Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati"? Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano di tipo N (cioè di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a "trasmettere" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido, del precedente.? Come si risponde a questa domanda?

Interviene una nuova componente o parola chiave. Modello,focalizzato su un intreccio per cosi dire strutturale di tre famiglie di problemi tutte che convergono verso questa parola e verso una sua possibile aggettivizzazione;

a. modello oggettivo:
come risposta diretta ad un bisogno. Bisogno oggettivo?soluzione oggettiva.
Esempio di questo modello sono gli studi fatti da Alexader Klein, il quale organizzava gli spazi in base a delle necessità, tenendo conto dei percorsi, degli ingombri e degli spazi umani, e il manuale di Neufert, o meglio l’enciclopedia pratica del progettare.


b. modello prestazionale:
nasce dagli studi del matematico architetto Christopher Alexander, che allarga l’approccio oggettivo, studiando in che modo le stesse regole governino la struttura di una città, di un edificio, o di una singola stanza. Il modello decisionale diventa così prestazionale.
Elaborò i così detti pattern ossia soluzioni documentate, ottimali, sperimentate e applicate in contesti diversi ma problematiche assimilabili.


c. strutturale o strutturalista:

fu N. John Habraken a proporre per la prima volta modello decisionale di tipo strutturale, avvalendosi di una “gerarchia delle scelte”, alcune che formavano le strutture fisse (come appunto l'antropologia strutturale aveva insegnato nei contesti comportamentali), dall'altro le variazioni delle forme e dei comportamenti "entro" quelle strutture fisse che Habraken chiamava Supports.


d. modello diagrammatico:
questo modello si è sostituito oggi, ai primi tre appena descritti.
Non è possibile banalizzare tale modello ad un semplice “schizzo”, visto che non è la prefigurazione di un'idea finale, ma è il punto di partenza del processo e codice generatore e regolatore di uno sviluppo.
Grazie a questo il diagramma verrà fortemente modificato. Ma grande innovazione è che è intrinsecamente dinamico. L'arrivo di questa parola fa entrare in gioco due cose:

1 l'eletrronica e i computer
2. l'uso dinamico “dei dati”.

 

IL PROBLEMA DEL MODELLO
processo e codice generatore e regolatore di uno sviluppo
lezione 13
05.05.03