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1.1. LA NEGAZIONE DI DIO
LA
SECOLARIZZAZIONE
IL FATTO
Un
processo caratteristico del mondo contemporaneo.
Il
mondo, l’uomo, la storia vengono considerati a prescindere dalla loro radice in
una realtà trascendente.
«teologia
tradizionale»: il distacco da Dio è il principio di una grande catastrofe
«teologia
della secolarizzazione» (anni ’50-60, Gogarten, Metz): è una cosa buona, perché
è la BB che distingue il mondo da Dio e permette a Dio di essere divino e
all’uomo di essere mondano # ma i risultati sono quelli di una
de-cristianizzazione di fatto
«autofondazione
dell’uomo»: rivolta dell’uomo in cerca di autonomia contro il cristianesimo.
CAUSE 1. conflitto tra necessaria autonomia e
teonomia schiacciante
2. reviviscenza
dell’umanesimo antico, nel Rinascimento
3.
lacerarsi del tessuto ecclesiale nei secc. XV-XVI, guerre di religione: Dio non
ha più una funzione di unificazione sociale
4.
affermarsi della borghesia moderna: l’uomo si realizza mediante il lavoro, e la
conoscenza
5. nascita
delle scienze moderne: contrasto fra dati biblici e dati scientifici
à la religione diventa un fatto meramente
interiore, morale privato ma non sociale, Dio diventa un fattore ininfluente
nella spiegazione del mondo: si vive etsi
Deus non daretur (Bonhoeffer): è un Dio morto, che non conta nulla.
# ma se Dio scompare, anche il
mondo e l’uomo scompaiono: bisogna parlare di Dio, per salvare l’uomo
VALUTAZIONE DEL VAT II: Gaudium et Spes, 36
- OK le creature e la società hanno leggi
proprie, che vanno scoperte ed usate
- KO le cose create non dipendono da Dio
L’ATEISMO
Ateismo
= negazione che al di là dell’uomo ci sia un assoluto trascendente: allo stato
di natura, un ateismo non c’è mai stato, presso il popolo.
[Diagora di Melo: se c’è il male, Dio non
c’è: antiteismo
sofistico:
gli dèi sono invenzione degli uomini
agnostico:
gli uomini non possono conoscere gli dèi
epicureo:
l’uomo vive più sereno senza la paura degli dèi
È una novità del secolo odierno: UN SEGNO DEI
TEMPI
Fenomeno
post-cristiano:
BB: Dio ed il cosmo non sono della stessa
sostanza, il mondo è autonomo, ma in dipendenza dal Creatore
Alberto Magno e Tommaso d’Aquino: tutta
la teologia organizzata intorno al Dio della creazione (anche in prospettiva
apologetica): l’uomo è un canale della realizzazione del disegno di Dio
// Cartesio, svolta soggettiva: si dubita
dell’esistente, ma cogito ergo sum,
dunque il perno diventa il soggetto che conosce: SVOLTA SOGGETTIVA: dalla teonomia/teocentrismo,
all’autonomia/antropocentrismo: Dio diventa un momento dell’autoattuazione
dell’uomo à ateismo
ATEISMO
IN NOME DELL’AUTONOMIA DELLA NATURA
!!! Scisma tra scienza e teologia, tra fede e
cultura, tra chiesa e modernità
ME:
il cosmo è un simbolo: è la prima rivelazione di Dio: cf. Francesco,
Bonaventura
Æ Dio e la natura non sono conciliabili, ma..
... PANTEISMO
tra Dio e l’uomo non vi è differenza di sostanza: tanto immanente da non essere
trascendente
Giordano Bruno: il mondo è l’esplicazione necessaria di Dio
B. Spinoza: Dio una sostanza assoluta e infinita, con una
possibilità di infiniti attributi: natura
naturans - natura naturata: Dio e la natura si identificano
... DEISMO
ex religione ‘naturale’, Dio c’è, ma è un Dio ininfluente sul cosmo:
l’orologiaio: tanto trascendente da non essere immanente (T. Hobbes, J. Locke)
Materialismo rozzo visione meccanicistica
Positivismo, «di Dio non c’è bisogno»
a° religione
b° filosofia
c° scienza
Neo-Positivismo
Strutturalismo (L. Wittgenstein) «di ciò di cui non si può parlare bisogna
tacere»
Solo
quello che è verificabile ha senso per la scienza.
La
logica matematica trasmette le proprie regole espressive alla filosofia, con il
potere di elaborare delle proposizioni che abbiano senso.
Ci sono cose di cui si può parlare in
tali termini
Ci sono cose di cui non si può parlare:
bisogna tacerne
Dio
è per definizione il non dicibile: non si può dire niente con lui con un
linguaggio «utile»
//
C’è anche una funzione di «gioco» nel
linguaggio. Ci può anche essere il linguaggio teo-logico.
Il
senso del mondo è fuori del mondo. Dio non si rivela nel mondo.
# non è una negazione di Dio: lo si tace
non perché inesistente o insignificante, ma perché trascendente
ATEISMO
IN NOME DELL’AUTONOMIA DELL’UOMO
Immanuel Kant: La libertà dell’uomo, la
sua aspirazione di felicità si colmano soltanto in Dio; ma ci basta il Dio per noi, non ci serve il Dio in sé
L. Feuerbach
L’alienazione dell’uomo si proietta
nell’idea di Dio
La
prova della esistenza mi viene solamente dai sensi.
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Esistere in pienezza è faticoso
L’uomo religioso si inventa un Dio,
proiettando in uno Spirito illimitato l’angoscia per il proprio limite, il
proprio vuoto in un Dio ricco, la paura della morte in un Dio vivo, la mancanza
d’amore in un Dio amante ed amabile, l’ingiustizia sociale in un aldilà di
giustizia e beatitudine: ciò che l’uomo non è ma desidera essere, è il suo Dio
Ma anziché ripiegarsi su se stesso,
l’uomo deve uscire e rivolgersi all’altro: Homo
homini Deus: dall’egoismo soprannaturale all’altruismo naturale
L’ateismo è negazione della negazione
# chiarisce certe rappresentazioni che ci
facciamo di Dio, ma non ci dice niente su Dio
# sostituire Dio con l’umanità? ma
proprio questa finitudine costitutiva dell’uomo . che lo spingerebbe alla
‘proiezione’ - è l’indice che l’uomo non è sufficiente a se stesso:
l’antropologia non può sostituire la teologia
K. Marx, La religione oppio dei popoli
Non tanto Dio, quanto la religione
L’uomo
deve conquistarsi la salvezza, senza attendersela da nessuna fonte
Provvisoriamente
può essere utile, perché esprime figuratamente il disagio dell’uomo, e può
indirizzarlo nella stessa direzione verso cui lo spinge le rivoluzione.
Ma
può anche impigrirlo, lasciandolo in una felicità illusoria: l’oppio dei popoli (Engels)
Dio
è taciuto, si parla (materialismo dialettico) della materia - natura vivente -
umanità, processo di antagonismi e armonie, che porta all’umanizzazione
dell’uomo e alla naturalizzazione dell’umanità. Soggetto della salvezza è il
proletariato, modello è la società senza classi. Dunque, poiché l’uomo è
creatore di se stesso, l’ateismo è una premessa indispensabile all’utopia
marxista
#
eredità biblica: primato del lavoratore sul capitale
# la chiesa ha esaminato il disagio
sociale in prospettiva caritativa e non strutturale
# ha elaborato strumenti indispensabili
[?]
# esagerata la dimensione sociale; è la
problematica dell’individuo?
F. Nietzsche,
Il superuomo al di là del bene e del male
Dio
è legato alle proibizioni che frustrano al vitalità dell’uomo: obiezioni non
intellettuali, ma esistenziali
Rifiuto
della metafisica: Platone ha
creato un Dio, idea, supremo, immobile, lontano.
L’Ebraismo ha aggiunto un fardello di
legalismo e moralismo. Questa è la religione della massa: il Cristianesimo come il platonismo del
popolo: il Dio sulla croce come maledizione della vita.
Gesù
è stato una persona eccezionale, ha vissuto in pienezza l’amore: l’unico cristiano
(come l’idiota di Dostevskij). Le
masse non seguono lui.
NICHILISMO:
non esiste alcuna verità, Dio è morto.
Né mediocrità, ne strutture rigide: vivere in pienezza ed in libertà: un SUPERUOMO che crei il senso a partire
dal niente, con la sua volontà di potenza:
al di là del bene e del male, con tutte le alienazioni alle spalle.
Anelito a DIO, ma un Dio nuovo, un Dio che sappia danzare: non Zeus, non
JHWH, ma Dioniso
#
Esatta diagnosi del nichilismo come conseguenza dell’ateismo
# Il problema di Dio non è però risolto:
critica un’immagine, ma anela intensamente ad un altro volto di Dio
# Come si può rinunciare all’ontologia
per la mitologia, al logos per il mythos?
# Come si può sopprimere la differenza
che c’è tra bene e male? Con che criterio decidere?
# Un Gesù senza Dio? L’amore è Dio - o
Dio è amore?
S. Freud, «Dio, una proiezione
dell’inconscio»
La
religione è nociva all’uomo.
Nell’uomo
c’è l’inconscio, anteriore all’io cosciente.
Come
da bambini c’è bisogno di appoggiarsi al padre, per poi emanciparsene, così -
essendo Dio una proiezione del bisogno umano di appoggiarsi ad un padre - può
essere anche utile in una prima fase, ma poi bisogna staccarsene, altrimenti
ritarda lo sviluppo normale e costituisce una patologia
#
Non sembra che tutti gli uomini e le donne ‘religiosi’ siano stati degli
psicopatici; al contrario, hanno promosso l’umanizzazione del mondo
#
Dio è soltanto una proiezione dell’inconscio umano? Non ci sono spazi per il
contatto con una realtà ‘oggettiva’?
#
Quale ideale antropologico presentare? Qual è l’uomo risuscito: un ‘animale
sano’?
A. Camus, «Dio e il problema del male»
[Già
Diagora di Melo (V secolo a. C.)
aveva negato gli dèi]
Se
Dio c’è, e c’è il male, o non è buono, o non è onnipotente.
Dio
non c’è, perché c’è il male a.
esistenziale (vita insensata), b. fisico (dolore, sofferenza), c. morale
(menzogna, violenza, ingiustizia)
-
Occorre prendere visione dell’esistenza del male
-
Occorre adottare misure per ridurlo efficacemente: la salute, più che la
salvezza
Una
santità senza Dio
// INDIFFERENZA RELIGIOSA
STILE
DELLA RISPOSTA ALL’ATEISMO
La
crisi c’è perché mancano i presupposti di comprensione, i preambula fidei
+
MODELLO APOLOGETICO
-
Controbattere colpo su colpo
-
Motivare la fede (apologia)
AT Sal 14,1; 10,4; 36,2
Sap 13,5
NT Rom 1,18-20
At 14,14-16; 17,26-29
Ef 2,12; 4,17-19
BB
l’ateismo è il non riconoscere il vero Dio (anche l’idolatria)
PP
SC Anselmo: se si concepisce Dio, egli deve essere
esistente
Tommaso: per la salvezza è
necessaria una fede esplicita
Æ a tutti Dio
concede una illuminazione interiore
// l’uomo adulto deve
riflettere, e lo grazia lo condurrà alla fede
MM Sillabo
di Pio IX: condanna di panteismo, deismo, indifferentismo
Dei Filius, condanna dell’ateismo
ecc.
+ MODELLO DIALOGICO
Vaticano II, GS
19-22
*
Chi volontariamente non segue la propria coscienza, è in colpa
*
Anche i credenti possono dare scandalo
*
Errore-errante: condannare l’ateismo, dialogare con gli atei, cercando di
comprendere le loro buone ragioni
*
Dio non si oppone alla dignità dell’uomo, ma ne è il fondamento
*
La speranza dell’aldilà non esonera dall’impegno nel mondo, ma lo esige
*
Esporre correttamente la dottrina cristiana, darne una testimonianza luminosa
--
Descrizione differenziata dell’ateismo, attenzione agli impulsi positivi
--
Mea culpa dei cristiani: il vero volto di Dio può essere nascosto
--
La conoscenza di Dio è razionale, ma
anche esperienziale
--
Senza Dio, l’uomo non è riuscito: Cristo è la pienezza dell’uomo
(e
la teologia naturale?)
(e
la teologia negativa?)
(e
i presupposti morali della fede?)
K. Rahner
M. Heidegger
H. U. von Balthasar
Teologia Politica
Teologia della liberazione
+ MODELLO DIALETTICO
K. Barth
Contesto
pessimistico, Nazismo, guerra mondiale...
* Fra Dio e il Mondo c’è assoluta alterità. Dio è
il totalmente altro
* L’analogia entis è l’«anticristo»
* La religione è incredulità
*La
rivelazione contraddice ed elimina la religione
D. Bonhoeffer
* L’ateismo libera lo sguardo dell’uomo, e gli
permette di giungere al Dio biblico
* Vivere come
se Dio non ci fosse
Ateismo Cristiano, Teologia della morte di Dio
#
Dio ha voluto l’uomo come capace di una risposta libera (potentia oboedientialis), e dunque la responsorialità nella fede (analogia fidei) presuppone anche una
responsorialità nella creaturalità (analogia
entis): l’essere è il presupposto di possibilità della rivelazione
#
Comunque Dio si conosce solo nella fede, ma dentro l’essere