superfluo
superfluo
superfluo sento
d’essere ed essere
tutto
superfluo
Sono una primavera.
Entasi ridicole,
fianchi larghi,
udite:
Sincronie uccise, penosamente eluse
robotiche fra laghi ultimi
oppure scuri, un principio (e ritmico)
fugace limpido uniforme
Saline e notti tenere
orfane
Danziamo ?
esili
siamo soli e ricchi
estenuanti
e dobbiamo
evaporare, sparse
stelle
essere ridicoli e
tragici
Unico, tra tutti, ostacolo
Sono una primavera.
e rifletto fantasie levanti.
udite: