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VALORI 1

VALORI ETERNI 4

VALUTAZIONE (Approfondimento)

VECCHIAIA 5

VERITà 5

VIA CRUCIS (Approfondimento)

VIDEOGAMES 6

VILLAGGIO GLOBALE (Approfondimento)

VIOLENZA 6

VIOLENZA PSICOLOGICA 8

VOLONTARIATO 8

VOLTO UMANO 9

 

VALORI

Parlare di valori equivale a perdere uditorio, perché i valori sono tanti, e i valori tuoi non sono quelli miei.

Così un’unica realtà che può unire gli uomini: i veri valori, divengono oggi impopolari e fallimentari nel momento in cui devo propormi ad un uditorio affinché mi sostenga, per questo obiettivo devo dare on pasto a questo uditorio quello che lui s’attende, non quello che è intrinsecamente giusto.

Tutto finalizzato al potere, all’interesse personale.

Ma se non ho interessi personali non dovrei temere di essere abbandonato dall’uditorio.

 

     -VALORI-

GRANDE MOVIMENTO DI OPINIONE PER LA DIFESA DEI VALORI NATURALI E CRISTIANI:(Ass. Famiglia Domani) Lottiamo per una grande campagna di opinione pubblica per impegnare il Governo alla difesa dei principi dell'ordine naturale e cristiano.

Il voto, infatti, non è più sufficiente: bisogna evitare che esso venga svuotato, sabotato e addirittura rovesciato dalle manovre dei partiti o dal Governo.

E' necessario che le ragioni e i diritti della famiglia vengano fatti valere facendo pressione sui singoli parlamentari e sulle massime autorità dello Stato. Ad essi, con una petizione, chiediamo di impegnarsi efficacemente sul piano legislativo e di governo per difendere i principi fondamentali della nostra Civiltà:

 

1. Aborto terapeutico ed eugenetico o estensione del diritto di omicidio?

Le forze di sinistra, non solo vogliono liberalizzare completamente l'aborto, ma vogliono negare o limitare il diritto all'obiezione di coscienza.

Il Papa ribadisce la scomunica latae sententiae, cioè automatica, per tutti coloro che commettono o collaborano all'aborto, e anche per i legislatori che lo avvallanO; ricorda inoltre l'esistenza di un "grave preciso obbligo" di opporsi alla pratica abortista mediante l'obiezione di coscienza.

 

2.Bioetica:riproduzione artificiale e diritti dell'embrione umano. Un progetto di legge che ammette la sperimentazione selvaggia è stato presentato al Senato (il 21 aprile 1994, n. 116) da esponenti delle sinistra italiana. Esso prevede che gli interventi di inseminazione artificiale, fecondazione in vitro, trasferimento e conservazione di gameti e di embrioni umani vengano legalizzati, anche dietro richiesta di coppie conviventi ed anche senza informare il coniuge  (art. 3,4).

Viene permessa anche l'utilizazione degli embrioni in soprannumero per ricerche scientifiche" e persino la loro eliminazione (art. 8, c.2.).

E' consentita anche la donazione di gameti maschili, ma assicurando la anonimità dei donatori e vietando la ricerca della paternità genetica.

l centro destra, invece, ha presentato un'altro disegno di legge (n. 1550 del 24 marzo 1995). Esso vieta la produzione di embrioni in soprannumero e la fecondazione artificiale eterologa (ossia con l'inserimento di materiale genetico extra coniugale), ma ammette quella omologa purchè entro i 51 anni.

La bioetica è una questione cruciale su cui si scontreranno le due opposte concezioni della vita.

Se lo scopo delle sinistre è la strada del relativismo, ed in questo caso ha lo scopo di privare di ogni tutela giuridica l'embrione, allora l'Associazione Giustizia e Verità si opporrà alla sinistra. Una volta ammesso questo principio, è facile prevederne l'estensione ai minorati mentali e ai malati terminali.

Carlo Casini, parlamentare europeo, presidente del movimento della vita scrive: "Allo stesso modo, nell'aborto il figlio da soggetto è trasformato in oggetto. Quello che conta non è lui, ma il problema dell'adulto, in particolare della donna...Quando si dice che il bambino è stato commissionato a un medico non è trasformato in un prodotto, in un oggetto? Quando non si è più al sicuro sotto il cuore della madre, ma conservato in un laboratorio medico, la tentazione di fabbricarlo secondo il desiderio degli adulti è grande.

L'ingegneria genetica potrebbe riuscire a scegliere il sesso, il colore dei capelli e degli occhi, l'altezza, le propensioni psicologiche...Per questo la Chiesa è contro l'aborto e contro le egoistiche manipolazioni genetiche; essa riafferma il valore misterioso e grande di ogni figlio, usando la parola tanto presente nella Bibbia: DONO.

Il figlio è grido di speranza, compagno di avventura, testimone della vita, mistero e "dono". E' tutto il contrario della "scelta". Un figlio non si sceglie si accetta”.

3. Dai trapianti all'eutanasia. Le sinistre nella XII legislatura, hanno cercato di approvare una procedura di "donazione" in tema di trapianti che equivale ad un esproprio di organi umani da parte dello Stato. Il disegno di legge n. 3509, infatti, prevedeva la donazione d'ufficio degli organi mediante il meccanismo del "silenzio-assenso".

4. Contro la legalizzazione del consumo e della diffusione della droga.

5. Contro l'obbligo dell'educazione sessuale in tutte le scuole.

Quando il culmine dell'immoralità coincide con il massimo dell'arbitrio, si realizza lo Stato socialista, lo Stato "padrone delle anime" che insegue l'utopia dell'uomo nuovo, sulle rovine della tradizione morale e civile dell'Occidente. Consideriamo il progetto di imporre l'obbligo di una vera catechesi sessuale, a partire dalle scuole materne.

Il progetto di legge prevede, inoltre, che il sessualismo non costituisca materia a se stante, ma sia insegnato in tutte le materie in maniera diffusa, in modo da costituire parte integrante dei programmi didattici.

Ma il documento sulla Sessualità umana dell'8 dicembre 1995, promulgato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia raccomanda ai genitori "di seguire con attenzione ogni forma di educazione sessuale che viene data ai loro figli fuori casa, ritirandoli qualora questa non corrisponda ai propri principi" (n.117).

6. La penalizzazione economica e fiscale della famiglia, sebbene la costituzione italiana riconosca i "diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

7. Contro il riconoscimento civile del matrimonio omosessuale. 8. Violenza sessuale: vanificata l'oggettività della legge morale. Tante leggi nel mondo vanno in questa direzione! Ma se la legge deve certificare, giustificare o semplicemente constatare il degrado morale è giusto ribellarsi a quelle leggi e a quei falsi legislatori che meritano non solo i castighi eterni ma anche riprovazione terrena. Molte leggi depenalizzano i rapporti sessuali tra i minori, e tra minori e adulti, incrementando così il libero amore e la pedofilia.

Si declassa la violenza sessuale da reato contro la morale a reato contro la persona, questo vanifica l'oggettività della legge naturale e favorisce quel processo verso la autoderminazione  individualistica che è una delle principali cause degli odierni mali morali. La realtà di ogni violenza è sostanzialmente morale anche se in prima istanza è fisica. Dal discorso di Palermo del 23 nov. 1995 Giov. Paolo II denuncia: "Non è più possibile farsi illusioni, troppo evidenti essendo divenuti i segni della scristianizzazione nonchè dello smarrimento dei valori cristiani e morali fondamentali".

CR 511103 DIFESA DEI VALORI: appello di Mons. Tettamanzi alla classe politica italiana. "Pare che non siano gli interessi veri delle famiglie a guidare le scelte politiche ma altri interessi. Da parte sua la Chiesa ritiene che il servizio alla famiglia e ai suoi diritti fondamentali debba essere una parte primaria della politica". (Così è iniziato un appello, ripreso da Marco Tosatti su La Stampa del 9 gennaio 19971 di mons. Dionigi Tettamanzi, vicepresidente della Conferenza Episcopale italiana). All'intervistatore, che chiedeva come mai i valori siano abbandonati quando ci sono "tre partiti cattolici” e cattolici dichiarati sono presenti in altri schieramenti", l'arcivescovo di Genova ha risposto: "Rappresentano un paradosso, e in ultima analisi una vera e propria incoerenza, fra la dichiarazione di determinati diritti e un sostanziale disimpegno nell'assicurare le condizioni anche minimali indispensabili per realizzare quei diritti stessi. Si parla della denatalità come di un problema sociale e morale, in rapporto allo sviluppo del Paese, e i provvedimenti concreti vanno in altra direzione. La coerenza con la visione cristiana della politica esige invece "uno sforzo per giungere a un consenso non solo teorico sui valori, ma anche pratico, sulle vie concrete per realizzarli". Protestando, poi, con il Parlamento sempre concentrato solo su alcuni temi, come l'unificazione europea e le riforme costituzionali, che non rispecchiano le esigenze concrete della popolazione, l'alto prelato sollecita "un'attenzione non minore ad altri temi quali la dignità della persona, il valore della vita, la scuola, l'educazione, la cultura  notando che "questi valori, che la Chiesa presenta come irrinunciabili” queste esigenze, sembrano passare in seconda linea di fronte a questi interessi 'forti' .

Al giornalista che rimarcava il fatto che alla guida del Governo c'è "un presidente del Consiglio cattolico e praticante", mons. Dionigi Tettamanzi ha tenuto a precisare che un cristiano che fa politica è chiamato a dire a se stesso e agli altri di essere cristiano non semplicemente nella sua vita individuale di fede e di preghiera, ma precisamente dentro e attraverso l'attività politica, nel senso di ricavare dalla propria fede principi e orientamenti che devono diventare l'anima ispiratrice di ogni scelta concreta (CR 511 103/AB97)

VALORI ETERNI

Ovvero, la radicalizzazione della politica e la focalizzazione dell’identità dell'uomo Del terzo millennio. Peguy affermò: "La rivoluzione sociale sarà morale o non sarà…" Non si tratta di creare, quanto di assecondare la storia che va diritta verso la scomparsa dei partiti e la costituzione di due schieramenti. Il contrario dell'esperienza disastrosa della prima Repubblica che si ribellò alla possibilità di mettere la parola "Dio" nella nostra Costituzione. Ma l'uomo è per natura un adoratore, se non adorerà… il Creatore o per quello che Egli rappresenta: gli ideali, adorerà… se stesso fino a bestializzarsi, come ampiamente dimostra l'esperienza.  Solo l'uomo onesto può guidare la società… ed esserne al tempo stesso luminoso esempio. Cosi la propria vita morale diventa pubblica, rassicuramento e orientamento della società!  

Così ci troviamo di fronte alla possibilità di conquistare un ideale supremo, assoluto, personale, intelligente, libero e benigno.  

Non ci interessa sapere se Dio esiste.  

Ci interessa invece constatare la realizzabilità del progetto di uomo e di umanità… proteso all'assoluto che solo può dare un senso produttivo ed interattivo tra il singolo e la collettività.  Non ci interessa sapere se Dio esiste.  Ci interessa invece constatare la realizzabilità del progetto di uomo e di umanità proteso all'assoluto che solo può dare un senso produttivo ed  Non può guidare la società… chi non è un buon marito, padre, fratello, amico, cittadino.

Il destino dell'uomo non È predeterminato dalla necessità logica e sociologica, ma sempre aperto a tutte le possibili soluzioni Maritain afferma: "non È la storia a fare la coscienza, ma È la coscienza a fare la storia".  La storia vede continuamente la lotta del Bene e del male, diamo al Valore la possibità di vivere nei nostri corpi. Lavoriamo per un'Europa unita: una sola moneta, una sola bandiera, una amministrazione centrale, un solo presidente. "Eguaglianza di possibilità per tutti; impieghi per coloro che possono lavorare; sicurezza per coloro che ne hanno bisogno l'eliminazione di privilegi speciali per pochi; la preservazione delle libertà civili di tutti.." Roosvelt.

 Non il materialismo storico, ma i Valori eterni e spirituali sono la chiave per intendere la vera rivoluzione che proietterà… umanità… verso il progresso integrale, verso l'orizzonte del tempo e dello spazio Tutto verrà attuato affinché il turista e lo straniero siano tutelati e protetti.  L'Italia si trasformerà… in una terra di accoglienza e di incontro di culture. Uno schieramento che rappresenta l’unità dei cattolici, sarà sempre fondamentale nella politica del nostro popolo, infatti diceva don Sturzo: "piaccia o no rappresentiamo la più alta tradizione italiana"

VECCHIAIA

“Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.” (Cor 4,16 -5,1).

VERITÀ

CRD 505/03    L'intervento del Rev. prof. Don Cristiano Charlot. Lucido e coraggioso l'intervento dei Rev. Don Cristiano Charlot, tutto teso alla difesa ed alla riaffermazione della verità. "La civiltà è in crisi perché non si fonda sulla verità” ha affermato il prelato, che ha proseguito:  "La verità è l'unica fonte di ogni autorità legittima. L'unico integralismo positivo è quello della verità. “ gli altri integralismi sono falsi, perché non sono fondati sulla verità. Non dobbiamo avere paura dell’integralismo in quanto tale, ma degli integralismi che non si riferiscono alla verità, come quello laico o quello musulmano. E la verità è per noi cattolici non una dottrina ma la persona stesso di Cristo, che deve essere predicata nella sua integralità e non può essere presentata a brandelli". Secondo Don Charlot, “L'Europa è in pericolo. Quando parliamo d'Europa noi cristiani intendiamo ciò che la Civiltà Cristiana ha saputo costruire attraverso i secoli come civiltà -tout court- che si è diffusa su tutta la terra. Le future possibilità storiche e civili dell'Europa sono intimamente connesse alla vitalità delle sue energie intellettuali e spirituali e non possono scindersi dalla ricostituzione del tessuto di una società cristiana sul punto fondamentale della sua cellula base, che è la famiglia. Solo l'Europa è capace di dare i fondamenti di una civiltà planetaria perché è l'unico continente che ha saputo individuare e sintetizzare le condizioni di una civiltà superiore. Civiltà non asservita alle baldanze dei progressi scientifico-tecnologici, né a pseudo mistiche rinunce ad un significato positivo della storia". L'Europa deve al valore universale di questa sua perenne testimonianza la propria capacità di proporsi -quale modello di civiltà di fronte a culture che in quanto umanamente valide sarebbe ingiusto abbandonare agli imperialistici abbracci delle politiche economiche o alle improvvide piramidi della violenza. "Il rinnovamento dell'Europa deve essere esclusivamente culturale e spirituale e deve essere inscindibile dal cristianesimo. L'Europa tracciata con il trattato di Maastricht è un pericolo molto grande perché in esso non c'è alcun riferimento alla Civiltà Cristiana e ad un'etica dell'economia che deve presiedere ad ogni trattato internazionale. (...) Maastricht significa un 'Europa che dipende dall'alta finanza londinese, dal marco tedesco e dalle imprese multinazionali.

Un altro male che minaccia la civiltà europea è l'aborto, crimine di origine razzista perché è rifiutare di riconoscere l'essere umano come persona. (...) Non bisogna, infine, dimenticare la minaccia islamica, penetrata fin nel cuore del nostro continente. (...) L’integralismo musulmano è pericoloso non perché integralismo ma perché si fonda sull'errore”.

 Don Charlot ha quindi invitato a liberarsi dalla partitocrazia e dall'”integralismo laico” e a non avere paura della verità “Perfino nel mondo ecclesiastico si ha paura di predicare la legge morale. Dobbiamo liberarci dai complessi di colpa di fronte a quelli che vengono presentati come errori della Chiesa, come le crociate, il caso Galilei od altri”.

 Si tratta, ha concluso il sacerdote, "di prendere la spada di San Paolo della verità per tagliare la testa all'errore, anche quello che è dentro di noi, quello dei complessi di colpa. Per affrontare questa battaglia in difesa della verità e della civiltà è necessario recuperare lo spirito delle crociate per liberare, non più la Gerusalemme terrestre dalle invasioni dei barbari, ma la cristianità minacciata mortalmente e penetrata quasi interamente dallo spirito anticristiano.

 Come ha detto Solgenitsin, l'avvenire appartiene a pochi uomini, quelli che hanno il coraggio di alzare la testa. (CRD 505/03(ND96) (7 dicembre 1996,n.505Corr. rom.)

VIDEOGAMES

Carlo Climati avendo constatato che in molti giochi elettronici progettati dal '94 al '96 compaiono simboli satanici ed esoterici, afferma che "certi videogiochi rappresentano una specie di iniziazione dei ragazzi agli ambienti dell'occultismo, con frequente uso di immagini mostruose e demoniache".

Carlo Climati elenca i progenitori del genere, "Domm 2" e "Heretic", passa poi a descrivere negativamente "Zork Nemesis" che per lui sarebbero strumenti di veicolo di diffusione del satanismo tra giovani e adolescenti. E' vero che si riproducono, anche su cd-rom, pregevoli videogames di manifesta ispirazione anticristiana; filmati suggestivi, spade cadenti, splendide diavolesse sessuali tra lenzuola purpuree, e via dicendo.

E' vero che in essi appaiono cerchi magici e pentacoli simboleggianti il "Caprone".

E' vero che sono caratterizzati da raccapriccianti, ipnotici effetti sonori e visivi. E' vero tutto questo certamente aggrava lo stato permanente di "intontimento cerebrale" dei teen-ager.

VIOLENZA

Violenza senza anticipo: "giornali scolastici dal vivo" a cura di Dante De Tommaso.

Questa pagina di diario la dedico a tutte le ragazze di sedici anni e a tutte quelle donne che si ritengono giovani dentro.

"Ho scritto le parole che seguono dopo la violenza sessuale subita e vissuta, quando pensavo a me e alla voglia di dare aiuto alle altre ragazze che soffrono come me...Devo tentare di fidarmi ancora? ...Ho paura stasera. Stasera che dovrei morire di gioia, muoio invece di insicurezza, di innocenza, di paura. Da sola. Muoio a sedici anni. Sedici anni che non riconosco più. Sedici anni di sogni che non riconosco più.

Sogni che prima mi tessevano la vita. La mia testa era sempre tra le nuvole, ora le nuvole sono nebbia. Dicevano che stavo sempre per aria e ora in quest'aria non riesco a respirarci. Chi era quella che ero prima? Giuro, non ricordo esattamente. Esattamente ricordo solo le ombre più brutte. So di certo che con questa sfiducia non ci sono nata.

Lo so, non aveva il diritto, come nessun altro lo ha, ma lui l'ha preteso questo diritto! Non è stata colpa mia. Lui mi ha trascinato nell'illusione con il suo sorriso e poi ha tentato di portarmi via tutto quello che vedeva. Ma dentro di me c'è una forza che grida ancora adesso...Lui questo non lo sapeva. Voleva portarmi via tutto.

E' riuscito a portarmi via la fiducia negli altri, si, e in parte quella in me stessa. L'altra parte che ho salvato della fiducia in me, mi fa del male. Lui mi ha portato via la dolcezza che provavo una volta nei momenti di intimità con un ragazzo. Mi ha portato via tante lacrime. La verginità fisica.

Lui era cieco. Non vedeva la mia volontà, la mia non volontà di fare quello che lui ha preteso di fare e di farmi fare.

Non vedeva il rispetto. Sono sempre stata fanatica delle emozioni, delle esperienze, perchè mi rendo conto che quella che ho vissuto non è stata un'esperienza e che non ho imparato proprio niente... Non ditemi che il limite è un filo e che sono stata io a voler correrci sopra in equilibrio, perchè non è così: è venuto il limite stesso da me, poi il filo si è spezzato e nessuno mi tendeva una mano.

Sono ancora qui io, con le mie paure e la mia stessa voglia di sempre di attraversare il limite ma con chi, come e quando lo deciderò io. Non sono caduta in basso come mi è stato detto: è stato il basso che si è alzato ed io... non riuscivo a muovermi!

Urla - " Lui ti ha violentata " - sembravano che corressero giù in me... Ma è in questi momenti, come stasera, che ho voglia di cancellare certe mentalità, certe parole cattive, semplicemente umane... Non voglio più essere  sola... Lui voleva annullarmi.

Pensavo ci fosse riuscito.

Ma chiunque cerchi di annullarti sottovaluta il tuo io e ignora che noi dentro abbiamo tantissime vite..., abbiamo l'infinito che nasconde innumerevoli mondi, universi e atmosfere in cui noi possiamo ancora vivere. Dobbiamo.

VIOLENZA PSICOLOGICA

Entrando in una cartolibreria, in un chiostro di giornaletti per bambini, in una stazione di servizio sull'autostrada, fra le riviste di adolescenti e preadolescenti, fra le bamboline ed i giocattoli di ogni tipo, si vendono giornali, e video-cassette pornografiche.

"Il più lussurioso amico dell'uomo" - ecco il titolo di una videocassetta! Cos'è? Devono essere le riprese di accoppiamenti fra cani e donne, fra animali di ogni tipo e uomini!

Ma una videocassetta del genere sarebbe destabilizzante anche per un santo.

Non mi venite a parlare di civiltà, non mi venite a parlare di democrazia..., ciò che al massimo è rimasto "è il fetore di un cadavere in putrefazione"!

Scene del genere pornografico, sono un attentato all'equilibrio psichico di un uomo sereno affettivamente e maturo umanamente.

E degli altri che ne facciamo?

Che ne facciamo dei ragazzi? che ne facciamo degli uomini in difficoltà affettiva? Ne facciamo dei psicotici, cioè degli uomini abbandonati a devastanti ed incontrollati squilibri interni! Quando poi, con la nostra cattiveria, andiamo a cercare il mostro di turno, che noi come società abbiamo generato, questa società fatta su misura solo per i ricchi e per i forti.

Quando poi, con la nostra cattiveria andiamo a cercare il mostro di turno che come società abbiamo generato.

Mostri siamo noi se come società non siamo in grado di distinguere il bene dal male.

Siamo ciechi perchè abbiamo spinto nel baratro della perversione un nostro simile che chiedeva, aiuto, comprensione, ovvero senso di umanità, mentre noi lo abbiamo imbottito di erotismo. Noi come società dobbiamo pentirci e dobbiamo espiare queste enormi violenze collettive commesse sulla pelle dei più deboli. Quando poi sentiamo che un bambino di appena otto anni ha violentato la sorellina di sei, allora che facciamo, niente, come lo struzzo immergiamo di nuovo la testa nella sabbia del qualunquismo, del "non può succedere a me", o ancora meglio non pensiamo e ci strozziamo nello stordimento di altre immagini ed informazioni, vogliamo illuderci, e guai a metterlo in dubbio, ma abbiamo solo la parvenza esterna di essere identità libere.

ABBIAMO OGGI LA DISGRAZIA DI AVERE UNA CLASSE POLITICA, CHE NELLA SUA CONSISTENTE MAGGIONAZA è COMPOSTA DA DEPRAVATI!

VOLONTARIATO

Solo il volontariato salverà il mondo.

Nulla di tutto ciò che é rivolto all’umo deve essere fatto all’infuori dello spirito del volontariato anche se é di finalità lucrativa.

Ogni medico che é degno di questo nome deve trovare degli spazzi per esercitare gratuitamente la sua professione.

E questo vale per tutti.

VOLTO UMANO

ALLA RICERCA DI UN VOLTO UMANO

La  "polverizzazione dell'io" - come realtà vista attraverso una nube di polvere, dentro una nube di polvere, invece che una realtà che dovrebbe essere guardata alla luce del sole, dentro il sereno della luce.

Sono i santi, uomini e donne che vivono nella luce e non nella polverizzazione dell'io.

Come fanno ad essere così? Voglio sottolineare una loro caratteristica che mi pare la più rivelatrice: è gente che ha del fegato.

Non perché eroi.

E' un fegato senza grandeur,  si chiama "testimonianza" questo avere del fegato! Questi uomini, cioè, hanno il fegato di dare giudizi e di proclamare valori profondamente differenti dalla mentalità comune. Una volta sentiti parlare, si avverte che sono più giusti, più umani, paradossalmente più vicini a noi, più nostri, più vicini alla nostra umanità, a quella umanità normalmente ombrata e dimenticata. Ma qual'è la ragione per cui la nostra terra, la vostra terra, si lascia invadere dal polverone, non può fermare il polverone che dissolve i nostri ideali?

A mio avviso l'origine sta proprio nella mentalità del mondo:  "ciò che è carnale non può amare ciò che è spirituale". La società non ama voi(credenti di tutte le religioni, amici di Dio, idealisti), ma quello che da voi può avere, se è secondo l'ideologia della sua convenienza - della convenienza del suo potere o della sua "istintività".

Non è capitato a qualcuno di voi l'accusare i propri genitori del fatto che invece di amare liberamente voi, hanno amato un'idea che si sono fatti di voi? Hanno amato l'immagine del vostro futuro, per la fama e l'onore che possono avere da voi, dalle vostre performances, tra gli amici o nella società, per il comprensibile desiderio di sicurezza, o il beneficio da avere quando saranno vecchi. L'amore reale, raramente potete trovarlo nell'amicizia e ancor più raramente - lo dico con amarezza, ma con sicurezza di sfida - in un innamoramento. Il miracolo dell'amore si realizza quando da una parte avviene una ammirazione sconfinata per qualcosa che si vede in voi e non avete fatto voi, dall'altra una compassione sterminata per la sfortuna che abbiamo, favorita da una debolezza che è nostra e che matura un nostro bisogno, e che invoca un bisogno di salvezza. Un amore reale si agita tra le sponde dell'ammirazione e della compassione. Genitori e società benedicono tale debolezza perché se ne servono, se ne servono per possedervi, per trattenervi nella prudenza o nella cautela di cui essi si pongono come misura: la misura che salva il salvabile! Che sfortuna avete una società così, incapace di valorizzare la vostra umanità, impotente a valorizzare, schiava di ciò che ha più fortuna di potere! "Che sfortuna avete con una società così!"-"Che sfortuna avete con una famiglia così!" Così piccola, fine a se stessa, come il giardino dei Finzi Contini, mangiato, invaso, funzionalizzato dalla mentalità dominante, anche se imbalsamato dentro il largo giro di mura della casa. Se l'origine del dissesto è dunque là, dove l'amore diventa così impersonale ed istintivo da tendere a diventare possesso, uso, consumo, funzionalizzazione dell'altro a sè, alle proprie idee, alle proprie immagini o ai propri bisogni, quale può essere la riscossa? Nell'orizzonte polverizzato, confuso, piatto e uniforme, nel grigiore della nostra storia o nella figura del mondo, viene fuori la figura di Cristo.

Chi non riconosce questa presenza è come se diventasse incapace di riconoscere ogni cosa. Allora sono uguali a zero suo padre, sua madre, la donna che ama, il figlio che ha davanti agli occhi. Tutto - tutto! - si riduce a nulla: è il nichilismo. E' per un preconcetto che uno non riconosce questa presenza, è sempre per un preconcetto: un preconcetto ideologico inerente al tipo di mentalità cui si appartiene.

Questo preconcetto avviene o per plagio della società o per dissoluzione, per debolezza in cui tutto si corrompe. L'uomo abbandonato alla sua debolezza, scippato della forza dello spirito dei suoi ideali, dissolto e confuso dalla sua debolezza, per cui l'unica salvezza è la distrazione, non una distrazione occasionale, ma patologicamente determinante. Plagio o distrazione: questa è l'origine del preconcetto che annulla o tenta di annullare ai propri occhi e nella propria coscienza la presenza del Cristo. Comunque coloro che negano questa presenza sono condannati essi stessi a ridurre la profondità, l'immensità della loro vita a meno di niente, il nichilismo.

Cioè rinnegano l'ampiezza del "cuore" dell'uomo.

Vi dico: occorre che voi giovani vi rendiate conto che per il passato sono documentabili e per il presente sono visibili figure che hanno la statura dei vostri desideri. Siete amati da Dio. Questo è il messaggio che arriva nella nostra vita, lo vogliate o non lo vogliate, lo comprendiate o non lo comprendiate, l'abbiate sperimentato o lo abbiate ancora da sperimentare. Dio mi ama! Cos'è la vita? Essere amati! Questo è l'essere che abbiamo addosso, essere amati ed amare è il nostro destino. Attraverso Mosè, Dio rivolge a noi una domanda: "Volete la vita o la morte?".

Deuteronomio, cap. 30. "Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poichè io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prenderne in possesso.

 Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dei e a servirli, io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poichè è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe". In un mondo, in una società dove tutto è calcolato, la figura dell'uomo toccato da Dio è spazio qualificato del miracolo. Si muove qualcosa in noi che ci libera dalla prigionia di tutto ciò che ci circonda, e possa esprimersi liberandosi nella grande parola  che sta di fronte al Tu infinito. L'io ergendosi in tutta la sua vera statura, quell'io piccolissimo che tanti filosofi dicono che è un nulla, ma noi comprendiamo che è tutto e che riassume tutto nel dialogo con Chi crea tutto. Il dono di se qualifica Dio e qualifica l'uomo. Questa è la formula del rapporto tra l'uomo e l'Infinito, in ogni istante: il dono di sé. L'amicizia diventa una virtù!

Quanto coraggio occorre per sostenere la speranza degli uomini!

speranza di fronte alla promessa che è la vita: sete di felicità, promessa di felicità.

I santi ci aiutano a capire come questa amicizia con Dio e con l'uomo divenuto un fratello è virtù, cioè strumento per il destino.

Ma provate a pensare l'amicizia, strumento del destino! Se questo non lo è per un ragazzo che si innamora di una ragazza? Se non desideri il destino per la tua ragazza...ma che fai? cosa sei? cosa siete? Allora -capite- si apre un varco, si spalanca il vuoto del nichilismo e non siete più degni di altre parole. Ma cosa fate insieme? perché vi mettete insieme? che parola pronunci quando dici "tu"? quando pronunci il nome della tua donna, del tuo amico? quando ci pensi, quando l'immagini, quando immagini il domani? cosa siete? Niente! Se non è niente l'uomo in rapporto con la donna, allora capisco che tutto è niente! Ma non ha ragione il nichilista! Perché Dio è e rimane sempre splendido, anche quando non viene riconosciuto! Ma l'uomo, il giovane, il ragazzo quando guarda la sua donna, mentre essa è ignara di ciò, la guarda e sente il meglio di se venire a galla: gli viene la commozione, gli viene un'adorazione. Giusto! Perché quel volto è il simbolo di Colui che ci ha fatti per Sé, cioè per la felicità, è simbolo del nostro destino, che è la nostra felicità e la nostra bellezza. Riflesso di una felicità e bellezza Infinite. (dalla lezione di Luigi Giussani agli universitari. Rimini, 9 dicembre 1995)