Pascoli - Ungaretti

Interessante è un parallelo tra Pascoli - Leopardi - Ungaretti, a proposito della poesia I fiumi e del titolo di Allegria di Naufragi, che permette di osservare come le diverse influenze si mescolino nell'attività concreta di un poeta.

Ossola inoltre dedica un capitolo ai contatti tra Pascoli e Ungaretti (Ossola, Ungaretti, Mursia, 1974, pag. 153-169), dal quale ricaviamo questi spunti:

"... nell'Allegria è possibile cogliere una serie di allusioni e rinvii pascoliani, localizzati in specie nella prima raccolta di Myricae, Ungaretti riprende intanto un aggettivo emblematico nel Pascoli, e cioè 'stridulo', e lo volge, come ha osservato Beccaria - agli stessi effetti fonosimbolici: 'E il clarino coi ghiriogori striduli' (Levante), sino alle virtuosistiche vibrazioni, nel Sentimento del tempo, di 'sciolto dallo stridulo/Batticuore dell'acqua torrida' (L'isola). (...)

Più conistenti sintagmi: 'come una foglia/accartocciata' riprende il pascoliano 'moveva il maestrale/le foglie accartocciate' (Patria); così la metaforica 'la campana' aggettivazione di Myricae: 'Pace! grida la campana/ma lontana, fioca' (Notte di neve)."

Per Ossola i punti di contatto tra Pascoli e Ungaretti non riguardano unicamente l'utilizzo di alcuni termini, ma anche la struttura poetica, per esempio l'uso dell'inciso.

 

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