VALUTAZIONE (Approfondimento)
VIA CRUCIS (Approfondimento)
VILLAGGIO GLOBALE (Approfondimento)
Parlare di valori equivale a perdere uditorio, perché i valori
sono tanti, e i valori tuoi non sono quelli miei.
Così un’unica realtà che può unire gli uomini: i veri valori,
divengono oggi impopolari e fallimentari nel momento in cui devo propormi ad un
uditorio affinché mi sostenga, per questo obiettivo devo dare on pasto a questo
uditorio quello che lui s’attende, non quello che è intrinsecamente giusto.
Tutto finalizzato al potere, all’interesse personale.
Ma se non ho interessi personali
non dovrei temere di essere abbandonato dall’uditorio.
-VALORI-
GRANDE MOVIMENTO DI OPINIONE PER
LA DIFESA DEI VALORI NATURALI E CRISTIANI:(Ass.
Famiglia Domani) Lottiamo per una grande campagna di opinione pubblica per
impegnare il Governo alla difesa dei principi dell'ordine naturale e cristiano.
Il voto, infatti, non è più sufficiente: bisogna evitare che esso
venga svuotato, sabotato e addirittura rovesciato dalle manovre dei partiti o
dal Governo.
E' necessario che le ragioni e i diritti della famiglia vengano
fatti valere facendo pressione sui singoli parlamentari e sulle massime
autorità dello Stato. Ad essi, con una petizione, chiediamo di impegnarsi
efficacemente sul piano legislativo e di governo per difendere i principi
fondamentali della nostra Civiltà:
1. Aborto terapeutico ed
eugenetico o estensione del diritto di omicidio?
Le forze di sinistra, non solo vogliono liberalizzare
completamente l'aborto, ma vogliono negare o limitare il diritto all'obiezione
di coscienza.
Il Papa ribadisce la scomunica
latae sententiae, cioè
automatica, per tutti coloro che commettono o collaborano all'aborto, e anche
per i legislatori che lo avvallanO; ricorda inoltre l'esistenza di un "grave preciso obbligo" di opporsi
alla pratica abortista mediante l'obiezione di coscienza.
2.Bioetica:riproduzione
artificiale e diritti dell'embrione umano. Un progetto di legge che ammette
la sperimentazione selvaggia è stato presentato al Senato (il 21 aprile 1994,
n. 116) da esponenti delle sinistra italiana. Esso prevede che gli interventi
di inseminazione artificiale, fecondazione in vitro, trasferimento e
conservazione di gameti e di embrioni umani vengano legalizzati, anche dietro
richiesta di coppie conviventi ed anche senza informare il coniuge (art. 3,4).
Viene permessa anche l'utilizazione degli embrioni in soprannumero
per ricerche scientifiche" e persino la loro eliminazione (art. 8, c.2.).
E' consentita anche la donazione di gameti maschili, ma
assicurando la anonimità dei donatori e vietando la ricerca della paternità
genetica.
l centro destra, invece, ha presentato un'altro disegno di legge
(n. 1550 del 24 marzo 1995). Esso vieta la produzione di embrioni in
soprannumero e la fecondazione artificiale eterologa (ossia con l'inserimento
di materiale genetico extra coniugale), ma ammette quella omologa purchè entro
i 51 anni.
La bioetica è una questione cruciale su cui si scontreranno le due
opposte concezioni della vita.
Se lo scopo delle sinistre è la strada del relativismo, ed in
questo caso ha lo scopo di privare di ogni tutela giuridica l'embrione, allora
l'Associazione Giustizia e Verità si opporrà alla sinistra. Una volta ammesso
questo principio, è facile prevederne l'estensione ai minorati mentali e ai
malati terminali.
Carlo Casini, parlamentare europeo, presidente del movimento della
vita scrive: "Allo stesso modo, nell'aborto il figlio da soggetto è
trasformato in oggetto. Quello che conta non è lui, ma il problema dell'adulto,
in particolare della donna...Quando si dice che il bambino è stato
commissionato a un medico non è trasformato in un prodotto, in un oggetto?
Quando non si è più al sicuro sotto il
cuore della madre, ma conservato in un laboratorio medico, la tentazione di
fabbricarlo secondo il desiderio
degli adulti è grande.
L'ingegneria genetica potrebbe riuscire a scegliere il sesso, il
colore dei capelli e degli occhi, l'altezza, le propensioni psicologiche...Per
questo la Chiesa è contro l'aborto e contro le egoistiche manipolazioni
genetiche; essa riafferma il valore misterioso e grande di ogni figlio, usando
la parola tanto presente nella Bibbia: DONO.
Il figlio è grido di speranza, compagno di avventura, testimone
della vita, mistero e "dono". E' tutto il contrario della
"scelta". Un figlio non si sceglie si accetta”.
Quando il culmine dell'immoralità coincide con il massimo
dell'arbitrio, si realizza lo Stato socialista, lo Stato "padrone delle
anime" che insegue l'utopia dell'uomo
nuovo, sulle rovine della tradizione
morale e civile dell'Occidente. Consideriamo il progetto di imporre l'obbligo
di una vera catechesi sessuale, a
partire dalle scuole materne.
Il progetto di legge prevede, inoltre, che il sessualismo non
costituisca materia a se stante, ma sia insegnato in tutte le materie in
maniera diffusa, in modo da
costituire parte integrante dei programmi didattici.
Ma il documento sulla Sessualità umana dell'8 dicembre
1995, promulgato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia raccomanda ai
genitori "di seguire con attenzione
ogni forma di educazione sessuale che viene data ai loro figli fuori casa,
ritirandoli qualora questa non corrisponda ai propri principi"
(n.117).
Si declassa la violenza sessuale da reato contro la morale a reato
contro la persona, questo vanifica l'oggettività della legge naturale e
favorisce quel processo verso la autoderminazione
individualistica che è una delle
principali cause degli odierni mali morali. La realtà di ogni violenza è
sostanzialmente morale anche se in prima istanza è fisica. Dal discorso di Palermo del 23 nov. 1995 Giov. Paolo II denuncia:
"Non è più possibile farsi illusioni, troppo evidenti essendo divenuti i
segni della scristianizzazione nonchè dello smarrimento dei valori cristiani e
morali fondamentali".
Al giornalista che rimarcava il fatto che alla guida del Governo
c'è "un presidente del Consiglio cattolico e praticante", mons. Dionigi
Tettamanzi ha tenuto a precisare che un cristiano che fa politica è chiamato a
dire a se stesso e agli altri di essere cristiano non semplicemente nella sua
vita individuale di fede e di preghiera, ma precisamente dentro e attraverso
l'attività politica, nel senso di ricavare dalla propria fede principi e
orientamenti che devono diventare l'anima ispiratrice di ogni scelta concreta
(CR 511 103/AB97)
Ovvero, la radicalizzazione della politica e la focalizzazione
dell’identità dell'uomo Del terzo millennio. Peguy affermò: "La
rivoluzione sociale sarà morale o non sarà…" Non si tratta di creare,
quanto di assecondare la storia che va diritta verso la scomparsa dei partiti e
la costituzione di due schieramenti. Il contrario dell'esperienza disastrosa
della prima Repubblica che si ribellò alla possibilità di mettere la parola
"Dio" nella nostra Costituzione. Ma l'uomo è per natura un adoratore,
se non adorerà… il Creatore o per quello che Egli rappresenta: gli ideali,
adorerà… se stesso fino a bestializzarsi, come ampiamente dimostra
l'esperienza. Solo l'uomo onesto può
guidare la società… ed esserne al tempo stesso luminoso esempio. Cosi la
propria vita morale diventa pubblica, rassicuramento e orientamento della
società!
Così ci troviamo di fronte alla possibilità di conquistare un
ideale supremo, assoluto, personale, intelligente, libero e benigno.
Non ci interessa sapere se Dio esiste.
Ci interessa invece constatare la realizzabilità del progetto di
uomo e di umanità… proteso all'assoluto che solo può dare un senso produttivo
ed interattivo tra il singolo e la collettività. Non ci interessa sapere se Dio esiste. Ci interessa invece constatare la realizzabilità del progetto di
uomo e di umanità proteso all'assoluto che solo può dare un senso produttivo
ed Non può guidare la società… chi non
è un buon marito, padre, fratello, amico, cittadino.
Il destino dell'uomo non È predeterminato dalla necessità logica e
sociologica, ma sempre aperto a tutte le possibili soluzioni Maritain afferma:
"non È la storia a fare la coscienza, ma È la coscienza a fare la
storia". La storia vede
continuamente la lotta del Bene e del male, diamo al Valore la possibità di
vivere nei nostri corpi. Lavoriamo per un'Europa unita: una sola moneta, una
sola bandiera, una amministrazione centrale, un solo presidente.
"Eguaglianza di possibilità per tutti; impieghi per coloro che possono
lavorare; sicurezza per coloro che ne hanno bisogno l'eliminazione di privilegi
speciali per pochi; la preservazione delle libertà civili di tutti.."
Roosvelt.
Non il materialismo
storico, ma i Valori eterni e spirituali sono la chiave per intendere la vera
rivoluzione che proietterà… umanità… verso il progresso integrale, verso
l'orizzonte del tempo e dello spazio Tutto verrà attuato affinché il turista e
lo straniero siano tutelati e protetti.
L'Italia si trasformerà… in una terra di accoglienza e di incontro di
culture. Uno schieramento che rappresenta l’unità dei cattolici, sarà sempre
fondamentale nella politica del nostro popolo, infatti diceva don Sturzo:
"piaccia o no rappresentiamo la più alta tradizione italiana"
“Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo
esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.
Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una
quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo
sulle cose visibili ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un
momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà
disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione
da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.” (Cor 4,16
-5,1).
CRD 505/03 L'intervento del Rev. prof. Don Cristiano
Charlot. Lucido e coraggioso l'intervento dei Rev. Don Cristiano Charlot,
tutto teso alla difesa ed alla riaffermazione della verità. "La civiltà è in crisi perché non si
fonda sulla verità” ha affermato il prelato, che ha proseguito: "La verità è l'unica fonte di ogni autorità legittima.
L'unico integralismo positivo è quello della verità. “ gli altri integralismi
sono falsi, perché non sono fondati sulla verità. Non dobbiamo avere paura
dell’integralismo in quanto tale, ma degli integralismi che non si riferiscono
alla verità, come quello laico o quello musulmano. E la verità è per noi
cattolici non una dottrina ma la persona stesso di Cristo, che deve essere
predicata nella sua integralità e non può essere presentata a brandelli". Secondo
Don Charlot, “L'Europa è in pericolo.
Quando parliamo d'Europa noi cristiani intendiamo ciò che la Civiltà Cristiana
ha saputo costruire attraverso i secoli come civiltà -tout court- che si è diffusa
su tutta la terra. Le future possibilità storiche e civili dell'Europa sono
intimamente connesse alla vitalità delle sue energie intellettuali e spirituali
e non possono scindersi dalla ricostituzione del tessuto di una società
cristiana sul punto fondamentale della sua cellula base, che è la famiglia.
Solo l'Europa è capace di dare i fondamenti di una civiltà planetaria perché è
l'unico continente che ha saputo individuare e sintetizzare le condizioni di
una civiltà superiore. Civiltà non asservita alle baldanze dei progressi
scientifico-tecnologici, né a pseudo mistiche rinunce ad un significato
positivo della storia". L'Europa deve al valore universale di questa
sua perenne testimonianza la propria capacità di proporsi -quale modello di
civiltà di fronte a culture che in quanto umanamente valide sarebbe ingiusto
abbandonare agli imperialistici abbracci delle politiche economiche o alle
improvvide piramidi della violenza. "Il
rinnovamento dell'Europa deve essere esclusivamente culturale e spirituale e deve
essere inscindibile dal cristianesimo. L'Europa tracciata con il trattato di
Maastricht è un pericolo molto grande perché in esso non c'è alcun riferimento
alla Civiltà Cristiana e ad un'etica dell'economia che deve presiedere ad ogni
trattato internazionale. (...) Maastricht significa un 'Europa che dipende
dall'alta finanza londinese, dal marco tedesco e dalle imprese multinazionali.
Un altro male che minaccia la
civiltà europea è l'aborto, crimine di origine razzista perché è rifiutare di
riconoscere l'essere umano come persona. (...) Non bisogna, infine, dimenticare
la minaccia islamica, penetrata fin nel cuore del nostro continente. (...)
L’integralismo musulmano è pericoloso non perché integralismo ma perché si
fonda sull'errore”.
Don Charlot ha quindi invitato a
liberarsi dalla partitocrazia e dall'”integralismo
laico” e a non avere paura della verità “Perfino nel mondo ecclesiastico si ha
paura di predicare la legge morale. Dobbiamo liberarci dai complessi di colpa
di fronte a quelli che vengono presentati come errori della Chiesa, come le
crociate, il caso Galilei od altri”.
Si tratta, ha concluso il sacerdote, "di prendere la spada di
San Paolo della verità per tagliare la testa all'errore, anche quello che è
dentro di noi, quello dei complessi di colpa. Per affrontare questa battaglia
in difesa della verità e della civiltà è necessario recuperare lo spirito delle
crociate per liberare, non più la Gerusalemme terrestre dalle invasioni dei
barbari, ma la cristianità minacciata mortalmente e penetrata quasi interamente
dallo spirito anticristiano.
Come ha detto Solgenitsin, l'avvenire appartiene a pochi uomini,
quelli che hanno il coraggio di alzare la testa. (CRD 505/03(ND96) (7 dicembre 1996,n.505Corr.
rom.)
Carlo Climati avendo constatato che in molti giochi elettronici
progettati dal '94 al '96 compaiono simboli satanici ed esoterici, afferma che
"certi videogiochi rappresentano una specie di iniziazione dei ragazzi
agli ambienti dell'occultismo, con frequente uso di immagini mostruose e
demoniache".
Carlo Climati elenca i progenitori del genere, "Domm 2"
e "Heretic", passa poi a descrivere negativamente "Zork
Nemesis" che per lui sarebbero strumenti di veicolo di diffusione del
satanismo tra giovani e adolescenti. E' vero che si riproducono, anche su
cd-rom, pregevoli videogames di manifesta ispirazione anticristiana; filmati
suggestivi, spade cadenti, splendide diavolesse sessuali tra lenzuola purpuree,
e via dicendo.
E' vero che in essi appaiono cerchi magici e pentacoli simboleggianti
il "Caprone".
E' vero che sono caratterizzati da raccapriccianti, ipnotici
effetti sonori e visivi. E' vero tutto questo certamente aggrava lo stato
permanente di "intontimento cerebrale" dei teen-ager.
Violenza senza
anticipo: "giornali scolastici dal vivo" a cura di Dante De Tommaso.
Questa pagina di diario la dedico a tutte le ragazze di sedici
anni e a tutte quelle donne che si ritengono giovani dentro.
"Ho scritto le parole che seguono dopo la violenza sessuale
subita e vissuta, quando pensavo a me e alla voglia di dare aiuto alle altre
ragazze che soffrono come me...Devo tentare di fidarmi ancora? ...Ho paura
stasera. Stasera che dovrei morire di gioia, muoio invece di insicurezza, di
innocenza, di paura. Da sola. Muoio a sedici anni. Sedici anni che non
riconosco più. Sedici anni di sogni che non riconosco più.
Sogni che prima mi tessevano la vita. La mia testa era sempre tra
le nuvole, ora le nuvole sono nebbia. Dicevano che stavo sempre per aria e ora
in quest'aria non riesco a respirarci. Chi era quella che ero prima? Giuro, non
ricordo esattamente. Esattamente ricordo solo le ombre più brutte. So di certo
che con questa sfiducia non ci sono nata.
Lo so, non aveva il diritto, come nessun altro lo ha, ma lui l'ha
preteso questo diritto! Non è stata colpa mia. Lui mi ha trascinato
nell'illusione con il suo sorriso e poi ha tentato di portarmi via tutto quello
che vedeva. Ma dentro di me c'è una forza che grida ancora adesso...Lui questo
non lo sapeva. Voleva portarmi via tutto.
E' riuscito a portarmi via la fiducia negli altri, si, e in parte
quella in me stessa. L'altra parte che ho salvato della fiducia in me, mi fa
del male. Lui mi ha portato via la dolcezza che provavo una volta nei momenti
di intimità con un ragazzo. Mi ha portato via tante lacrime. La verginità
fisica.
Lui era cieco. Non vedeva la mia volontà, la mia non volontà di
fare quello che lui ha preteso di fare e di farmi fare.
Non vedeva il rispetto. Sono sempre stata fanatica delle emozioni,
delle esperienze, perchè mi rendo conto che quella che ho vissuto non è stata
un'esperienza e che non ho imparato proprio niente... Non ditemi che il limite
è un filo e che sono stata io a voler correrci sopra in equilibrio, perchè non
è così: è venuto il limite stesso da me, poi il filo si è spezzato e nessuno mi
tendeva una mano.
Sono ancora qui io, con le mie paure e la mia stessa voglia di
sempre di attraversare il limite ma con chi, come e quando lo deciderò io. Non
sono caduta in basso come mi è stato detto: è stato il basso che si è alzato ed
io... non riuscivo a muovermi!
Urla - " Lui ti ha
violentata " - sembravano che corressero giù in me... Ma è in questi
momenti, come stasera, che ho voglia di cancellare certe mentalità, certe
parole cattive, semplicemente umane... Non voglio più essere sola... Lui voleva annullarmi.
Pensavo ci fosse riuscito.
Ma chiunque cerchi di annullarti sottovaluta il tuo io e ignora
che noi dentro abbiamo tantissime vite..., abbiamo l'infinito che nasconde
innumerevoli mondi, universi e atmosfere in cui noi possiamo ancora vivere.
Dobbiamo.
Entrando in una cartolibreria, in un chiostro di giornaletti per
bambini, in una stazione di servizio sull'autostrada, fra le riviste di
adolescenti e preadolescenti, fra le bamboline ed i giocattoli di ogni tipo, si
vendono giornali, e video-cassette pornografiche.
"Il più lussurioso amico dell'uomo" - ecco il titolo di
una videocassetta! Cos'è? Devono essere le riprese di accoppiamenti fra cani e
donne, fra animali di ogni tipo e uomini!
Ma una videocassetta del genere sarebbe destabilizzante anche per
un santo.
Non mi venite a parlare di civiltà, non mi venite a parlare di
democrazia..., ciò che al massimo è rimasto "è il fetore di un cadavere in
putrefazione"!
Scene del genere pornografico, sono un attentato all'equilibrio
psichico di un uomo sereno affettivamente e maturo umanamente.
E degli altri che ne facciamo?
Che ne facciamo dei ragazzi? che ne facciamo degli uomini in
difficoltà affettiva? Ne facciamo dei psicotici, cioè degli uomini abbandonati
a devastanti ed incontrollati squilibri interni! Quando poi, con la nostra cattiveria, andiamo a cercare il mostro
di turno, che noi come società abbiamo generato, questa società fatta su misura
solo per i ricchi e per i forti.
Quando poi, con la nostra cattiveria andiamo a cercare il mostro
di turno che come società abbiamo generato.
Mostri siamo noi se come società non siamo in grado di distinguere
il bene dal male.
Siamo ciechi perchè abbiamo spinto nel baratro della perversione
un nostro simile che chiedeva, aiuto, comprensione, ovvero senso di umanità,
mentre noi lo abbiamo imbottito di erotismo. Noi come società dobbiamo pentirci
e dobbiamo espiare queste enormi violenze collettive commesse sulla pelle dei più
deboli. Quando poi sentiamo che un bambino di appena otto anni ha violentato la
sorellina di sei, allora che facciamo, niente, come lo struzzo immergiamo di
nuovo la testa nella sabbia del qualunquismo, del "non può succedere a
me", o ancora meglio non pensiamo e ci strozziamo nello stordimento di
altre immagini ed informazioni, vogliamo illuderci, e guai a metterlo in
dubbio, ma abbiamo solo la parvenza esterna di essere identità libere.
ABBIAMO OGGI LA DISGRAZIA DI AVERE UNA CLASSE POLITICA, CHE NELLA
SUA CONSISTENTE MAGGIONAZA è COMPOSTA DA DEPRAVATI!
Solo il volontariato salverà il mondo.
Nulla di tutto ciò che é rivolto all’umo deve essere fatto
all’infuori dello spirito del volontariato anche se é di finalità lucrativa.
Ogni medico che é degno di questo nome deve trovare degli spazzi
per esercitare gratuitamente la sua professione.
E questo vale per tutti.
ALLA RICERCA DI UN VOLTO UMANO
La "polverizzazione
dell'io" - come realtà vista attraverso una nube di polvere,
dentro una nube di polvere, invece che una realtà che dovrebbe essere guardata
alla luce del sole, dentro il sereno della luce.
Sono i santi, uomini e donne che vivono nella luce e non nella
polverizzazione dell'io.
Come fanno ad essere così? Voglio sottolineare una loro
caratteristica che mi pare la più rivelatrice: è gente che ha del fegato.
Non perché eroi.
E' un fegato senza grandeur, si chiama "testimonianza" questo
avere del fegato! Questi uomini, cioè, hanno il fegato di dare giudizi e di proclamare
valori profondamente differenti dalla mentalità comune. Una volta sentiti
parlare, si avverte che sono più giusti, più umani, paradossalmente più vicini
a noi, più nostri, più vicini alla nostra umanità, a quella umanità normalmente
ombrata e dimenticata. Ma qual'è la ragione per cui la nostra terra, la vostra
terra, si lascia invadere dal polverone, non può fermare il polverone che
dissolve i nostri ideali?
A mio avviso l'origine sta proprio nella mentalità del mondo: "ciò che è carnale non può amare ciò che è
spirituale". La società non ama voi(credenti di tutte le religioni,
amici di Dio, idealisti), ma quello che da voi può avere, se è secondo
l'ideologia della sua convenienza - della convenienza del suo potere o della
sua "istintività".
Non è capitato a qualcuno di voi l'accusare i propri genitori del
fatto che invece di amare liberamente voi, hanno amato un'idea che si sono
fatti di voi? Hanno amato l'immagine del vostro futuro, per la fama e l'onore
che possono avere da voi, dalle vostre performances,
tra gli amici o nella società, per il comprensibile desiderio di sicurezza, o
il beneficio da avere quando saranno vecchi. L'amore reale, raramente potete
trovarlo nell'amicizia e ancor più raramente - lo dico con amarezza, ma con
sicurezza di sfida - in un innamoramento. Il miracolo dell'amore si realizza
quando da una parte avviene una ammirazione sconfinata per qualcosa che si vede
in voi e non avete fatto voi, dall'altra una compassione sterminata per la
sfortuna che abbiamo, favorita da una debolezza che è nostra e che matura un
nostro bisogno, e che invoca un bisogno di salvezza. Un amore reale si agita
tra le sponde dell'ammirazione e della compassione. Genitori e società
benedicono tale debolezza perché se ne servono, se ne servono per possedervi,
per trattenervi nella prudenza o nella cautela di cui essi si pongono come
misura: la misura che salva il salvabile! Che sfortuna avete una società così,
incapace di valorizzare la vostra umanità, impotente a valorizzare, schiava di
ciò che ha più fortuna di potere! "Che sfortuna avete con una società
così!"-"Che sfortuna avete con una famiglia così!" Così piccola,
fine a se stessa, come il giardino dei Finzi Contini, mangiato, invaso,
funzionalizzato dalla mentalità dominante, anche se imbalsamato dentro il largo
giro di mura della casa. Se l'origine del dissesto è dunque là, dove l'amore
diventa così impersonale ed istintivo da tendere a diventare possesso, uso,
consumo, funzionalizzazione dell'altro a sè, alle proprie idee, alle proprie
immagini o ai propri bisogni, quale può essere la riscossa? Nell'orizzonte
polverizzato, confuso, piatto e uniforme, nel grigiore della nostra storia o
nella figura del mondo, viene fuori la figura di Cristo.
Chi non riconosce questa presenza è come se diventasse incapace di
riconoscere ogni cosa. Allora sono uguali a zero suo padre, sua madre, la donna
che ama, il figlio che ha davanti agli occhi. Tutto - tutto! - si riduce a
nulla: è il nichilismo. E' per un preconcetto che uno non riconosce questa
presenza, è sempre per un preconcetto: un preconcetto ideologico inerente al
tipo di mentalità cui si appartiene.
Questo preconcetto avviene o per plagio della società o per
dissoluzione, per debolezza in cui tutto si corrompe. L'uomo abbandonato alla
sua debolezza, scippato della forza dello spirito dei suoi ideali, dissolto e
confuso dalla sua debolezza, per cui l'unica salvezza è la distrazione, non una
distrazione occasionale, ma patologicamente determinante. Plagio o distrazione:
questa è l'origine del preconcetto che annulla o tenta di annullare ai propri
occhi e nella propria coscienza la presenza del Cristo. Comunque coloro che
negano questa presenza sono condannati essi stessi a ridurre la profondità,
l'immensità della loro vita a meno di niente, il nichilismo.
Cioè rinnegano l'ampiezza del "cuore" dell'uomo.
Vi dico: occorre che voi giovani vi rendiate conto che per il
passato sono documentabili e per il presente sono visibili figure che hanno la
statura dei vostri desideri. Siete amati da Dio. Questo è il messaggio che
arriva nella nostra vita, lo vogliate o non lo vogliate, lo comprendiate o non
lo comprendiate, l'abbiate sperimentato o lo abbiate ancora da sperimentare.
Dio mi ama! Cos'è la vita? Essere amati! Questo è l'essere che abbiamo addosso,
essere amati ed amare è il nostro destino. Attraverso Mosè, Dio rivolge a noi
una domanda: "Volete la vita o la morte?".
Deuteronomio, cap. 30. "Vedi, io pongo oggi davanti a te la
vita e il bene, la morte e il male; poichè io oggi ti comando di amare il
Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le
sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio
ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prenderne in possesso.
Ma se il tuo cuore si
volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti
ad altri dei e a servirli, io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non
avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il
Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho
posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli
dunque la vita obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poichè è lui la
tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore
ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe". In un mondo,
in una società dove tutto è calcolato, la figura dell'uomo toccato da Dio è
spazio qualificato del miracolo. Si muove qualcosa in noi che ci libera dalla
prigionia di tutto ciò che ci circonda, e possa esprimersi liberandosi nella
grande parola che sta di fronte al Tu
infinito. L'io ergendosi in tutta la sua vera statura, quell'io piccolissimo
che tanti filosofi dicono che è un nulla, ma noi comprendiamo che è tutto e che
riassume tutto nel dialogo con Chi crea tutto. Il dono di se qualifica Dio e
qualifica l'uomo. Questa è la formula del rapporto tra l'uomo e l'Infinito, in
ogni istante: il dono di sé. L'amicizia diventa una virtù!
Quanto coraggio occorre per sostenere la speranza degli uomini!
speranza di fronte alla promessa che è la vita: sete di felicità,
promessa di felicità.
I santi ci aiutano a capire come questa amicizia con Dio e con
l'uomo divenuto un fratello è virtù, cioè strumento per il destino.
Ma provate a pensare l'amicizia, strumento del destino! Se questo
non lo è per un ragazzo che si innamora di una ragazza? Se non desideri il
destino per la tua ragazza...ma che fai? cosa sei? cosa siete? Allora -capite-
si apre un varco, si spalanca il vuoto del nichilismo e non siete più degni di
altre parole. Ma cosa fate insieme? perché vi mettete insieme? che parola
pronunci quando dici "tu"? quando pronunci il nome della tua donna,
del tuo amico? quando ci pensi, quando l'immagini, quando immagini il domani?
cosa siete? Niente! Se non è niente l'uomo in rapporto con la donna, allora
capisco che tutto è niente! Ma non ha ragione il nichilista! Perché Dio è e
rimane sempre splendido, anche quando non viene riconosciuto! Ma l'uomo, il
giovane, il ragazzo quando guarda la sua donna, mentre essa è ignara di ciò, la
guarda e sente il meglio di se venire a galla: gli viene la commozione, gli
viene un'adorazione. Giusto! Perché quel volto è il simbolo di Colui che ci ha
fatti per Sé, cioè per la felicità, è simbolo del nostro destino, che è la
nostra felicità e la nostra bellezza. Riflesso di una felicità e bellezza
Infinite. (dalla lezione di Luigi Giussani agli universitari. Rimini, 9
dicembre 1995)