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Il dolore, la morte: temi
centrali per l'umanità, temi centrali per la fede: Perché, Signore?
Già dopo la morte e la risurrezione si
moltiplicano le interpretazioni della morte di Gesù. Ma qual è stato
l'atteggiamento storico di Gesù dinanzi alla propria morte?
GESÙ
NON HA CERCATO LA CROCE
Gesù, impegnato ad eliminare
il male, a ricostituire la vita in tutte le sue possibilità
dignità
agli emarginati
cibo
agli affamati
salute
agli ammalati
vita ai morti: Il
figlio della vedova, la figlia del capo della sinagoga, Lazzaro
Gesù, uomo giovane e sano,
amante della vita
immagini
tratte dalla natura, dalla vita dei lavoratori, dagli ambienti domestici
"se
possibile, allontana da me questo calice!"
GESÙ
HA INTRAVISTO NEL SUO ORIZZONTE LA MORTE VIOLENTA
Romani: agitatore politico ('rex judaeorum')
Erode
La
sorte di Giovanni Battista, a cui
egli si sentiva associato (Elia...) e a cui la stessa gente lo associava, deve
averlo indotto a rafforzare la coscienza della minaccia che incombeva anche su
di lui. Dopo la notizia, Gesù si ritira in clandestinità (Mt 14,12; cf. anche
Lc 13,31).
Sadducei Grandi
Sacerdoti
la sua attività
esorcistica che dai capi dei Giudei veniva interpretata come opera demoniaca
(Mc 3,22); la sua libertà nei confronti della legge; il suo atteggiamento nei
confronti del sabato, che
subordinava alle esigenze dell'uomo; l'apertura nei confronti dei piccoli
e dei peccatori; l'episodio
del tempio tutto ciò induceva le autorità giudaiche a
ritenerlo un trasgressore che. facendo leva sull'autorevolezza derivantegli dai
suoi gesti, induceva il popolo a deviare dalla fedeltà alla legge e dalla
venerazione all'unico Dio e Signore.
GESÙ
PARLA DELLA SUA MORTE
Dopo la crisi galilaica, Gesù incomincia ad
intravedere il proprio destino, e a seguito della confessione di Pietro
annuncia triplicemente il proprio destino: "il Figlio dell'Uomo deve molto
soffrire, essere riprovato dagli anziani dai sommi sacerdoti e dagli scribi;
poi venire ucciso e dopo tre giorni risorgerà" (Mt 16,21; 17,22-23; 20,18;
Mc 8,31; 9,31; 10,33-34; Lc 9,22; 9,44; 18,31).
** Non berrò più del frutto della vite fino
al giorno in cui lo berrò nuovo nel Regno (Mc 14,25). Non mangerò più la Pasqua
finché non si compia nel regno di Dio (Lc 22,16). La commensalità rientra nello
stile di Gesù e nei simboli messianici ed escatologici.
VI SI PREDISPONE
*
radicalità delle esigenze da parte di Dio : Mc 12, 30
*
essere pronti al martirio: Lc 14, 27
*
fiducia: Mt 10, 29.31
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GESÙ
DÀ UN SENSO ALLA PROPRIA MORTE
La morte di una persona riceve il significato
da tutta intera la sua vita.
Il profeta rifiutato e perseguitato
disobbedienza di Israele - pazienza di Dio
che invia i profeti - rigetto dei profeti - punizione da parte di Dio
Un profeta non è disprezzato se non in casa sua (Mt 13,57)
Non è possibile che un profeta muoia fuori di
Gerusalemme (Lc 13,33).
Parabola dei vignaioli omicidi (Mc 12,1-9)
Il giusto sofferente e il servo di JHWH
Sal 22; Sal 69; Sap 2,18-20
DeutIs 52,13-53,12
Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere
servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc
10,43-45)
Il pastore colpito e il gregge disperso
Zc 13,7 + Mc 14,27-28
Il calice
Mc 10,38
Il battesimo
Mc 10,38
Il fuoco
La cena
Il pasto nella vita terrena di
Gesù: condivisione e non separazione
Il corpo, il sangue versato: morte violenta
Gesù si è sentito e presentato come
investito di una missione unica
Questa missione lascia prevedere la morte
come conclusione
la morte era conseguenza della ostilità
degli uomini, specie del giudaismo ufficiale
l'assoluto per Gesù era la volontà di Dio
la volontà di Dio è l'amore per tutti, anche
per i nemici
( non resistenza di Gesù: 1Pt 2,23)
Gesù vede nella sua morte il punto di arrivo
della infedeltà di Israele: non è un incidente spiacevole, ma il culmine di un
peccato che si inscrive nella storia dei rapporti tra Dio e il suo popolo.
Nel contempo, Gesù fa una scelta di fedeltà
a Dio e di solidarietà con coloro a cui la sua missione è rivolta.
FEDELTÀ
A DIO, sino alla morte (Fil
2, 6-8)
Eden / Deserto / Getsemani disobbedienza / obbedienza
Tutto si unifica nel
Getsemani: intimità filiale col Dio vicinissimo
Abbà: metterlo sulle nostre labbra,
scopo di Gesù
FEDELTÀ
AI PECCATORI
1Pt 2, 22-24
FEDELTÀ
AI POVERI
NOI
NO MASOCHISMO
- DOLORISMO - RASSEGNAZIONE (no alla vendetta, ma impegnarsi per la giustizia)
- EVASIONE - SPIEGAZIONE (rimane il mistero)
RIMANERE NELL'AMORE SINO ALLA FINE: impegno per gli altri e per il Totalmente
Altro: amore cruciforme
SILENZIO
PERFETTA LETIZIA
IMPORTANZA DELLA PREGHIERA
LA
SPERANZA DI GESÙ
Gesù aveva durante il suo ministero
restituito la vita a dei morti: la figlia di Giairo (Mc 5,21-43), il figlio
della vedova di Nain (Lc 7,11-17), Lazzaro (Gv 11).
--
nella cornice dei loro affetti familiari
--
restituisce alle relazioni interumane
La risurrezione di morti era tra i segni
messianici: Mt 11,4-5 (andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:
i ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi, sono guariti, i
sorsi riacquistano l'udito, i morti
risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non
si scandalizza di me).
A partire dal periodo maccabaico, la speranza
nella risurrezione entra a far parte del credo ebraico (2Mac 7,1-23) e della
stessa fede di Gesù (Mc 12,18-27)
Gesù inserisce nell'orizzonte del regno di
Dio la speranza della risurrezione, dandole un significato nuovo
Gesù
non ha cercato la morte per sé (Getsemani; impegno per la vita)
Gesù
ha cercato fedeltà a Dio e al suo disegno sino alle estreme conseguenze
un
Dio che egli invoca familiarmente Abbà
un
Dio che esige l'amore indiscriminato anche per nemici ed esclusi, un Dio che accoglie
i perduti e dà speranza anche ai derelitti