1.Calcolo
della leva umana:
è George Boole alla metà dell’800 ad elaborare un nuovo
modo di scrivere i numeri utilizzando una logica binaria (0 e 1),
basata esclusivamente su questi due numeri, ma addirittura potremmo ridurli
a uno se consideriamo che lo 0 non è altro che una situazione
di off.
2.La
macchina dell’ inventore:
il passaggio successivo avviene agli inizi del ‘900 negli Stati Uniti,
quando, in occasione di un censimento, la raccolta dei dati avviene attraverso
delle schede perforate, che ne garantiscono una rapida lettura ed archiviazione.
Ma la bomba esplode con l’invenzione dell’elettricità,
la quale da una grossa accelerazione e impone una veloce ricerca per sopportare
l’inevitabile crisi, consentendo lo sviluppo di quelli che chiameremo
calcolatori elettronici.
3.La
crescita di IBM:
la fabbrica più importante di questo periodo è la IBM,
che si specializza nella lettura di dati attraverso rudimentali calcolatori
che occupavano intere stanze e avevano grandi valvole. Siamo in concomitanza
con gli eventi bellici che impongono lo sviluppo di questi strumenti per
scopi prettamente militari.
4.dal
transistor al chip:
I computer vengono prima miniaturizzati grazie allo studio di microscopiche
mescole di silicio chiamate transistor e successivamente
(‘61/’62), viene realizzato il primo vero circuito integrato
in silicio, il prossimo passo sarà il microchip.
5.
Il personal:
Forti cambiamenti invadono l’intero mondo, da Luter King alla rivolta
del’68, passando per Kennedy, e comincia a nascere l’idea che
il computer deve appartenere a tutti e non solo alla classe scientifica
e militare.
Nasce cosi, nel garage di casa, dall’unione di Steven
Jobs e Steeve Wozniak il primo personal
computer, Apple1 che viene subito commercializzato.
Nel 1967 Daniel Englebart produce un brevetto
per il mouse, utile per i collegamenti ipertestuali.
6.
Dos e Pc:
Apple2 uscirà di li a poco, permettendo la possibilità di
una sua programmazione, con l’inserimento di dati: la macchina entrerà
nelle case.
Visto l’enorme successo la IBM, che poca importanza aveva dato al
settore del personal, nell’82 comincia a studiare una soluzione personale:
il pc.
La figura del giovane studente Bill Gates scrive un linguaggio chiamato
MS-DOS, il quale era in grado di far funzionare le macchine, ma soprattutto
creò uno standard la cui realizzazione fu possibile quando l’IBM
lo inserì nel suo pc. Nacque così la Microsoft.
In questo momento gli architetti non vedono come poter fare dialogare il
sistema operativo con la progettazione vera e propria
26.03.03 |