Prezzolini

Giuseppe (Perugia 1882 - Lugano 1982). Fu un "imprenditore di cultura", come lo definì Renato Serra. Maturò opinioni contrarie allo spirito positivista e collaborò con Papini in polemica con la cultura accademica. Dopo un periodo di simpatie verso la filosofia intuizionista di Bergson, in seguito fu portato al "modernismo", poi venne influenzato dal sindacalismo rivoluzionario di Sorel, ed infine aderì alla filosofia di Croce, che cercò di portare su La Voce nella veste di una specie di idealismo e moralismo militante. Sostenne l'aggressione coloniale italiana alla Libia, fu acceso interventista e assunse posizioni nazionaliste ed antidemocratiche. Affascinato da Mussolini cercò di mettersi al di sopra delle parti provocando vivaci polemiche da parte degli intellettuali antifascisti. Tra le sue opere ricordiamo "Un uomo finito" (1910), una sorta di autobiografia di una generazione, ma la sua produzione è sterminata e composta di articoli, libri, studi di vario genere.

Indice