Sahaja Yoga
psospettiva critica

Traduzioni dal sito "Sahaja Yoga Facts" - Nota di Alessia

 
 
 
 

Caro Lettore,

quando un sito web come il nostro ha l’ambizione di informare su una controversa organizzazione come Sahaja Yoga, il visitatore vorrebbe forse sapere chi c’è dietro queste pagine. 

Gli autori di questo sito web hanno un punto in comune: tutti sono rimasti completamente coinvolti, per lunghi periodi di tempo e in paesi diversi, nel Sahaja Yoga di Shri Mataji Nriamala Devi, dall’inizio degli anni ’70 alla fine degli anni ’90, ed hanno una visione d’insieme dettagliata dell’organizzazione dal suo inizio ai giorni nostri.

Sarebbe troppo facile classificarci come ex discepoli amareggiati che cercano disperatamente soddisfazione creando una cattiva fama al Sahaja Yoga. Alcuni potrebbero addirittura pensare che siamo sponsorizzati da una organizzazione anti-setta nascosta che si occupa di attività di “caccia alle streghe”. 

Niente del genere. Nonostante alcuni ex discepoli di Shri Mataji potrebbero avere il diritto, dopo aver sperimentato sulla loro pelle un diretto abuso psicologico, di esprimere sentimenti di risentimento per lei e il Sahaja Yoga, noi preferiamo mantenerci il più obiettivi possibile nel riportare le nostre conclusioni e le nostre esperienze. 

Non diffondiamo chiacchiere o testimonianze infondate; non perché temiamo azioni legali, ma solo per la soddisfazione personale di raccontare null’altro che la verità. Possiamo assicurarvi che dietro queste righe non esiste odio. Qualsiasi cosa riportiamo qui sono fatti e testimonianze di prima mano.

Se sei un Sahaja Yogi devi sapere che, proprio come te oggi, anche noi abbiamo vissuto la beatitudine della meditazione e anche noi ci siamo considerati figli della divina madre. Tieni a mente questo, mentre segretamente leggi queste pagine; prima di condannare il nostro “tradimento”, fai onore alla tua intelligenza cercando di capire:

abbiamo l’obbligo morale, nei confronti di chi è pronto a cadere nella vostra rete, di dire quella verità che i Sahaja Yogi deliberatamente terranno loro nascoste.

Dall’altra parte, caro Lettore, se la tua esperienza in Sahaja Yoga ti porterà a credere che questi fatti sono il lato oscuro di una organizzazione che non intendi più sostenere, il tuo viaggio verso una vita senza Sahaja Yoga potrebbe essere iniziato. Sappiamo quanto possa essere difficile questa decisione. Alcuni di noi hanno impiegato anni prima di essere pronti ad ammettere la dolorosa realtà: siamo stati ingannati, ciò che sembrava verità era falsità. Siamo qui per aiutarti a trovare le risposte a tutte le domande che tormentano la tua mente.

Qualsiasi sia la tua situazione o convinzione, se desideri avere uno scambio più personale scrivici. Uno di noi risponderà. Chissà? Potremmo scoprire che già ci conosciamo.

Un ex membro di Sahaja Yoga

 
 

 

SAHAJA YOGA: LA CONSAPEVOLEZZA E LA DIFFAMAZIONE - Sentite la necessità di esporre alcune perplessità al vostro partito politico che ha concesso le sale al gruppo di Mataji? Sarete minacciati di querela! Una storia tutta italiana.

 
 

 

Links Utili:

 

 

Nota: Ho deciso di tradurre e riportare alcune testimonianze personali di ex membri. Si tratta di testimonianze critiche e non certo lusinghiere. Naturalmente non mi assumo la responsabilità delle affermazioni fatte dagli estensori di questi scritti, mi sono limitata a tradurli e riproporli, e rimando al sito di provenienza, dove non diversamente specificato.

Mi è stato chiesto più volte: perché riporti solo testimonianze critiche? Esistono tanti membri soddisfatti della loro appartenenza, che potrebbero raccontarti quanto sono felici, realizzati, quanto il loro gruppo li ha fatti star bene.

Non ne dubito. Il fatto è che la reperibilità di tali testimonianze è facile. Siti Web e pubblicazioni ufficiali, facendo domande in uno dei centri del gruppo. Gli organi ufficiali non riportano mai testimonianze di scontentezza, di crisi, di dubbi, di contraddizioni rilevate, di critica. Quasi che non esistessero affatto. Risulta pertanto molto più difficile riuscire a sentire l’altra voce della campana. Altrettanto importante. Chi se n’è andato, chi ha sofferto non ha a disposizione pubblicazioni patinate, centri, ashram. Quando è fortunato ha a disposizione un piccolo sito web, che il più delle volte deve pagarsi di tasca propria, non con le “donazioni” dei seguaci. Quando va male viene definito "apostata", bugiardo, strumento di qualche ipotetico quanto improbabile "complotto" ai danni del guru di turno. Oppure "scemo" per essersi fatto "fregare". «A me non sarebbe mai successo» commenta spesso l'intelligentone di turno. Atteggiamenti che certo non invogliano chi ha sofferto a farsi ferire una seconda volta.

Ecco perché ho deciso di dare voce a queste persone. Lo faccio senza esprimere giudizi di merito, solo come contributo alla riflessione.

Alessia

 
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