Storia 1928

E' il trionfo: l'alloro olimpionico e per la PULLINO; e per l'Italia! Il tricolore sale sul piu alto pennone dello Stadio.
La straordinaria volata sulle acque dello Sloten, compiuta ad una velocita da motoscafo, sembra non abbia intaccato il fiato ed i muscoli dei nostri giovani, che calmi e sorridenti fanno il giro d'onore tra l'acclamazione della folla.
I canottieri sono poi chiamati all'imbarcadero, dove il presidente della giuria, alto ed irreprensibile, consegna al timoniere della PULLINO una grande corona di alloro intrecciato con i nastri dai colori olandesi.
E' l'apoteosi!
Perentin, Deste, Vittori, Delise e Petronio hanno conquistato l'alloro che tocca ai campioni del mondo, e rispondono commossi e felici ai compagni che li attendono sulle rive per abbracciarli.
Il successo conseguito dal "quattro con" ha sorpreso e riempito di ammirazione tutti i componenti del remo convenuti in Olanda, soprattutto per il modo convincente con cui l'armo si e imposto, sia nelle eliminatorie che nella finale.
Nessun equipaggio - ha tenuto a far rilevare la stampa sportiva - ha saputo vincere e rivincere con tanta chiarezza ed autorita queste Olimpiadi, e si puo affermare che gli "azzurri", nella specialita del "quattro con timoniere", sono stati la grande rivelazione del torneo remiero.
La strepitosa affermazione di Amsterdam, ottenuta da quattro ragazzi di una societa pressocche sconosciuta al grande pubblico, richiama sulla PULLINO l'interesse del mondo sportivo, non solo italiano.
Emilio De Martino - in una corrispondenza da Amsterdam - scrive sul Corriere della Sera dell'U agosto, sotto il titolo:
I GIOVANI VOGATORI D'ISOLA D'ISTRIA NUOVI CAMPIONI OLIMPIONICI
Ed ora e bene parlare un po' di questo grande equipaggio nostro; di presentarlo al pubblico degli appassionati perche sappia meglio conoscerlo, meglio apprezzarlo e meglio ammirarlo. La Pullino: una
Amsterdam, 10 agosto 1928. piccola societa sportiva di Isola d'Istria, fondata il 10 settembre 1925, che si regge sola a forza di sacrifici dei pochi, che con pazienza infinita hanno saputo portare i loro modesti atleti sulla difficile via che li doveva condurre a questo trionfo; una societa cui si e imposto il nome del sommergibile che portava Nazario Sauro nella sua ultima disperata avventura e che si incaglio sullo scoglio della Gagliola.
CHE COSE' LA "PULLINO"
Il suo presidente, Renato Petronio, e un po' il cassiere, - quando in cassa esiste qualche cosa - il segretario, il consigliere, il vogatore e infine il timoniere; e questo originale presidente-timoniere, ha scelto quattro uomini, anzi quattro ragazzoni, quattro atleti: Valerio Perentin, anni 19; Giliante D'Este, anni 18; Nicolo Vittori, anni 19, e Giovanni Delise, anni 21.
Quattro superbe giovinezze: settantasette anni in quattro. E questi quattro della Pullino, guidati dal presidente-timoniere Petronio, passati alla categoria seniores, abbandonata la jole per adottare l'armo classico dell'outrigger, si presentano sconosciuti o quasi a Pallanza e battono ai campionati i'taliani, con tutto il rispetto possibile, i campioni di Europa di Santa Margherita, con tempi tali da non lasciare dubbi sulla loro efficienza. L'ascesa continua e culmina grandiosamente in un mese o poco piu da campioni italiani a campioni del mondo
Questa e la storia dell'equipaggio azzurro, figlio della piccola societa di un piccolo paese, che ha saputo vincere le Olimpiadi lasciando gli avversari piu temuti a tre, quattro, cinque lunghezze. La vittoria spettacolosa della Pullino da il tono a tutta la nostra partecipazione e sta a dimostrare ancora una volta il valore dei canottieri d'I'lalia.
Gli fa seguito la "Gazzetta dello Sport" dello stesso giorno, con un titolone su sette colonne:
"I VOGATORI DELLA "PULLINO" D'ISOLA D'ISTRIA COLGONO UNA NETTA VITTORIA CONTRO GLI SVIZZERI E ASSICURANO ALL'ITALIA IL QUARTO ALLORO OLIMPIONICO"

Dopo una cronaca sullo svolgimento delle gare, cosi commenta
 

0

1

2


"Nel canottaggio abbiamo finalmente avuto - nell'ultima giornata di regate - una vittoria: netta, convincentissima. E ne avevamo diritto con tanta guignc. Il quattro della "Pollino" ha nettamente superato la Svizzera, clinnostrandosi ben degno di fregiarsi ciel titolo mondiale. I bravi ragazzi di Isola d'Istria erano esultanti oggi, allorquando hanno ricevuto dalle mani del presiticnte della_ Federazione Internazionale di Canottaggio la corona d'alloro che premia i vincitori delle gare olimpioniche, e quando sono stati abbracciati - a nome di tutti gli italiani presenti e assenti - dal presidente del C.O.N.I.
"Il tricolore e salito oggi a Sloten sul pennone posto a fianco del traguardo, fra l'entusiasmo della folla accorsa per assistere alle serrate lotte tra americani e inglesi e che si e trovata a testimoniare una vittoria sbalorditiva di marca italiana.
Erano i ragazzi della "Pulliii, " che affermavano in modo superbo la loro classe e la loro supremazia su tutti gli equipaggi del mondo nel quattro cori timoniere. Americani ed inglesi avevano dovuto lasciare il passo alla Germania e alle! Svizzera, le quali sono state a loro volta battute alla distanza.
Oggi il distacco fra la "Pollino" ed il secondo arrivato era di IO"; il record dei distacchi degli arrivi in queste Olimpiadi.
La classe di questo equipaggio, che tutte tale da le Nazioni ci invidiano, etale da non temere confronti ed imitamente a quello della "Vittorino da Fellre" nel quattro senza timoniere ha dato la piu bella dimostrazione della forza dei vogatori italiani appartenenti alla nuova generazione".

Corrispondenze lusinghiere pubblicano "IL PICCOLO" e il "POPOLO DI TRIESTE" con titoli a tutta pagina, descrivendo le fasi della gara, risultati di interviste con i protagonisti e con accompagnatori e rappresentanti di altre societa nazionali ed estere. Telegrammi di felicitazioni, di augurio, di compiacimento giungono da tutte le parti, in testa le societa nautiche di Trieste, dell'Istria, di Fiume, della Dalmazia, di Monfalcone e di altre citta d'Italia, oltre a quelli delle autorita politiche, civili e sportive, di Enti e Comuni e Province.
Fra tanti, ci piace "Diadora" di Zara: riportare quello di un semplice socio della
Senza anticipata reclame e senza chiacchiere avete dimostrato di non avere rivali nel mondo intero; cosi e bello vincere e voi da giovani e da forti avete vinto.Qui si seguiva la vostra prova con grande interesse e viva simpatia".

La fama della PULLINO e del suo armo ha ormai varcato i confini nazionali.
Un comitato speciale intanto si e costituito a Isola per organizzare una degna accoglienza agli olimpionici, che nel frattempo hanno ripreso felici ed entusiasti la via del ritorno in patria.


LE TRIONFALI ACCOGLIENZE


L'accoglienza a Monfalcone
La prima grande accoglienza agli azzurri d'Isola e offerta da Monfalcone. All'arrivo del treno autorita civili e militari ed una vera folla di cittadini e di sportivi, con le rappresentanze dei vari sodalizi, e ad attendere i campioni.
La "Timavo" aveva gia predisposto tutto perche ai vincitori di Amsterdam venissero tributate accoglienze trionfali. Il presidente della "Timavo" stringe uno ad uno i campioni al petto, mentre la folla prorompe in applausi ed in grida entusiastiche di ammirazione. Con alcune automobili - sempre seguiti dalla folla - vengono portati in Municipio dove sono ad accoglierli tutte le personalita.
Il Podesta stringe a tutti la mano, esprimendo, in un breve indirizzo di saluto, la soddisfazione sua di poterli salutare a nome di Monfalcone, lieta di poter accogliere, sia pure per poche ore, i rappresentanti della forte e sana gioventu isolana. Viene poi offerto un ricco rinfresco.
Alla fine del ricevimento, sono le 15 del 18 agosto, accompagnati sempre dalle autorita e da membri delle varie societa sportive, prendono posto su delle automobili, che filano veloci verso Aurisina, da dove poi raggiungeranno Trieste in treno.
II vibrante saluto di Trieste
Cosi il "Piccolo" di quel giorno:
"I vittoriosi della grande battaglia, gli alfieri del tricolore ad Amsterdam, la gioventu piu bella e piu forte di nostra gente, l'armo glorioso della "Pollino" d'Isola, ha avuto ieri la benedizione del vento dell'Adriatico, che nella sua melodiosa voce ha unito le voci osannanti dei triestini, degli istriani, degli italiani tutti. Il salmastro del loro mare, gli accenti della parlata veneta hanno coronato la loro gloria.
Trieste e l'Istria li ha accolti tra- un ondeggiar di bandiere e di gonfaloni. I fiori delle donne, i baci del popolo dissero loro tutta la riconoscenza per l'impresa superba. I valorosi, i primi, i piu bravi, felici,non per se, ma per il nome d'Italia che hanno saputo imporre, mandarono un bacio al mare azzurro, come le loro camicie di lotta, a quel mare che aiuto il loro sforzo che li fece i piu forti, degni dell'alloro fra tanti concorrenti.

LA FOLLA IN ATTESA
Trieste, che sente questi eroismi, che sa esaltare i vincitori, ha accolto i reduci di Amsterdam con entusiasmo, con ammirazione, con orgoglio.
Qualche minuto di ritardo del treno non fa che aumentare la massa imponente di folla che attende l'arrivo degli olimpionici, ai quali gia Monfalcone ha dato il primo fervido saluto della Venezia Giulia. Tutti gli sportivi, senza distinzione di classe o di specialita, sono convenuti alla stazione e dietro a loro, che pruni vogliono vedere, primi vogliono acclamare, e la folla che aspetta i valorosi, gli ambasciatori d'italianita.
Isolani, capodistriani, muggesani in grandissimo numero sono, convenuti all'arrivo e Trieste lua mandato una folla entusiasta ad acclamare. Per concessione cortese del capostazione principale cav. uff. Freri la massa delle rappresentanze e potuta entrare tutta nell'interno della Stazione e a fatica le guardie municipali riescono a tenere la gente un po' lontana dai binari. Gli Avanguardisti del mare prestano servizio d'onore per questi loro maestri, che stanno per arrivare.

ENTUSIASMO FRENETICO
Come una valanga la folla degli sportivi rompe i cordoni e si butta verso il treno. Dagli sportelli semiaperti vengono "estratti" a viva forza i campioni e solamente in grazia alla loro muscolatura e all'intervento delle guardie, possono salvare... le costole dall'entusiasmo. E' una vera frenesia, un delirio, che investe i reduci, i quali pur aspettandosi belle accoglienze, non si immaginavano certo una, tale manifestazione. La musica di Isola suona, ma piu forte delle note si elevano i saluti e schioccano i baci che a diecine i campioni devono sorbirsi dai concittadini e dagli ammiratori. Un gruppo di volonterosi a forza di gomiti riescono fare un poco di largo intorno agli azzurri e cinque pesi massimi se li caricano in spalla e con i loro trofei viventi escono dalla Stazione.
Come un fiume in piena mal contenuto dalla capacita del salone dei biglietti sul quale, come fiori oscillano le bandiere, la folla imbocca le due porte di uscita e sbocca nella piazza, dove un'altra massa di popolo fa argine a questa invasione. E tra il suono delle musiche si compone il corteo che, preceduto dalla banda cittadina "Giuseppe Verdi",inizia la sfilata. La folla acclarna freneticamente il baldo e valoroso equipaggio. 1 vigili urbani, in forte numero, agli ordini del capitano cav. Rossetti, regolano in modo perfetto l'ordine, sinche il corteo ormai incolonnatosi imbocca la via Carlo Ghega.

[Storia 1927] [Storia 1928] [Storia 1928a] [Storia 1928b] [Storia 1929] [Storia 1931] [Storia 1934] [Storia 1935] [Storia 1945] [Stemi]

[Home] [Dobrodošli] [Benvenuti] [Dove siamo] [Storia] [Fotografie] [Olimpionici] [Risultati] [Links] [Novita] [Istrska regata]