MONOTEISMO TRINITARIO E RELIGIONI

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1. LE RELIGIONI

La religione nasce dalla persuasione che - al di là del sensibile - c’è qualcosa-qualcuno d’altro.

Tra le religioni vi sono forti convergenze ma anche forti divergenze, talora sui punti essenziali.

Es.  Il DIVINO. In certo induismo vi è politeismo. In certo politeismo vi è tendenza all’enoteismo. Le grandi tradizioni (ebraismo - cristianesimo - islam) sono monoteistiche. Ma nel teismo vi può essere deismo e panteismo. Ancora, il buddismo non si pone nella prospettiva di teismo-ateismo, essendo non-teista, essendo interessato al modo in cui l’uomo può conseguire la salvezza dalla sofferenza, dunque al nirvana più che all’incontro con un Tu trascendente. Nelle nuove religioni, poi, vi è quasi un disinteresse per Dio [Cristo sì / Chiesa no. Dio sì / Cristo no. Religione sì / Dio no. Sacro sì /religione no.

 

2. LA SPECIFICITÀ DEL CRISTIANESIMO

2.1. SPECIFICITÀ RELATIVA

a. storicità: ne conosciamo il fondatore (non l’induismo)

b. universalità: idonea ad inculturarsi dovunque (non l’induismo o l’ebraismo)

c. rivelazione: non è il frutto della saggezza umana, ma una rivelazione di Dio

d. escatologia: concezione lineare-spiraliforme del tempo: c’è un alfa ed un omega

 

2.2. SPECIFICITÀ ASSOLUTA

MISTERO TRINITARIO

p   Dio si rivela e si autocomunica come un solo Dio (una sola natura) in tre Persone (Padre - Figlio - Spirito)

     uguali in divinità

     distinte nel loro essere tre persone, tre relazioni sussistenti, tre sussistenze della stessa natura divina.

I Tre possiedono l’unica natura, ma ciascuno a modo proprio:

     il Padre la possiede come Principio e fonte del suo Verbo, che da lui è generato perfettamente uguale a lui.

     il Figlio la possiede come Verbo generato dal Padre.

     lo Spirito la possiede come ‘spirato’ dal Padre e dal Figlio, cioè come comunione di unità e di amore tra i due, come Amore reciproco, come Noi sussistente.

 

p   La Uni-Trinità è conosciuta soltanto per rivelazione. Dio ce lo comunica, ma ciò è totalmente oltre ogni possibilità della ragione umana. Poiché Dio attesta di sé così, così è.

     La ragione non può dedurre, né comprendere nella sua essenza intima e profonda. Può però dimostrare la non-assurdità e la non-contraddittorietà, e la fecondità per la vita dell’archetipo trinitario.

     Comprendere può solo l’amore, poiché Dio stesso è amore.

 

p   IL CRISTIANESIMO È MONOTEISMO NON SOLITARIO MA TRINITARIO

A differenza del monoteismo yahvista ebraico, e del monoteismo mussulmano, per il quale l’unico peccato che la misericordia di Allah non potrà perdonare è quello di avergli ‘associato’ qualcuno.

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p IL DIO CRISTIANO È UN DIO PERSONALE

     Non è un Qualcosa ma un Qualcuno.

     Non è il Brahman-Atman, o il Sé profondo... È un Tu col quale l’io umano può allacciare un dialogo, nella comunione che non implica mai la confusione.

     Il Dio cristiano ci chiama dentro di sé: figli nel Figlio, per l’opera dello Spirito, a contemplare il Padre: Abbà.

     [O]  Padre.

     In altre religioni del Mediterraneo e della Mesopotamia, gli uomini hanno origine da Dio per generazione. Padre-creatore-conservatore.

     Presso gli ebrei, Dio è padre per il popolo d’Israele (Dt 32,6; Is 63,16; 64,7), o per il solo re (2Sam 7,14; Sal 68,6), mai di un singolo, o dell’intera umanità.

     Nel cristianesimo questo è invece il nome che Gesù ha sulle labbra e mette sulle labbra dei suoi discepoli.

     Dio è Padre con la miserciordia (Lc 6,36), la bontà (Mt 5,45), la provvidenza (Mt 6,8), il perdono (Mc 11,25), i doni del tempo messianico (Mt 7,11), il regno (Lc 12,32).

     Non è solo una paternità morale, ma una una cooptazione in una vita divina: Dio è amore, unione interpersonale Dio-uomo.

     [Tra i nomi di Allah, nel Corano, non c’è ‘Padre’].

 

L’INCARNAZIONE

Gesù è la Seconda persona della Trinità, ed ha assuntyo una natura umana, in modo non transitorio ma premanete. Veramente Dio, e veramente uomo.

     Per la sua identità ontologica, Gesù non è uno dei tanti maestri, ma l’unico Rivelatore e salvatore: il Dio-con-noi-in-modo-umano.

     [I quattro modelli di teologia cristiana delle religioni].

 

3. L’APORIA PERMANENTE DELLA TEOLOGIA TRINITARIA

La Trinità è un mistero di fede, qualcosa di assolutamente indeducibile e inderivabile.. La rivelazione non dissolve il suo carattere misterioso, cioè non irrazionale ma eccedente le possibilità dell’umana ragione.

Œ   Come l’unità aasoluta di Dio con la reale distinzione delle persone?

   Come l’uguaglianza delle persone con la dipendenza di origine di P2 da P1 e di P3 da P1 e P2?

Ž   Come l’essere eterno di Dio ed il suo eterno divenire attraverso generazione e spirazione?

Dio è inconoscibile nella sua essenza e nelle sue intime relazioni.

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o   VESTIGIA DELLA TRINITÀ NEL MONDO?

Sole-raggio-fiamma

Fonte-fiume-canale

Radice-tronco-frutto

Misura-numero-peso (Sap 11,20)

Mens-notitia-amor (Gen 1,28)

Non sono prove, ma illustrazioni a partire dalla confessione di fede.

Non la trinità a partire dal mondo, ma il mondo a partire dalla Trinità

L’unico vestigium Trinitatis è Gesù di Nazaret.

 

o   PREMONIZIONI VETEROTESTAMENTARIE DEL MISTERO TRINITARIO?

La Parola, la Sapienza, lo Spirito, l’angelo-i tre angeli...

Sono solo allusioni ad una grandissima vitalità di JHWH, ma la personificazione non è che letteraria. A posteriori possiamo rileggere trinitariamente, ma non è ciò che scaturisce dalla base letteraria del testo.

 

 

o   ADDENTELLATI PRESSO ALTRE RELIGIONI?

 

Induismo

Osiride-Iside-Horus [presso gli egizi]

Tri-murti: tre-immagini Shiva creatore-assoluto-distruttore

                   Brahma creatore / Vishnu protettore / Shiva distruttore

Sono o tre dei, o tre aspetti diversi dell’unico Dio. La Trinità non è né triteismo né modalismo. Inoltre al cristianesimo è necessaria una concezione lienare del tempo e non ciclica, di cui è espressione simbolica la Trimurti. Questa è poi solo ad extra, mentre la Trinità è anzitutto ad intra. Ed è solo uno dei concetti induistici, non certo q    uello centrale.

L’Essere Supremo è Sat+cita+anda: Esistenza+Conoscenza+Felicità, inseparabili ed indistinti.

Evidenti analogie con la Trinità. Ma questa è frutto della rivelazione, mentre il Satcitananda è il risultato di una profonda speculazione. Inoltre si tratta solo di tre aspetti del divino, non di tre modio di sussistenza.

[Gli avatara dell’induismo (8.Krishna, 9.Buddha, 10.Kalkin) sono ierofanie di Vishnu: manifestazioni del divino, ma mai mescolanza con l’umanità].

 

Buddhismo

Triplice RIFUGIO, o tre GEMME: il Buddha, la Legge (dharma), la Comunità (samgha)

Tre CORPI DEL BUDDHA    forma essenziale il Vuoto (con senso quasi teistico) [P]

                   forma beatifica, corpo glorioso e spirituale per i risvegliantisi [S]

                   corpo manifesto, in sembianza umana (il Buddha storico) [F]

Tre EPOCHE  1. dei monaci-asceti, 2. dei fedeli-che-si-sposano (conta la fede più delle opere), 3. del rinnovamento ad opera di un futuro illuminato (Miroku) [cf. Gioacchino da Fiore]

Triadi PSICOLOGICHE.

[La rivelazione cristiana è compiuta, ma il pensiero cristiano è ancora agli inizi)

 

Islam

Dio uno ed unico: non gli può essere associato alcuno. La fede in Allah invade dappertutto, il monoteismo intransigente invade tutto.

Totale rifiuto della Trinità: i cristiani sono ‘associazionisti’.

Dialogo?

--  Il monoteismo trinitario non è triteismo. Ciò che dice il Corano del Dio cristiano è esatto?

--  Il monoteismo cristiano non è però come quello ebraico o islamico. Dio si è rivelato così, e per quanto arduo, il cristiano deve rimanervi fedele. Dio è mistero incomprensibile. à Forgiare un linguaggio arabo cristiano.

--  La trinitarietà di Dio non è l’impoverimento, ma l’arricchimento del nostro concetto di Dio, grazie alla pericoresi. à Purificare il linguaggio teologico trinitario

 

 

TRINITÀ COME RADICALIZZAZIONE DEL MONOTEISMO

IL CONCETTO DI PERSONA

L’AMORE COME ESSENZA DI DIO