AGOSTINO
L'EPISTOLA XI A NEBRIDIO (388)
Appena tornato in Africa.
Non c'entrano i neoplatonici, ma le catechesi
battesimali ambrosiane
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DE FIDE ET SYMBOLO (393)
Da giovane sacerdote, davanti
ai vescovi africani riuniti in concilio plenario
IL DE TRINITATE
1.
ORIGINE
NO esigenze
pastorali necessità
polemiche richieste di amici
a. MOTIVO TEOLOGICO
perché, pur confessando che nella trinità il
Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito santo è Dio, non possiamo dire che
sono tre dei, ma dobbiamo dire e diciamo che sono un solo Dio?
se le operazioni ad extra del Padre, del
Figlio, dello Spirito santo sono inseparabili, come intendere l'incarnazione,
che secondo la fede è propria solo del Figlio, come la voce del padre sul
Tabor, la discesa dello Spirito Santo nel cenacolo?
quali sono nella Trinità le proprietà
personali dello Spirito santo, e quale è la distinzione tra generazione e
spirazione
[cfr. Epistola
11, 2 e De fide et symbolo 9,19]
Si suppone la divinità del Figlio e dello
Spirito, conquistate dopo Nicea. Si va avanti. Senza stress antiereticale,
un'opera d'esposizione.
Le precedenti? In latino (Ilario, De Trinitate; Ambrogio,
De Spiritu sancto; De fide ad Gratianum; Eusebio da Vercelli, De Trinitate; Mario Vittorino, De
generatione divini Verbi; Adversus
Arium; De !omousiw recipiendo, Himni ad Trinitatem), non accontentano. In greco, per necessità
polemiche, non sono sintesi serene
b. MOTIVO MISTICO
Conoscere Dio e se stesso
c. MOTIVO FILOSOFICO
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2.
DESTINATARI
I 'razionalisti' sprezzanti
3.
METODO
A. adesione
alla fede, dunque alla autorità di Cristo, che si manifesta nella Scrittura
- Tradizione- Chiesa
B. desiderio
di conoscere la fede, con lo studio della Scrittura, della storia, della
filosofia
C. senso
del mistero, della trascendenza divina e dei limiti della ragione umana
D. subordinazione
della teologia alla contemplazione e alla carità
4.
PIANO
I-IV
unità ed uguaglianza della Trinità, secondo le Scritture
V-VII
difesa speculativa del dogma trinitario con la dottrina delle relazioni
VIII
a Dio attraverso i concetti di verità - bontà - giustizia - carità
IX-XIV
l'immagine della Trinità nell'uomo interiore ed esteriore
XV
riassunto e complemento, in chiave meditativa
5.
CONTENUTO
Libri I-IV
Punto di partenza: il Simbolo Quicumque
UNITÀ ED UGUAGLIANZA DI NATURA DELLA TRINITÀ
'DEUS-TRINITAS'
"Trinitas est unus et solus et verus
Deus; deus ipsa Trinitas intelligitur non tantummodo de Patre sed de uno et
solo Deo, quod est ipsa Trinitas" (1,4,7; 1,2,4)
bloccato il pericolo di subordinazionismo, e
l'affermazione della quaternitas;
afferma la perfetta uguaglianza.
?? nella BB affermazioni
'articolanti'
# la BB si riferisce in alcuni passi
all'unico vero Dio, che è Trinità, senza menzionare questa esplicitamente: i
passi vanno intesi non di una sola persona ma di tutte: 1Tm 6,16; Rom 11,
33-36.
# se la BB dice alcune cose separatamente di
una Persona, è per ricordare che Dio è Trinità: non vanno intese in senso
esclusivo: Gv 14,15-24.
# regola 'canonica': i testi su Cristo vanno
intesi aut di Cristo in forma di servo aut di Cristo in forma di Dio
[incarnazione
(Verbum homo) giustificazione (Verbum in homine)]
--
testi P=F: Gv 10,30; Fil 2,6
--
testi PF, secondo l'umanità assunta: Gv 14,28; 5,22
--
testi PF, secondo un ordine di origine: Gv 5,19
--
testi ambigui: Gv 7,16
MISSIONI
NO inferiorità di una persona all'altra, MA
ordine di natura, di origine da una persona all'altra: rispecchia
la processione eterna
denota
un nuovo modo d'essere nel tempo
visibile F:
incarnazione S:
Pentecoste
invisibile F:
giustificazione S: giustificazione
TEOFANIE
?? Dio è apparso nella sua
Trinità, o una sola persona o l'altra
# non possiamo determinarlo
?? Dio è apparso per mezzo di creature
# Tutta la Trinità è invisibile, dunque Dio è
apparso per mezzo di creature
?? Per mezzo di angeli
# Sì: Eb 1,13
INSEPARABILITÀ DELLE OPERAZIONI AD EXTRA
DELLA TRINITÀ
?? Ma la BB sembra distinguere...
# nella creazione: "credimus Patrem et
Filium et Spiritum Sanctum esse unum Deum, universae creaturae conditorem et
rectorem" (9,1,1); "Deum creatorem, Trinitatem omnipotentem"
# nelle teofanie AT e NT (concezione di Gesù
*, voce del P sul Tabor, colomba nel battesimo, lingue di fuoco a Pentecoste)
[* ma allora perché si è incarnato solo il F? # humanam illam formam ex virgine
Maria Trinitas operata est, sed solius Filii persona est (2,10,18)]
Libri
V-VII
LE RELAZIONI DIVINE
Nessun accidente in Dio, perché niente in Lui
è mutabile; e le relazioni - che nelle creature sono mutabili e dunque
accidentali - in Dio, essendo non mutabili, non sono neppure accidentali.
Dio
è tutto ciò che ha, eccetto le relazioni per cui ciascuna Persona si riferisce
all'altra.
DIO È
TUTTO CIÒ CHE HA
--
Dio è l'essere stesso: ipsum esse
--
tutte le perfezioni in Dio si
identificano con l'essere divino, e le perfezioni si identificano tra loro:
quae iustitia ipsa bonitas, et quae bonitas ipsa beatitudo
--
avendo/essendo la stessa essenza, le
Persone sono uguali: due non son più di una, una non è meno di due: trino,
non triplice: in illa summa Trinitate tantum est una quantum tres simul, nec
pus aliquid sunt duae quam una.
--
ogni Persona è presente mutuamente
nell'altra: pericoresi: quidquid dicuntur quod substantiam eorum ostendat,
ambo simul dicuntur.
ECCETTO
LE RELAZIONI per cui ogni persona si riferisce all'altra
PERFEZIONI
ASSOLUTE: si riferiscono a se stesse (dicuntur
ad se)
-
comuni alle tre Persone
-
si predicano substantialiter
relazioni/OPPOSIZIONI
MUTUE: si riferiscono ad un altro (dicuntur
ad alium)
-
stabiliscono la distinzione tra le Persone
-
si predicano relative
--
le relazioni sono opposizioni, non perfezioni, e dicono distinzione, non
diversità di perfezione.
--
sono reali immutabili sussistenti subsistentia personarum, relazioni
sostanziali
--
essendo le relazioni simultanee, le
Persone sono ugualmente eterne, e agiscono verso le creature come un unico
principio (salva è così la monarchia?)
--
[... DS1330: in Deo omnia sunt unum ubi non
obviat relationum oppositio]
--
(una relazione può nascere senza che vi sia mutazione in uno dei due termini
cui la relazione si riferisce: es. il denaro resta lo stesso anche se da prezzo
diventa pegno in Dio le relazioni non implicano
accidentalità, perché non implicano mutazione; nelle creature invece sì)
LE PROCESSIONI
Fondamento delle relazioni
I NOMI PROPRI
Indicano le proprietà personali di ciascuna,
le relazioni mutue di ciascuna, il modo in cui si manifestano nella storia
della salvezza
PADRE PRINCIPIO INGENITO
FIGLIO VERBO IMMAGINE
SPIRITO DONO AMORE
Libro
VIII
REGOLE PER UN DISCORSO TRINITARIO
i nomi
che indicano perfezioni assolute, si usano al singolare parlando delle singole Persone e anche al singolare parlando di tutte e tre
insieme
i nomi
che indicano relazioni immanenti, si usano in singolare della Persona cui appartengono e mai di un'altra né
mai della Trinità insieme
solo con i nomi che indicano mutue
relazioni, si può usare il plurale
parlando della Trinità (unum secundum
essentiam, quod idem Deus; sumus
secundum relativum, quod ille Pater, hic Filius)
NOME COMUNE PER I TRE CHE SUSSISTONO NELLA
NATURA COMUNE?
Essentia, natura, substantia,
res
NOME COMUNE PER LA TRIADE?
Persona... ma in senso
accomodato
(No definizione di persona o di natura, Sì
della differenza
cristologia n= ciò che è proprio di Dio, ciò
che è proprio dell'uomo
p=
il soggetto che possiede questo e quello
trinità n=
l'essenza divina
p=
il soggetto sussistente che la possiede)
Libri
IX-XV
L'UOMO IMMAGINE DI DIO-TRINITÀ
IMMAGINE SIMILE E DISSIMILE
GENERAZIONE E PROCESSIONE
LA
MISSIONE DEL FIGLIO: L'INCARNAZIONE
Nella prospettiva
soteriologica
-- Mediatore di unità
-- Mediatore di libertà
-- Mediatore di vita
-- Unico
mediatore
La via più conveniente
LA
MISSIONE DELLO SPIRITO SANTO
-- Ci è donato, perché è il Dono
-- Diffonde nei cuori l'amore, perché è
l'Amore
-- Santifica il singolo fedele, perché è il
Santo
-- Costituisce la comunione di tutti i
fedeli, perché è la comunione
PER
CONTEMPLARE DIO DALLE COSE TERRENE
VERITÀ
BONTÀ
GIUSTIZIA
AMORE
SAPIENZA
TRADIZIONALE
aggancio alla Scrittura e rispetto verso i PP
ORIGINALE
Interpretazione delle teofanie
Unità influsso su tutta la teologia latina
Dottrina delle relazioni
Le proprietà dello Spirito Santo
Spiegazione 'psicologica'
Stimolo alla contemplazione