Montagne

"Quando venni per la prima volta in Italia, la scoperta più sorprendente, più commovente, fu quella delle montagne. Andammo con Jahier e con un giovane scrittore francese, Louis Chadourne, all'Abetone. Il paesaggio precario che mi era famigliare, il deserto, e poi il mare, il mare che da ragazzo scoprivo come una figliazione del deserto, quel paesaggio instabile, mutevole di attimo in attimo: scomparso, e al suo posto, la montagna: la montagna che sta ferma contro il tempo, che resiste al tempo, che sfida il tempo. Fu quello un fortissimo stupore, forse il più forte dei ricordi."

(Ungaretti, "Nota introduttiva", in: Vita di un uomo, Mondadori, pag. 509)

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