Croce

Benedetto (Pescasseroli 1866 - Napoli 1952), filosofo idealista, dopo un breve adesione al marxismo realizzò i suoi studi e le sue opere seguendo il solco dell'idealismo tedesco per il quale la storia, l'arte e le manifestazioni dell'uomo in genere sarebbero la realizzazione dello "spirito". Secondo Croce la vita spirituale dell'uomo si divide in quattro momenti specifici: il "bello", il "vero", il "bene" e l' "utile" ed è sulla base di questi principi che struttura il suo giudizio estetico. L'estetica infatti sarebbe il primo rapporto dello spirito umano con il mondo e l'arte, quindi sarebbe il frutto di una intuizione dello spirito, negando tutti gli aspetti concreti e tecnici, legati alla società e le contingenze storico - sociali ed economiche che contribuiscono invece a determinare l'arte. Fu ministro della Pubblica Istruzione nel 1920 - 21 ma non aderì al fascismo rimanendo un fermo oppositore anche se solo sul piano intellettuale. Partecipò alla Assemblea Costituente e ad alcuni governi nel dopoguerra sostenendo il partito liberale.

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