Prof. Antonino Saggio
Collaboratori alle ricerche arch. F. De Luca  - Italia Rossi - AA 2002-2003
 

EISENMAN

Eisenman, ad un certo punto della sua vita, entra in crisi e inizia a sottoporsi ad analisi: è il principio di un viaggio all'interno di sé stesso e dell'architettura.

Nel 1978 inizia a sperimentare piani frattali che si muovono su loro stessi attraverso emersioni e trivellazioni. Il risultato è una stratificazione tra conscio ed inconscio.

Eisenman inizia ad usare i layer come conformazione dell'elemento urbano soprattutto nel progetto per la Biennale di Venezia del 1978. Qui viene usata una logica che punta sulla stratificazione, questi strati sono legati tra loro con una struttura a palinsesto. Il progetto è visto come una compresenza dialettica di sistemi di orditura di padiglioni che creano un altro sistema che, da una parte, risponde a necessità interne, e dall'altra permette di avere un campo di interscambiabilità. Esiste inoltre un secondo sistema composto da percorsi di collegamento.

Eisenman adotta un modello di progettazione che ben si sposa con la tecnologia in quanto questa egli permette di proporre una serie di alternative per poter così giungere al progetto definitivo.

Eisenman La villette

 

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