Non chiederci la
parola
- Non chiederci la parola che
squadri da ogni lato
- l'animo nostro informe, e a
lettere di fuoco
- lo dichiari e risplenda
come un croco
- perduto in mezzo a un
polveroso prato.
-
- Ah l'uomo che se ne va
sicuro,
- agli altri ed a se stesso
amico,
- e l'ombra sua non cura che
la canicola
- stampa sopra uno scalcinato
muro!
-
- Non domandarci la formula
che mondi possa aprirti,
- sì qualche storta
sillaba e secca come un ramo.
- Codesto solo oggi possiamo
dirti,
- ciò che non siamo,
ciò che non vogliamo.
(E.
Montale,
in:
Ossi di Seppia) -
1925
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