MISTERO TRINITARIO

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p   Dio si rivela e si autocomunica come un solo Dio (una sola natura) in tre Persone (Padre - Figlio - Spirito)

     uguali in divinità

     distinte nel loro essere tre persone, tre relazioni sussistenti, tre sussistenze della stessa natura divina.

I Tre possiedono l’unica natura, ma ciascuno a modo proprio:

     il Padre la possiede come Principio e fonte del suo Verbo, che da lui è generato perfettamente uguale a lui.

     il Figlio la possiede come Verbo generato dal Padre.

     lo Spirito la possiede come ‘spirato’ dal Padre e dal Figlio, cioè come comunione di unità e di amore tra i due, come Amore reciproco, come Noi sussistente.

 

p   La Uni-Trinità è conosciuta soltanto per rivelazione. Dio ce lo comunica, ma ciò è totalmente oltre ogni possibilità della ragione umana. Poiché Dio attesta di sé così, così è.

     La ragione non può dedurre, né comprendere nella sua essenza intima e profonda. Può però dimostrare la non-assurdità e la non-contraddittorietà, e la fecondità per la vita dell’archetipo trinitario.

     Comprendere può solo l’amore, poiché Dio stesso è amore.

 

p   IL CRISTIANESIMO È MONOTEISMO NON SOLITARIO MA TRINITARIO

A differenza del monoteismo yahvista ebraico, e del monoteismo mussulmano, per il quale l’unico peccato che la misericordia di Allah non potrà perdonare è quello di avergli ‘associato’ qualcuno.

 

p IL DIO CRISTIANO È UN DIO PERSONALE

     Non è un Qualcosa ma un Qualcuno.

     Non è il Brahman-Atman, o il Sé profondo... È un Tu col quale l’io umano può allacciare un dialogo, nella comunione che non implica mai la confusione.

     Il Dio cristiano ci chiama dentro di sé: figli nel Figlio, per l’opera dello Spirito, a contemplare il Padre: Abbà.

     [O]  Padre.

     In altre religioni del Mediterraneo e della Mesopotamia, gli uomini hanno origine da Dio per generazione. Padre-creatore-conservatore.

     Presso gli ebrei, Dio è padre per il popolo d’Israele (Dt 32,6; Is 63,16; 64,7), o per il solo re (2Sam 7,14; Sal 68,6), mai di un singolo, o dell’intera umanità.

     Nel cristianesimo questo è invece il nome che Gesù ha sulle labbra e mette sulle labbra dei suoi discepoli.

     Dio è Padre con la miserciordia (Lc 6,36), la bontà (Mt 5,45), la provvidenza (Mt 6,8), il perdono (Mc 11,25), i doni del tempo messianico (Mt 7,11), il regno (Lc 12,32).

     Non è solo una paternità morale, ma una una cooptazione in una vita divina: Dio è amore, unione interpersonale Dio-uomo.

     [Tra i nomi di Allah, nel Corano, non c’è ‘Padre’].

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L’APORIA PERMANENTE DELLA TEOLOGIA TRINITARIA

La Trinità è un mistero di fede, qualcosa di assolutamente indeducibile e inderivabile.. La rivelazione non dissolve il suo carattere misterioso, cioè non irrazionale ma eccedente le possibilità dell’umana ragione.

Œ   Come l’unità assoluta di Dio con la reale distinzione delle persone?

   Come l’uguaglianza delle persone con la dipendenza di origine di P2 da P1 e di P3 da P1 e P2?

Ž   Come l’essere eterno di Dio ed il suo eterno divenire attraverso generazione e spirazione?

Dio è inconoscibile nella sua essenza e nelle sue intime relazioni.

 

o   VESTIGIA DELLA TRINITÀ NEL MONDO?

Sole-raggio-fiamma

Fonte-fiume-canale

Radice-tronco-frutto

Misura-numero-peso (Sap 11,20)

Mens-notitia-amor (Gen 1,28)

Non sono prove, ma illustrazioni a partire dalla confessione di fede.

Non la trinità a partire dal mondo, ma il mondo a partire dalla Trinità

L’unico vestigium Trinitatis è Gesù di Nazaret.