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2. L’APPROCCIO RELIGIOSO
2.1. CHE COS’È UNA RELIGIONE
2.1.1.
MORFOLOGIA
Religio religare
religere (- negligere): prestare una
scupolosa attenzione, riverenze e timore dinanzi al sacro
praticare
il culto agli dei: religiones sono i
culti
Trekseia, latreia - din
*
Il concetto è proprio della cultura occidentale: ciò che è della religione per
l’occidente, non lo è altrove
*
Tratto comune: al di là e al di fuori del mondo della vita quotidiana c’è
un’altra realtà, una «potenza», da cui l’uomo dipende, con cui l’uomo si mette
in relazione: religione è il rapporto con questa realtà: Tommaso d’Aquino: «Religio proprie importat odinem ad Deum» (STh II-II, q. 81, a. 1)
1. riconoscimento dell’esistenza del
Divino, comunque percepito
2. riconoscimento della dipendenza da
questa realtà
nell’essere,
in quanto creati
nell’agire,
in quanto ci sono delle leggi
nel
benessere, in quanto ci sono premi e castighi
3. sforzo di attirarsi la benevolenza del
Divino con la preghiera, il culto e i sacrifici
compiuti
personalmente
compiuti
per mezzo di sacerdoti
4. contatto con il mysterium fascinosum et tremendum: timore-amore-desiderio
2.1.2.
PERCHÈ L’UOMO È RELIGIOSO?
Esperienza della fragilità e
vulnerabilità: l’uomo cerca un aiuto presso la Potenza
Esperienza della natura esistente e
grandiosa: l’uomo si stupisce, dietro le cose c’è la Potenza
Esperienza della sofferenza, del male,
della morte. La morte c’è, ma c’è anche l’aspirazione a vivere: dopo la morte
c’è un Qualche posto di felicità
Esperienza del vuoto, della mancanza di
senso, dell’inquietudine: nessuna realtà terrestre riesce a colmare le sue
aspirazioni, solo l’Infinito può riempirlo
Esperienza della chiamata alla ricerca ed
all’incontro
2.1.3. IL CRISTIANESIMO È UNA RELIGIONE?
n In
origine i cristiani prendono nettamente le distanze dalla religione pagana e
vengono qualificati come “atei”.
Il
cristianesimo non è un sentimento religioso «dal basso», ma è una grazia
«dallalto», una rivelazione: una fede
Preghiera al Padre, per fare la sua volontà (Mc 14,36)
Culto offerta di sé (Rom 12,1; Eb
13,15-16)
Sacrificio la croce di Cristo: farne “memoria” (Lc
22,19)
Sacro Niente tabù (cose, luoghi,
persone...): desacralizzato tutto.
Desacralizzato Dio: è il Dio-con-noi-in-modo-umano
Desacralizzato il sacredozio: non
più hiereis ma presbiteri ed episcopi:
Gesù è sacerdote, ma in modo unico e irripetibile
Desacralizzato il luoghi sacri (At
17,25; Gv 4,22-23)
Desacralizzato il tempo, i cibi,
ecc.
[Nello stesso tempo ha rcionsacrato
tutto, nella incarnazione]
n Nel
corso del tempo, ha assunto una forma religiosa, strutturandosi con dottrina,
templi, riti, ecc.: è (Agostino)
la vera religione. È un tradimento?
C’è contrasto tra fede (dono dall’alto) e religione (sforzo dal basso)?
K. barth: La
fede cristiana - nel movimento dell’incarnazione - è capace di assumere e
redimere tutti gli elementi sani dell’umanità.
# Sola
fides... pessimismo protestante.
La grazia opera dappertutto: non bisogna
coltivare prevenzioni negative.
La fede deve incarnarsi nella storia,
deve farsi cultura, struttura, sacramento: occoroono alla fede delle «forme
religiose»
Il cristianesimo è una fede, qualcosa di
soprannaturale, da Dio; ma in quanto si incarna in forme storiche, è anche una
religione, attingendo alla natura. È una religione per le forme, ma ha un
contenuto soprannaturale, rivelato.
Fenomenologia analoga, contenuti diversi.
2.2. LE GRANDI RELIGIONI CONTEMPORANEE
2.2.1.
L’AFRICA:RELIGIONI AFRICANE TRADIZIONALI
La
religione africana tradizionale èancora una realtà quotidiana e dinamica, un
fatto culturale, a cui l’Africano fa comunque riferimento, quale che sia la sua
religione elettiva. È un elemento della cultura, cioè dei mezzi con i quali
l’uomo si organizza per vivere. È legata qualificatamente al territorio e al
tipo di vita che vi si conduce.
n LA NOZIONE DELLA VITA
Il
cosmo è una realtà organizzata in cui circola la vita, specie nell’individuo,
nella famiglia, nel clan. Il cosmo manda messaggi.
L’uomo
creca di mettersi in comunicazione con le sorgenti della vita.
Fonte
assoluta della vita è Dio, chiave del cosmo
n IL DIO DELLA RELIGIONE AFRICANA
Nomi teofori, invocazioni spontanee e
rituali, proverbi: Il Totalemnte Altro La Forza infinita Il Creatore e
Ordinatore. È presente e assente
n LA MEDIAZIONE DELLE POTENZE INVISIBILI
GLI
ANTENATI
Il mondo degli antenati è vivo, specie
all’interno del clan. Essi possono fare da protettori ed intermediari.
Mezzi: sogni, malesseri. Luoghi: pietra,
stele.
Occorrono
certi requisiti per essere “antenati”
GLI
SPIRITI E I GENI
Legati
alle attività umane e ai fenomeni naturali.
Una
gerarchia, con la vertice un «eroe civilizzatore»: antenati storici, o
personificazione di forze della natura
2.2.2.
L’ASIA- L’INDIA: L’INDUISMO
Hindu abitanti sulle
sponde del fiume Indus
Un
grande mosaico. Non c’è un’autorità centrale per definire i limiti di
ortodossia. Longevità, vitalità. Contenuto dottrinale definibile.
n LE SCRITTURE SACRE
Rivelazione
(sruti)
Ä Veda (quattro: Rig-,
Yajur-, Sama-, Atharva-): verità eterne ed infallibili
[non
ci sono messaggi divini]
Samhita o mantra (2000-1000 aC: in onore di divinità)
Brahmana (1000-800 aC: testi liturgici
su cerimonie sacre)
Upanisad (800-300 aC; parte filosofico-mistica)
[Atman
e Brahman si identificano: non c’è dialogo tra Dio e uomo]
Tradizione
(smrti)
Ä due epopee (Ramayana
e Mahabharata), il “Cantico del
Signore” (Bhagavad-gita [Krishna,
avatar di Vishnu, si rivela come colui che ama gli uomini e chiede di esserne
riamato con la bakhti-devozione]), i codici legali (Dharma-sastra), i testi mitologici spirituali (Purana), ecc.
n DIO
SECONDO L’INDUISMO
Varie intuizioni, collegate,
reinterpretate, semplici o profondissime
*
Politeismo
*
Monoteismo: la realtà suprema è una, che i saggi chiamano con diversi nomi
*
Upanisad: L’Essere Supremo (Brahman o Atman) è auto-esistente, l’origine e il fine, dinanzi a lui le
parole recedono (apofatismo)
(katafatismo) è Sat-cit-ananda, tri-unità di Esistenza-Conoscenza-Felicità:
inseparabili ed indistinti
È una persona? Secondo la maggioranza, il Brahman è la suprema Persona, piena di attributi buoni.
Ramanuja:
«Conosciamo dalle scritture che esite una Suprema Persona la cui natura è
assoluta felicità e bontà, che è totalmente opposta ad ogni male, che è la
causa della conservazione, della dissoluzione del mondo, che è diversa in
natura da tutti gli esseri, che è onnisciente, che con il suo pensiero e volere
effettua i suoi propositi, che è un mare di misericorsdia, a cui non vi è
alcuno di uguale o supeiore, ed è il Supremo Brahman»
*
Nella religiosità popolare, figure divine trasmettono la fiducia: Siva, Visnu,
la Dea Madre Kali.
*
Avatara: incarnazione divina, Dio
scende ripetutamente in forma visibile. Visnu si incarana in Rama e Krishna.
Più che una incarnazione una ierofania. Non è centrale (Pesce, Tartaruga,
Cinghiale, Uomo-leone, Nano, Parasurama, Rama, Krishna, Buddha, Kalki).
n IL MONDO
Emanazione
da Dio
Ciclo
continuo di conservazione e dissoluzione.
Scopo
della creazione è offrire l’occasione di scontare i debiti delle vite passate.
Sacralità:
immanenza divina rende il cosmo un immenso tempio, ogni creatura merita
rispetto.
Occorre
praticare l’ahimsa, la non violenza,
l’amore universale.
n L’UOMO: LA REINCARNAZIONE DELLE ANIME
L’uomo
è un’anima spirituale , la cuio incorporazione è dovuta ai due presupposti
dell’avidya e del karma (come il peccato originale)
AVIDYA “ignoranza”,
potenza di male che oscura e appesantisce l’anima.
KARMA “azione”,
retribuzione, ognuno ha il frutto di ciò che ha seminato
Per
saldare il debito, una vita non basta, occorrono incarnazioni ripetute
dell’anima, anche in forme subumane
(Causa
del male è la responsabilità delle vite precedenti)
n Gli ideali della vita
Purusartha
liberazione eterna
dell’anima (moksa)
beni suffcienti (artha)
piaceri per essere
contento (kama)
in conformità
all’ordine religioso e morale (dharma)
Varna-asrama-dharma
Sistema
sociale delle caste
Qauttro gradi di
spiritualità
Quattro stati di vita studi sacri: formazione
vita
familiare: esperienza
vita
eremitica: penitenza ed auto-disciplina
monaco
solitario: contemplazione
n Il cammino spirituale: Yoga
§ Via della
concentrazione (Raia-yoga)
preparazione
etica - preparazione morale - posizione
stabile e gradevole del corpo - espirazione ritmica - dominio dei sensi -
concentrazione - contemplazione - assorbimento
§ Via della
sapienza (Jnana-yoga)
identificazione
tra l’Atman (il sé) e il Brahman (l’Essere Supremo): illusorietà
della propria identità e del mondo fenomenico
un guru introduce all’ascolto, alla riflessione,
alla realizzazione interna
il guru consegna un mantra o formula sacra: l’anima si identifica nel Brahman
§ Via della
devozione amorosa verso Dio (Bahkti-yoga)
Pratica del
nome di Dio, o di una formula sacra: sintonizzarsi-su
A dare
efficacia è la grazia (prasada)
n Arya
Samaj tradizionalista e
intollerante
Ramakrishna aperto e
progressista. (Ma niente proselitismo, sennò...)
BUDDHISMO
n
Buddha
L’illuminato,
il Risvegliato
n DHAMMA La dottrina per giungere al Nirvana
Quattro nobili verità:
circa il dolore: impermanenza-
irrealtà del sé - dolore
circa l’origine del dolore:
ignoranza - desiderio
circa la soppressione del dolore:
giungere al nirvana, liberazione definitiva
circa l’ottuplice sentiero: retta
fede - retta decisione - retta parola e retta a zione - retta vita - retto
sforzo - retta attenzione - retta concentrazione
n SANGHA La comunità monastica: uomini e donne
(+laici)
n CANONE Tre Canestri
della
disciplina: regole per la vita monastica
dei
detti testuali: l’insegnamento del Buddha
del
riferimento al Dhamma:
approfondimento dottrinale
n SCUOLE BUDDHISTE
§ Theravada, «dottrina degli anziani» (Sri
Lanka, Birmania, tailandia, Cambogia)
Buddha è solo un uomo storico, un
maestro
Monaco-centrismo
Ideale: colui che ha
raggiunto il nirvana da sé e per sé
Via è la meditazione
§ Mahayama, «Grande veicolo»
Buddha è una figura
divina: corpo del Dharma - corpo della beatitudine - corpo della trasformazione
Laico-centrismo
Ideale: bodhisattva:
colui che aiuta a raggiungere il nirvana
Via: la compassione
§ Vajrayana, «veicolo del diamante o del
fulmine»
Ideale è il Siddha, l’armonizzato dentro e intorno a
sé
Versione buddhista del tantrismo (mantra, simboli, gesti, guru)
TAOISMO
- CONFUCIANESIMO
SHINTOISMO
EBRAISMO
ISLAM
Sottomissione
fiduciosa e Colui che è Creatore, Provvidente, Giudice
Progetto
socio-politico - Progetto-religioso-spirituale
n
PAROLA-CORANO
Non
è semplicemnete un libro ispirato scritto da un autore umano, ma Parola divina dettata
a Maometto. Non è autorivelazione di Allah, che rimane, imperscutabile, ma
comunicazione della sua volontà in materia di culto, fede, morale
Analogie
con la BB, ma anche divergenze. (Cristiani e ebrei hanno manipolato i testi
sacri).
Abbondanza
di commentari.
n
PROFETA-MAOMETTO
Suggello
dei profeti.
Sentenze,
detti e fatti raccolti nella ‘tradizione’ (sunna).
n
COMUNITÀ-UMMA
Comunità
transnazionale: Arabo - Iraniano e afgano - Turco - Ex-sovietico - Balcanico -
Cinese - Indo-pakistano - Sud-est asiatico - Africano
n I
SEI ARTICOLI DEL CREDO
1. Credere in Dio (Allah)
Dotato
di tutti gli attributi di perfezione: «99 bei nomi»
attributi
essenziali, che negano imperfezione
attributi
concettuali (aggiungono un concetto all’essenza) attributi
dell’atto divino (nei rapporti con le creature)
Misericordioso
- Unico - Trascendente - Onnipotente
2. Credere
negli angeli
Esseri
spirituali, sono messaggeri o custodi. satana è il grande ribelle
3. Credere
nei libri
Dio
ha fatto scendere la Torah, i Salmi, l’Evangelo, il Corano: ma questo abroga
quelli.
4. Credere
nei profeti e nei messaggeri (Cor 6,83-86)
Emergono Mosè - Gesù - Maometto, i
quali attuano successivamente Abramo
5. Credere
nell’ultimo Giorno e nella Vita ultima
Il
paradiso è un luogo di piaceri umani, corporali e spirituali.
La
visione di Dio è concessa per breve tempo solo ad alcuni beati; ma non è
unione.
L’inferno
tocca a chi ha infranto il monoteismo, dando a Dio un socio.
6. Credere
nella predestinazione
Tutti
gli atti umani, liberi e necessari, si realizzano per volontà dell’Onnipotente,
eternamente predeciso (Cor 35,8).
n I
CINQUE PILASTRI DEL CULTO
1. Preghiera
rituale
Cinque
volte al giorno (alba, mezzogiorno, metà pomeriggio, tramonto, inizio della
notte), dopo il richiamo del muezzin, dopo le abluzioni, verso la Mecca,
realizzando la rak‘a (liturgia
precisa e immutabile che dura cinque minuti). Da soli, ma il Venerdì a
mezzogiorno alla moschea, sotto la guida dell’imam che tiene anche l’omelia.
2. Elemosina
legale
Dieci
% a favore della comunità.
3. Digiuno
di Ramadan
Dalla
prima luce dell’alba fino al tramonto, astenersi da tutto (le notti un
quasi-carnevale).
4. Pellegrinaggio
Una
volta nella vita, se dispone dei mezzi sufficienti
[5.
Professare la fede musulmana]
[6.
Difenderla con lo sforzo].
n Ma oltre al culto, occorre una vita
moralmente impegnata
n I Sufi
cercano, attraverso la rinuncia e l’abbandono in Dio, cercano di arrivare ad una
più intima comunione con Dio: Rabi’a, al-Hallaj, al-Gazali. Ne sono nate
numerose ‘confraternite’ religiose
LA SPECIFICITÀ DEL CRISTIANESIMO
In
concreto, non esiste la religione, ma le religioni, con differenze ancor
maggiori delle somiglianze. Diversità nella concezione del Trascendente, ma
diversità anche negli elementi comuni (es. la preghiera).
§ Specificità relativa
1.
Storicità: ce ne è noto il fondatore.
2.
Universalità: tende ad incarnarsi in
ogni cultura.
3.
Rivelata: non è semplice frutto di saggezza
umana
4.
Escatologicità: concezione del tempo
non circolare ma lineare
§ Specificità
assoluta
1.
La Trinità: se ne può dimostrare la
non-assurdità, ma non dedurlo razionalmente.
* Monoteismo sì, ma non ‘solitario’,
bensì ‘trinitario’.
* Un Dio personale.
* Un Dio che è il Padre di Gesù e nostro.
[ Trimurti
Shiva con tre volti, Brahma-Vishnu-Shiva...: tre divinità o tre aspetti diversi
della stessa divinità].
2.
L’incarnazione: una Persona divina
(la seconda), che ha assunto in eterno la natura umana. Non un uomo
divinizzato, ma un Dio fatto carne.
* Gesù di Nazareth, a partire dalla sua
identità ontologica, è il Maestro e Salvatore.
[Gli avatara
sono passeggeri].
[[ La santità del cristianesimo non implica la
santità dei cristiani sopra i credenti delle altre confessioni ]]
TEOLOGIA
CRISTIANA DELLE RELIGIONI
I - ecclesiocentrismo
II - cristocentrismo
esclusivo
inclusivo
III - teocentrismo
I - salvezza ß chiesa ß Cristo (Kraemer,
Feeney, Barth: fuori di Cristo, Dio è solo un idolo)
“”La CXhiesa ha un ruolo di
mediazione costitutiva
“”La Chiesa ha una mediazione di
segno e testimonianza: Parola e sacramenti solo per i cristiani
# e la volontà di salvezza universale?
III - niente unicità a Cristo
“provvisoriamente, per
dialogare” (Knitter)
“definitivamente (Race, Hick): ‘rivoluzione copernicana’:
centro è Dio, non Cristo, tutte le
religioni hanno come centro Dio, tutte sono uguali: l’universalità di Cristo è
solo nella profondità del suo messaggio.
# e le religioni non monoteiste?
II - Cristo è il salvatore assoluto, il
teocentrismo cristiano dev’essere cristocentrico
§ Dio
vuole che tutti gli uomini siano salvi (1Tm 2,4). Volontà ‘universale’ ed
‘efficace’ di ‘salvezza’, cioè di ammissione alla comunione piena con Lui.
§ Tale
disegno si realizza in Cristo, l’unico Mediatore, e non vi è altro nome nel
quale (At 4,12).
§ La
salvezza si compie nella Chiesa, in quanto questa dipende da Cristo e dallo
Spirito
- la salvezza si compie dentro una
comunità, con mezzi visibili, in cui vi è la pienezza: extra Ecclesiam nulla salus
(Fulgenzio
da Ruspe: pagani-ebrei-scismatici: separarsi consapevolemnte dalla
Chiesa è separarsi da Cristo. Lat IV:
contro quelli che si sono separati volontariamente. Firenze: anche ai pagani e agli ebrei non aggregati alla
chiesa prima di morire e separatisi volontariamente).
(NO chi non sta dentro la Chiesa ma non
si salva, MA chi si salva sta dentro la Chiesa, anche se non vi rientra in
senso istituzionale.
§ È
necessaria la fede soprannaturale, dono di Dio, risposta dell’uomo a Dio che si rivela in Cristo:
oscura, implicita, ma viva nell’adesione alla coscienza.
r COME DIO SALVA QUELLI CHE NON SONO NELLA
CHIESA?
++
«Nel modo che Dio sa» lo Spirito
mette in contatto col mistero pasquale: LG 16, LG 22
BB:
Dio si interessa dei gentili
BB, PP: ma le religioni sono idolatria:
[cf. contesto di persecuzione; cf. Giustino e gli spermata tou Logou].
++ «Il
modo che Dio sa, sono le religioni»
- Hanno valori positivi, veri e santi
(NAe 2): semi gettati da Dio.
- Hanno dottrine e riti che veicolano i
valori, in modo quasi sacramentale
--
sono opera dell’uomo, ma non solo di ordine naturale
--
la Chiesa è via ordinaria e perfetta, ma possono esserci vie straordinarie e
imperfette
--
la differenza non è solo di grado, ma di essenza, per quanto unica sia la
grazia
--
la Chiesa ha comunque un posto unico
r C’È RIVELAZIONE NELLE SCRITTURE DELLE ALTRE
RELIGIONI?
La
Rivelazione cristiana è specifica per:
- storicità (DV 2: eventis verbisque): dati ed interpreti
qualificati
- progressività: mediante eventi
incompleti per sé e aperti al futuro
- Gesù è la rivelazione assoluta e
definitiva
- unicità (DV 4: nessun altra
rivelazione pubblica)
C’è
ispirazione nei libri sacri delle altre religioni?
Lo Spirito santo soffia dove vuole - Il
Verbo agiva anche prima dell’incarnazione - il carisma profetico non è del solo
popolo ebraico - i libri sacri sono stati strumenti di grazia e salvezza: lo Spirito santo ha parlato anche per mezzo
dei santi pagani
Maometto?
non è il “suggello dei profeti”, ma il Corano contiene verità capaci di
alimentare la vita di moltitudini.
Sono preparazioni all’incontro con Cristo