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ALLA
RADICE DEI SIMBOLI
Una
funzione confessante
Una funzione dottrinale
LE
CONFESSIONI DI FEDE NEL NUOVO TESTAMENTO
1.
PRIMO MODELLO CRISTOLOGICO: IL NOME DI GESÙ + UN TITOLO
«Gesù è il Signore» (Rm 10,9; Fil
2,11; 1Cor 12,3)
«Gesù è il Cristo» (At 18,5.28; 1Gv
2,22)
«Gesù è il Figlio di Dio» (At
8,36-38)
Degli
slogans, forse di provenienza liturgica.
Significativi:
cf. Cesare è il Signore... Gesù ha preso potere in cielo, in terra e negli
inferi. Cf. “Anatema al Cristo” nelle persecuzioni.
Si
combinano: “Nostro Signore Gesù Cristo” (Col 3,1; Ef 3,11).
2. SECONDO MODELLO
CRISTOLOGICO: IL KERYGMA
a. Gesù, uomo accreditato da Dio, ucciso, ma
risuscitato da Dio
Pt At
2,14-39; 3,12-12; 4,9-15; 5,29-32; 10,34-43
Pl At
13,16-41
b. 1Cor 15,3-5 croce-risurrezione
Fil 2,6-11 schema abbassamento-innalzamento
Rom 1,3-4; 1Pt 3,18 katà sarka - katà pneuma
3.
MODELLO BINARIO: DIO IL PADRE - CRISTO
Elencati
secondo l’ordine, e ad ognuno un ruolo nella storia della salvezza:
1Cor
8,6 un
solo Dio - un solo Cristo
1Tm
2,5-6.6,13
[Formule
per il kerygma ai giudei]
Manca
lo Spirito Santo ß sono formule catechetiche e non liturgiche o battesimali. Lo
Spirito santo - per i primi cristiani - non è tanto l’oggetto di un
insegnamento quanto colui nella cui potenza si muove la fede in Gesù: «Nessuno
può dire “Gesù è il Signore” se non sotto l’azione dello Spirito santo» (1Cor
12,3)
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4.
MODELLO TERNARIO: PADRE - FIGLIO - SPIRITO
Formule
enumerative ‘ternarie’ (più che trinitarie)
a. 1Cor 12,4-6
Paolo
invita ad ordinare i carismi in una cornice trinitaria. L’abbondanza
disorinetante dei doni dello Spirito (siamo a Corinto...) non deve disgregare
ma portare alla comunione. Vi sono ripetizioni nell’elenco: non ha
preoccupazioni giuridiche, ma è l’eco della percezione trinitaria paolina, già
abbastanza sviluippata da essere base per una catechesi ecclesiastica. sarebbe
bastato attribuire tutto allo Spirito e invece tutta la filigrana è trinitaria.
Anche qui la liturgicità implica una
ridondanza retorica.
Ef
4,4-6
2Ts
2,13-14
Gal
4,6
Tt
3,4-7
Eb
10,29
dallo Spirito al Padre
2Cor
13,13
Espansione
di formule omologhe composte di un solo elemento (Rom 16,20), dovuta ad
esigenze di maggiore insistenza e solennità. Il (2) membro è commento al (1),
ed il (3) allude alle manifestazioni del Pneuma nel culto. Le formule
liturgiche prediligono soluzioni enfatiche, ma non sono molto precise
‘logicamente’.
Il
culto cristiano è possibile solo nello Spirito.
In
Cristo si rivela l’amore del Padre che, nello Spirito santo è la vita della
comunità ecclesiale.
§ Dio, il
Kyrios e il Pneuma hanno un ruolo preciso nell’annuncio di Cristo ß hanno un
maniera fissa di essere ciatati.
b. Mt 28,19-20
§ In
origine il battesimo è amministrato nel
nome di Gesù (At 2,38; 8,16; 10,48; 22,16): il battezzato è così inserito
nell’atto redentivo operato da Gesù
Un arricchimento dell’insegnamento
originario nel nome di Gesù, con la figliolanza che rimanda a Dio e al concetto
di paternità, e con il dono dello Spirito.
Non si tratta dunque di due prospettive
contrastanti, ma del rapporto che c’è tra bocciolo e fiore. La fede è trinitaria sin dall’inizio, la confessione lo diventa successivamente.
§ Determinante
in questa evoluzione la narrazione evangelica del battesimo di Gesù, che è
presentato in prospettiva trinitaria. Non è quindi una predilezione giudaica
per le triadi, ma la conseguenza di una riflessione originaria
sull’articolazione triadica.
§ Non è
ancora una fede nella tripersonalità e nella parità dei Tre, ma una fede nel
Dio che si era rivelato nel Figlio e come caparra dell’adozione aveva donato lo
Spirito.
p Sono testi funzionali, che indicano cioè la
storia della salvezza, non l’immanenza. [Su un piano ontologico, riguardo a
Cristo, si lanciano Col 1,13-19; Eb 1,1-4)]
Non
è autentica 1Gv 5,7-8: dove compare TRE, che sono UNO. Si tratta di un inciso
del V secolo
p Non troviamo grandi ardimenti speculativi,
ma il rioflesso di un’esperienza intyenza. La Trinità non è un problema
teorico, ma un evento pratico, e con implicazioni pratiche
p Rilettura trinitaria degli eventi
Morte, Annunciazione, Battesimo, ecc.