].
DS 3011
Oggetto della fede sono le cose contenute in verbo Dei scripto vel tradito e quelle che la chiesa propone tamquam divinitus revelata con giudizio
solenne o col magistero universale e ordinario.
DS 3012
È necessaria averla, per piacere a Dio; è necessario perseverarvi.
DS 3013
ARGOMENTI ESTERNI La chiesa stessa -veluti signum levatum in nationibus-
"è perpetuo motivo di credibilità e testimonio della sua missione divina.
DS 3014
ARGOMENTI INTERNI Dio dona la sua grazia a coloro che
sono nell'errore, illuminandoli internamente. C'è però differenza tra chi segue
il cattolicesimo e chi segue un'altra religione.
cap.
IV Fede e ragione
DS 3015 C'è un doppio ordine di conoscenza:
soprannaturale e naturale
principio oggetto
per mezzo della ragione naturale ciò che è alla
portata della ragione
per mezzo della fede divina i misteri di Dio,
inconoscibili senza rivelazione
DS 3016
Il ruolo della ragione è:
-
sviluppare l'analogia, in base a ciò che conosce naturalmente
-
cogliere il nesso dei misteri fra loro e con il fine ultimo dell'uomo.
(MA
sulla terra siamo pellegrini: un velo rimane).
DS 3017
Non v'è opposizione fede-ragione lo stesso Dio è autore della rivelazione
ha
creato la ragione umana.
DS 3018
Fede e ragione possono reciprocamente sostenersi:
*
la ragione dimostra i fondamenti della fede e coltiva la scienza delle cose
divine
*
la fede libera la ragione dagli errori e la istruisce
( utilità delle scienze umane).
@ I segni
--
sono validi come manifestazione dell'evento della rivelazione
--
sono necessari, tranne che per esperienze interiori privilegiate
--
non dimostrano il fatto della rivelazione,
né vogliono costringere a credere
--
ma garantiscono la credibilità di ciò
che vien esposto, la conformità alla ragione
Leone
XIII, Aeterni Patris, 1879:
metodo neoscolastico: *
motivum fidei
*
motivum credibilitatis
contenuto oggettivo della rivelazione
//
condizioni del soggetto per aderire alla fede
Manualistica:
schema di teologia dell'atto di fede
a.
preambula fidei verità morali e religiose conoscibili
con la ragione umana
b.
motivum fidei il motivo per cui si crede: Dio stesso
con la sua autorità
c.
motivum credibilitatis i motivi per cui è possibile credere analisi dei segni (chiesa, miracoli,
profezie) che attestano l'origine divina della rivelazione
d.
motivum credentitatis i motivi per cui è necessario credere,
data l'evidenza.
* ANALYSIS
FIDEI quale rapporto tra
grazia e libertà? rivelazione divina e conoscenza umana?
soprannaturalità la grazia
permette all'uomo di affidarsi a Dio
volontà piena di libertà verso una salvezza non solo data ma
anche scelta
intelletto garante di un atto certo in quanto conclusione di un
procedimento logico
Gardeil
(1859-1931)
- l'apologetica è la scienza della
credibilità del dogma: l'apologetica scientifica dimostra razionalmente la
credibilità.
- la credibilità è l'attitudine di
un'asserzione ad essere creduta.
- processo psicologico dell'atto di fede
processo psicologico degli atti umani
intentio
fidei: disponibilità a credere intentio
finis: ci si progetta in una finalità
giudizio
di credibilità: dimostrazione razionale
credibilità razionale o semplice:
analisi razionale dei motivi di credibilità
*
(=) credibilità possibile
*
() credibilità necessitante o imperativa:
si deve credere: obbligo morale.
@ mistero di Dio sacrificio
dell'intelletto soccorre
la volontà
Rousselot (1878-1915)
- l'atto di fede, come opera nel credente,
non è apologetico ma teologico
- la fede ha occhi: è la capacità di vedere
ciò che Dio vuol mostrare.
- Dio si è mostrato nella rivelazione,
garantendola con segni esterni, ma che solo gli occhi della fede possono
vedere, non lo spirito umano.
- la grazia dà la capacità di vedere
giustamente l'oggetto.
- la percezione della credibilità e la
confessione della verità sono lo stesso atto:
la
grazia permette la percezione della credibilità
la
credibilità dà senso alla grazia
- l'amore suscita la facoltà di conoscere e
rende l'atto del credere un atto libero
l'atto
di fede è ragionevole perché l'indizio percepito è testimoniato dall'ordine
naturale;
l'atto
di fede è libero, perché l'uomo se vuole può rifiutare l'amore del bene
soprannaturale.
Vaticano
II // prospettiva biblica pisti = fiducia -- conoscenza -- azione
DV
5: con la fede l'uomo si abbandona tutto a Dio liberamente,
-
prestando il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà a Dio che rivela
-
e assentendo volontariamente alla rivelazione data da lui
-
è necessaria la grazia di Dio che previene e soccorre con gli aiuti interiori
dello SS
@ il contenuto oggettivo della rivelazione è
recuperato nell'orizzonte storico-salvifico di una relazione interpersonale.
Rahner:
accentuazione della struttura trascendentale dell'atto di fede.
von
Balthasar: accentuata l'evidenza oggettiva della rivelazione e
l'alterità rispetto al credente.
Fisichella
significatività
* i termini
1. la credibilità si radica non nelle
condizioni del soggetto umano, ma nell'evidenza coerente che scaturisce dalla
rivelazione;
2. la significatività è un processo che mette
in relazione l'evento della rivelazione ed il singolo soggetto: dare le ragioni
della vita cristiana;
3. senso:
coerenza interna alla forma della rivelazione: Gesù è definitivo / rinvia a
Dio;
significato:
globalità della storia della salvezza mistero dell'incarnazione;
significativo:
relazione tra senso e significato nella storia del soggetto: valido per me.
* concentrazione cristologica e soteriologica
1. Gesù di Nazareth è la massima espressione
di senso e di significato;
2. segno primario di credibilità è il
crocifisso risorto, in contesto trinitario;
3. qui c'è l'amore di Dio;
4. si impone una scelta per l'esistenza: la
credibilità della chiesa dipende dalla sequela di Cristo.
TEOLOGIA
E FILOSOFIA
Alfaro, La struttura dell'atto di fede
Guglielmo
d'Auxerre
- la fede ha come fondamento unico non i segni
e il ragionamento, ma Dio stesso 'veritas prima'
- credere è possibile solo con la grazia
Filippo
il Cancelliere
- Dio è fondamento e contenuto della fede:
fede è aderire alla 'veritas prima'
- il fondamento è creduto propter se
- il contenuto è creduto in virtù del
fondamento
- è necessaria la grazia
Tommaso
d'Aquino
- obiectum formale della fede è Dio, veritas
prima, credibile per se stessa
- la Veritas prima è raggiunta dalla fede
come realtà creduta e come fondamento da credere
- l'obiectum formale è raggiunto allorché si
attinge il contenuto credere Deo
credere
Deum