I Fiumi (commento)

Ungaretti e` in una dolina, aggrappato ad un tronco. L'Isonzo lo "leviga", si sente una "reliquia", essere mortale e finito. Ricorda altri fiumi che sono stati come il Serchio (fiume di Lucca, città dei suoi), la Senna (periodo parigino), il Nilo (Alessandria d'Egitto), dove ha trascorso l'infanzia. Descrive il paesaggio martoriato ("albero mutilato") che langue come un circo (allusione al macabro gioco della guerra), al quale si abbandona guardando la Luna. Lirica piena di analogie, per esempio: "Ho tirato su le mie quattr'ossa e me ne sono andato come un acrobata sull'acqua", per la difficolta` di camminare sul fondo sassoso del fiume. Singoli termini richiamano al suo passato, come "beduino". E anche l'armonia con la natura e` un tema ricorrente. Infine la nostalgia del poeta in trincea mentre la sua vita gli pare "una corolla di tenebre", cioè un insieme di cupi presagi.

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