Intellettuali antifasciti

Furono diversi gli intellettuali che rifiutarono la demagogia fascista e presero apertamente posizione contro il regime, subendone le conseguenze: Croce, Jahier, Montale, Salvemini, Palazzeschi, Pavese, Saba, Toscanini, Quasimodo. Tra gli stranieri, ricordiamo il sacrificio di Jacob, altro conoscente di Ungaretti.

Certamente lo fecero da posizioni anche diverse e distanti tra loro (per es: Croce era liberale, Salvemini socialista, ecc.). Tuttavia occorre mettere in risalto il loro coraggio in un periodo in cui gli uomini di cultura si "mettevano in fila dietro le bubbole" (Ungaretti). In effetti fascismo e arte sono incompatibili, dal momento che il fascismo vorrebbe imporre le sue direttive all'arte che, per natura stessa, deve essere libera di non seguire alcuna direttiva.

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