La Ronda

Rivista di letteratura che uscì dal 1919 al 1922. Cardarelli ne fu direttore e vi collaborò anche Bacchelli, assieme ad Antonio Baldini (Roma 1889 - 1962) ed Emilio Cecchi (Firenze 1884 - Roma 1966). Il programma della rivista era fondato sul tentativo di restaurare la tradizione classica della letteratura italiana che fa capo a Petrarca, Manzoni e Leopardi. L'atto letterario era considerato come un superiore esercizio stilistico al di sopra delle questioni politiche e delle ideologie, concezione che, comunque, non impediva ai rondisti di professare soprattutto idee monarchiche ed antisocialiste. Rifiutavano ogni forma di irrazionalismo, il simbolismo di Pascoli ed i miti dannunziani. Essi difesero un uso stilisticamente "corretto" del linguaggio partendo dal presupposto che l'arte è anche esercizio formale indipendentemente dai contenuti. Nei dibattiti dell'epoca, per esempio sulla psicoanalisi e la relatività, La Ronda assunse atteggiamenti intolleranti e provocatori.

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