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Come si esprime in Gesù la coscienza di
questa relazione speciale con Dio? Che cosa percepiva della sua identità? Gesù
sapeva di essere Dio?
o I TITOLI
MESSIA Gesù ha accettato se usato da altri il titolo
messianico [Mc 8,29: confessione di fede di Pietro a Cesarea; Mc 14,61-62: Gesù
nel processo davanti al Sinedrio], ma si è astenuto dall’usarlo spontaneamente.
Perché? Per le implicanze politiche che questo avrebbe avuto; e lui non voleva
essere un Messia politico.
PROFETA ESCATOLOGICO neppure
§ SERVO SOFFERENTE Is 42-53: tutto agli antipodi del messia trionfante
FIGLIO
DELL’UOMO ogni uomo è figlio dell’uomo (è solo nei detti in cui Gesù parla
di se stesso)? è un altro? è Dan 7?
FIGLIO
DI DIO la figliolanza metaforica del re davidico, di Israele,
dei giusti....: insufficiente! Ma c’è un
sovrappiù ontologico:
Mc 11,27 (l’inno di giubilo)
Mc 13,32: nessuno, neppure il
Figlio, solo il Padre conosce il tempo del giudizio
Mt 21,37 (i vignaioli omicidi): un
rispetto per il ‘figlio’
§ siamo oltre
quello che il titolo veterotestamentario era in grado di contenere
o L’ANNUNCIO DEL REGNO
Gesù predica il regno di Dio: «Il tempo è compiuto» (Mc 1,15)
Gesù conferma con segni che con la sua
predicazione il Regno è giunto: «se io scaccio i demoni per virtù dello
Spirito, il Regno è giunto» (Mt 12,28).
Nella predicazione, nei miracoli, negli
atteggiamenti di Gesù verso i poveri, gli emarginati e i peccatori, si compie
il disegno stesso del Padre. La misericordia di Gesù è la misericordia di Dio.
Dio è al
centro del messaggio. Ma tra messaggio e messaggero vi è un legame speciale.
o L’INSEGNAMENTO
Un’autorità singolare, che supera quella
di un qualsiasi rabbi
ineffabile familiarità con Dio
autobasileia: Amen! Ma io vi dico!
o IL DIRITTO DI PERDONARE
o ABBA
Questo modo di rivolgersi a Dio era
sconosciuto, se non in genere nel giudaismo palestinese, senz’altro nella preghiera.
Rispecchia un ipsissimum verbum Iesu, perché è stato conservato nell’originale
aramaico: Mc 14,36: consapevolezza di una vicinanza inaudita che per essere
espressa necessitava di un linguaggio inaudito.
(Forse anche nel paternoster di Lc la formula iniziale Padre è un’eco dell’Abba)
§ Gesù
sapeva di essere Dio? MEGLIO: Gesù
aveva una coscienza filiale! Gesù sapeva di essere in un rapporto con il Padre
che non era quello di una qualsiasi altra creatura.
§ Gesù si
è mai definito Dio? NO, perché THEOS era JHWH, e Gesù non è
l’incarnazione del Padre, ma del Figlio.
PERÒ si è definito nella sua ineffabile
relazione filiale, con lentezza e gradualità, data la sua assoluta novità e
l’assenza di un retroscena biblico in grado di rendere intelligibile questa
assoluta rivelazione.
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GESÙ
IL FIGLIO, NELLA CRISTOLOGIA DEL NUOVO TESTAMENTO
§ Cristologia palestinese -- il già
della risurrezione
--
il non ancora della parusia (Marana tha)
Mc 14,62: la esaltazione di Gesù è unita
alla sua futura venuta sulle nubi del cielo
o DAL CRISTO RISORTO AL VERBO INCARNATO
§ IL KERYGMA APOSTOLICO: GESÙ È IL RISORTO
1Cor 15,3-7: [3]Vi ho trasmesso dunque,
anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri
peccati secondo le Scritture, [4]fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno
secondo le Scritture, [5]e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. [6]In seguito
apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di
essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. [7]Inoltre apparve a Giacomo, e quindi
a tutti gli apostoli. [8]Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Rom 1,3-4: [3]riguardo al Figlio suo,
nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, [4]costituito Figlio di Dio con
potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai
morti, Gesù Cristo, nostro Signore.
carne
e spirito sono le due tappe
dell’evento Cristo.
1Tim 3,16. +...
discorsi
missionari di pietro e paolo ai giudei (è il primissimo; mentre solo
dopo si sono rivolti ai gentili:
At 14,15-18; 17,22-31).
At 2,14-39: [14]Allora Pietro, levatosi
in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così:
[22]«Uomini d'Israele, ascoltate queste
parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di
miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come
voi ben sapete -, [23]dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza
di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di
empi e l'avete ucciso. [24]Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle
angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo
potere. [32]Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
[33]Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo
Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete
vedere e udire. [34]Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice: Disse
il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra, [35]finché io ponga i tuoi
nemici come sgabello ai tuoi piedi. [36]Sappia dunque con certezza tutta la
casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete
crocifisso!».
- Non è l’affermazione di una persona umana, ma
un partire dall’umanità, prima che dalla divinità.
- “Costituito”, cioè entrato nella pienezza del
suo potere messianico
PASQUALE (non dalla preesistenza)
DAL BASSO (Cristo, Kyrios)
SOTERIOLOGICA (FdD ha valore messianico,
non ontologico)
§ VERSO LA PREESISTENZA: GESÙ È IL
PREESISTENTE
Questo Gesù che è risorto, chi era, già
prima?
(a) TRASFIGURAZIONE
(b) BATTESIMO
(c) NASCITA VERGINALE
Gesù viene da Dio, sin dalla nascita e
lungo la sua vita, ma questa divinità si è manifestata già prima: non un uomo
divinizzato, ma un Dio fatto uomo.
n Rom
1,3-4: [3]riguardo al Figlio suo,
nato
dalla stirpe di Davide
secondo la carne,
[4]costituito
Figlio di Dio con potenza
secondo lo Spirito di santificazione
mediante
la risurrezione dai morti,
Gesù
Cristo, nostro Signore.
*DAL BASSO - *DALL’ALTO
*PASQUALE - *PREESISTENZA
*SOTERIOLOGICA - *ONTOLOGICA
n Fil 2,6-11; Ef 2,14-16; Col 1,15-20; 1Tm
3,16; Eb 1,3; 1Pt 3,18-20.
Fulcro
è l’intronizzazione di Cristo quale dominatore del mondo
§ GESÙ È IL FIGLIO ETERNO: DALLA ESCATOLOGIA
ALLA PROTOLOGIA
Dalla
Pasqua-Pentecoste, attraverso il Gesù storico, verso l’ontologia.
Gv
1.1-18
Secondo
fulcro è il primo mutamento dal mondo celeste alla dimora sulla terra.
*AT...Logos = dabar + logos filoniano
come principio di intelligibilità del reale
Verbo con funzioni di
‘creatore’, ‘luce’, ‘giudizio’, ‘rivelatore’
*NT + Monoghenes!
(non semplicemente protothokos)
*L’ESSERE
INSIEME DEL PADRE E DEL FIGLIO
*DALL’ALTO
¦ Il circolo ermeneutico è completo
[C’è
immanenza? C’è economia, ma questa è in parallelo con l’immanenza. Tra funzione
ed ontologia c’è rapporto necessario]
n APPLICAZIONE
A GESÙ DI PREROGATIVE DI JHWH
Applicate
al Cristo, le prerogative di Dio indicano la sua divinità
§ Tempio. Mc 14: predetta la distruzione
del tempio
Mt
12,6: qui c’è più del tempio
Gv
2,13: parlava del tempio del suo corpo
§ Gloria Eb
1,3: Cristo è l’irradiazione della gloria del Padre
Tt
2,13s: Gesù è la gloria del nostro grande Dio
Gv
1,14: noi vedemmo la sua gloria
Pl: la gloria nell’umanità risorta di
Gesù.
Gv: la gloria che egli è, genitivo
epesegetico: egli è la pienezza della presenza del Padre in mezzo agli uomini.
§ Shekinah Mt
18,20: la pienezza dell’essere-con-noi di Dio
§ Nome At 5,41: invocare il nome di Gesù,
oltraggiati per il nome di Gesù.
§ Immagine
visibile del Dio invisibile (Col 1,15).
§ Io-Sono,
in senso assoluto: Gv 8,58, prima che Abramo fosse, Io-Sono: Es 3,14.
§ Logos
- Dabar
§ Sapienza nella
cristologia di Pl: Col 2,3; 1Cor 1,24
§ Grazia
§ Verità
§ Giustizia 1Cor 1,30: Gesù è per noi
sapienza, giustizia, santificazione, redenzione
§ Amen (Ap): il «sì» detto da Dio
all’umanità