Considerazioni sulla riduzione fonica

Occorre precisare le osservazioni di Ossola sulla riduzione fonica e chiedersi quale sia lo scopo di Ungaretti nell'utilizzare questa tecnica.

E' vero che Ungaretti e prima ancora Pascoli cercano di esprimere una nuova fonetica della parola, ma queste modifiche stilistiche servono per accentuare il contenuto semantico di un determinato concetto, per soffermarsi su di esso ed anche su interi gruppi di parole che, a volte, cedono una parte della loro semantica a vantaggio, diciamo così, di una "semantica di gruppo".

L'allitterazione è uno dei mezzi che permette di esprimere questa "semantica di gruppo".

Per esempio in Veglia "Un'intera nottata/buttato", se è letto senza distacco di verso "nottata buttato", il significato semantico di "buttato" si stempera in "nottata" ed aumenta il significato semantico dei due termini insieme. Portare a capo, come ha fatto Ungaretti, il vocabolo "buttato", significa aumentare il contenuto semantico del termine senza perdere la musicalità dell'allitterazione.

In realtà quindi è vero che con la riduzione fonica si ha una "riduzione semantica", ma occorre chiedersi per quale scopo e a vantaggio di quale semantica, cioè di quale contenuto.

Indice