AMBIENTE  -  formiche.too.it

 


 -----------------------   Ultime notizie sull'ambiente  ------------------------

----- OMICIDIO IN AMAZZONIA -----

"Greenpeace a Porto Alegre: E' in corso una guerra contro il pianeta"

"Duro giudizio di Greenpeace sul g8"
Accordo raggiunto sul clima: ora inizia il duro lavoro
Kyoto, senza gli Usa il Giappone non firma
Greenpeace denucia:  Berlusconi criminale ambientale
Dichiarazione finale dell'incontro Andino "Impatto ecologico dell'Alca"
Speciale Mucca Pazza  ( da rfb.it )

--- Biotecnologie:

La spinta ad un'industrializzazione crescente nel campo agricolo ha comportato, nei Paesi industrializzati, grandi problemi ambientali. Le varietà selezionate nei millenni che hanno rappresentato una fonte a cui attingere non solo per migliorare i raccolti, ma anche per poter contare su varietà diverse per far fronte a mutamenti ambientali o ad attacchi di parassiti, è stata oggi sostituita da sementi sempre più omogenee, e la varietà di razze tradizionali sta scomparendo. Le multinazionali che le producono sono arrivate a brevettare e vendere semi accoppiati a particolari prodotti chimici (erbicidi e pesticidi) a cui sono in grado di resistere.

Accanto a questo grave fenomeno che porta progressivamente all'unifomità genetica delle coltivazioni, esiste anche una perdita di biodiversità delle specie selvatiche da cui l'uomo ha ricavato le varietà coltivate dovuta all'abbandono delle pratiche agricole tradizionali, all'alterazione o alla distruzione di habitat naturali. Un esempio significativo per capire l'importanza della biodiversità per l'agricoltura è fornito dalla patata, la cui coltivazione può essere messa in crisi dall'attacco di un fungo parassita, la peronospora.

Nel 1840, in Irlanda, la peronospora distrusse i campi di patate provocando una terribile carestia che uccise più di un milione di persone. In seguito la malattia è stata tenuta sotto controllo mediante l'uso di fungicidi, fino alla metà degli anni ottanta, quando i coltivatori hanno iniziato a registrare episodi di resistenza ai trattamenti. Negli anni novanta, si sono stimate perdite pari al 15% del raccolto mondiale, equivalenti a 3,25 miliardi di dollari; negli altopiani della Tanzania le perdite sono state quasi del 100% (Tuxill, State of the World 1999).

La salvezza dagli attacchi di peronospora può derivare dalla disponibilità di varietà diverse da quelle attualmente coltivate, in grado di resistere al parassita.

Infatti gli scienziati dell'International Potato Center di Lima, in Perù, hanno scoperto che le patate coltivate sulle Ande secondo i metodi tradizionali e le corrispondentti specie selvatiche sviluppano resistenza alla peronospera, offrendo così nuove speranze per il futuro della coltivazione della patata. (fonte: WWF Italia)

  Biotecnologie - clonazione - OGM, quali differenze ?

In questo periodo capita spesso che televisione e giornali abusino di queste parole. Occorre fare attenzione. Le biotecnologie esistono da quando l'uomo e diventato prima allevatore e poi agricoltore perché biotecnologia indica semplicemente una tecnica che utilizza un fenomeno biologico. La birra, l'aceto, il vino, lo yogurt sono tutti prodotti realizzati grazie a biotecnologie, cioè a processi che l'uomo ha messo a punto combinando le caratteristiche di particolari microorganismi esistenti in natura con procedure che non avverrebbero naturalmente. Quindi le biotecnologie sono tutt'altro che nuove!

La clonazione è invece un fenomeno che avviene in natura per alcuni microrganismi e per alcune piante, non avviene invece naturalmente negli animali e, in particolare, nei vertebrati. La clonazione è divenuta interessante dal punto di vista commerciale perché, a differenza della riproduzione sessuale, permette di trasmettere con certezza ai nuovi individui i caratteri ottenuti attraverso il processo complesso e laborioso della manipolazione genetica. Ad esempio una volta che si è "creata" una pecora con una lana più folta e bella, fatto commercialmente interessante, grazie alla clonazione si possono ottenere facilmente pecore che avendo lo stesso patrimonio genetico della pecora originaria daranno lana folta e bella.

La scoperta scientifica effettuata nel 1973 dai biologi americani Stanley Cohen e Herbert Boyer che scoprirono gli enzimi di restrizione (una sorta di forbici naturali che permettono di tagliare il DNA in punti specifici) hanno permesso di individuare processi molecolari per modificare porzioni di informazione genetica corrispondente a singoli geni trasferendoli da una specie ad un'altra. Organismo geneticamente modificato (OGM) è quindi un organismo nel quale con queste tecniche (dette anche ingegneria genetica o tecnica del DNA ricombinante) è stato inserito un gene estraneo a quell'individuo, a quella popolazione, a quella specie. Usando questo metodo è possibile inserire anche geni della stessa specie, ma è più frequente il caso in cui si inseriscono geni di specie completamente differenti: quindi trasferendo un gene da una specie ad un'altra si ottiene un "nuovo" individuo che è detto "transgenico". Di conseguenza si parla di prodotti transgenici, di cibi transgenici quando questi derivano da organismi manipolati geneticamente. (fonte: WWF Italia)

--- Gli ogm non sono la soluzione al problema del terzo mondo

L'esportazione dei surplus agricoli dei paesi con una agricoltura industrializzata,ad elevata resa, sovvenzionata, vanifica la produzione dei paesi in via di sviluppo, disgregando la loro base produttiva ed il loro potenziale di esportazione, danneggiando soprattutto i piccoli contadini ed i poveri. Questo dumping dei prodotti agricoli colpisce direttamente le popolazioni oggetto di aiuto, perché i piccoli contadini non potendo competere con prezzi artificialmente bassi, non trovando più sbocco per la loro produzione, diventano ancora più poveri ed emarginati. E' importante che i paesi altamente sviluppati dal punto di vista agricolo affrontino gli effetti negativi della loro politica per una agricoltura concentrata sulla produzione di massa, su grande scala, causa soprattutto della crescita incontrollabile delle eccedenze produttive (solo in Europa abbiamo un surplus di produzione di cereali di 20 milioni di tonnellate!), dovute ai sistemi di prezzo garantito per produzioni illimitate e alle sovvenzioni per le esportazioni.

Il paradosso è che sostenendo l'invio dei surplus verso i paesi poveri si distrugge la loro economia rurale. Inoltre accettando cambiamenti si avranno effetti positivi anche per i cittadini consumatori dei paesi industrializzati.

Qualunque sistema di sussidi deve avere lo scopo di ridurre la produzione, aumentare la qualità, imponendo una drastica riduzione dei concimi chimici e pesticidi, oltre a promuovere l'agricoltura sostenibile nei paesi forti e nei paesi in via di sviluppo, incoraggiando in particolare i produttori biologici, con grande beneficio per l'ambiente e calo della sovrapproduzione. Questo potrebbe anche mettere fine al dumping delle esportazioni di paesi ricchi verso il Sud del mondo.  (fonte: rfb.it)

Link utili:          Dimensioni del problema   (fonte: unimondo.org)  -  redazione Unimondo

                                            

--- Il diritto di essere tutelati:

Il problema degli ogm è che non è ancora accertata la loro innoquità. E' uno dei principi della democrazia, la libertà di scelta. La libertà di scelta non può essere esercitata se si lascia barbaramente coltivare prodotti geneticamente modificati. Gli organismi transgenici andrebbero a modificare anche i prodotti biologici, dato che l'impollinazione avviente per via aerea. Occorre prestare molta attenzione a questo problema, prima che sia troppo tardi e ogni prodotto della terra sia "violato".

--- Clonazione

«...dentro la genetica la mappa delle cellule descrive a quale genere appartengo, se sono una quercia oppure un salice piangente oppure un babaob od un faggio di pianura, quello che è importante è che al mondo ci sia spazio per ogni espressione di natura...»

L'albero, Lorenzo 1997; Lorenzo Jovanotti

--- Eitica, la natura al servizio dell'uomo

Clonazione - Dolly, la pecora clonata, è finita in prima pagina in tutto il mondo ma simili ricerche continuano in diverse parti del pianeta. Le aziende vogliono clonare greggi di super pecore e mandrie di super mucche: copie identiche degli esemplari migliori.

I maiali sono visti come fonte potenziale di organi per gli xenotrapianti umani; ciò potrebbe provocare nuove malattie capaci di attraversare la barriera della specie fra animali e esseri umani.

Potere, etica ed eugenetica - Come la maggior parte delle nuove tecnologie, l'ingegneria genetica è una questione di forza. I raccolti geneticamente modificati sono stati sviluppati dalle multinazionali che, protette dai brevetti, vedono un modo facile per monopolizzare gran parte degli approvvigionamenti di generi alimentari del mondo. I brevetti danno alle aziende come la Novartis e la Monsanto la proprietà delle nuove piante e dei nuovi animali che esse sviluppano. Nel momento in cui i raccolti naturali sono rimpiazzati da quelli delle aziende, il tutto diventa un mercato, dove si vende e si compra. La diversità genetica è eliminata: una ricetta sicura verso il disastro e la non sicurezza alimentare, come sostiene la studiosa indiana Vandana Shiva.

Le tecniche di manipolazione genetica danno all'uomo un potere spaventoso sopra i loro stessi processi riproduttivi. Già oggi i genitori possono selezionare i feti che presentano malattie genetiche. Ma quanto tempo ci vorrà perché qualche azienda allo stesso modo offra ai genitori la scelta del sesso, del colore dei capelli e degli occhi, o dell'intelligenza? E che ne sarà del valore intrinseco degli esseri umani? L'ultima volta che è stata esercitata in modo ampio - anche se impreciso - questa tecnica conosciuta come eugenetica è stato durante il Terzo Reich di Adolf Hitler.  (fonti: unimondo.org)


--- I brevetti sulla vita, la posizione di greenpeace:

La richiesta di brevetto della Stem Cell Sciences e della Biotransplant. Trasferimento Nucleare per la Produzione di Embrione Animale Transgenico, WO 99/21415 - già richiesta il 28 Ottobre 1997, pubblicata a livello internazionale il 6 maggio 1999.

La denuncia di Greenpeace:

Dopo aver rivelato, nel febbraio 2000, l’esistenza di un controverso brevetto sugli embrioni umani dell'Università dell'Edimburgo, Greenpeace ha svolto ulteriori indagini sull'Ufficio Europeo Brevetti (EPO) scoprendo altre richieste di "brevetti sulla vita". Tra queste quella di due aziende, l’australiana Stem Cell Sciences (SCS) e la statunitense Biotransplant, che hanno richiesto un brevetto per la clonazione di embrioni, compresi quelli umani. (WO 99/21415, pubblicata il 6 maggio 1999).

La richiesta riguarda anche embrioni di specie incrociate derivanti da maiali e da esseri umani. Inoltre le aziende hanno richiesto i diritti esclusivi sulla manipolazione genetica di qualsiasi embrione ottenuta utilizzando la loro tecnica.

Va ricordato che la SCS ha l’esclusiva del brevetto dell’ Università di Edimburgo sugli embrioni umani.

Nella richiesta di brevetto le due aziende rivelano di aver prodotto degli embrioni incrociando le due specie, ovvero utilizzando oociti (ovuli in formazione) di maiali rimuovendone il nucleo e sostituendolo con quello prelevato da feti umani. L’esperimento è stato portato avanti fino ad una settimana di età degli embrioni incrociati.

Lo scopo principale dell’esperimento è stato quello di dimostrare che la tecnologia di trasferimento del nucleo può essere applicata sia agli esseri umani che ai maiali. Sebbene nella richiesta di brevetto le aziende dichiarino che la clonazione di maiali potrebbe essere utilizzata per xenotrapianti, nessuna valida ragione terapeutica è stata data per l’esecuzione di esperimenti su embrioni di specie incrociate, condotti –piuttosto – allo scopo di acquisire il brevetto sulla tecnologia utilizzata e sugli embrioni transgenici prodotti da tale tecnologia.

La nuova richiesta di brevetto è un scandalo per due motivi:

Innanzitutto, è evidente che la richiesta della SCS e della Biotransplant prevede la possibilità di brevettare embrioni umani .

Infatti la descrizione del brevetto prevede che:

"L'embrione animale può essere di qualunque tipo, e comprendere embrioni di uccelli, pesci, rettili e mammiferi, incluso l’embrione umano.......E' preferibile che l'embrione animale sia un embrione suino (maiale), bovino (mucca), murino (topo) o umano. " (pag. 3 righe 8-11).

La richiesta indica, inoltre, come questi embrioni umani siano da considerarsi essenzialmente beni commerciali e prodotti industriali, la cui proprietà intellettuale appartiene ai detentori del brevetto, la SCS e la Biotransplant.

In secondo luogo, con la nuova direttiva UE, il brevetto può essere concesso senza particolari problemi - la direttiva infatti prevede ampie scappatoie che permettono il rilascio di "brevetti sulla vita". A causa di questa scappatoie gli embrioni umani, in particolare quegli utilizzati per la clonazione terapeutica e per la produzione delle cellule staminali, sono trattati come materia biologica isolata dal corpo umano, e quindi brevettabile. Benchè la direttiva preveda il divieto di rilascio di brevetti per la clonazione e la manipolazione genetica degli esseri umani, non definisce adeguatamente cosa si intenda per "essere umano". Diventa quindi possibile sostenere che embrioni di specie incrociate ed embrioni creati per scopi terapeutici che non ne prevedono lo sviluppo completo fino alla nascita, non siano esseri umani. Di conseguenza rimarrebbero esclusi dal divieto.

Negli ultimi mesi l'EPO ha pubblicato più di una dozzina di richieste di brevetto per tecniche di manipolazione genetica che riguardano direttamente gli embrioni umani.

Tuttavia, la domanda di brevetto della SCS e della Biotransplant differisce dalle altre poichè dichiara esplicitamente che la tecnica è stata già applicata sugli embrioni umani. La richiesta rivendica i diritti sulle procedure utilizzate per la clonazione degli animali (in questo caso maiali), su tutti gli embrioni creati utilizzando tali procedure - compresi gli embrioni umani e quelli di specie miste - e sulla manipolazione genetica di qualsiasi embrione ottenuta utilizzando questa specifica tecnica. Inoltre, le due aziende rivendicano, in certi casi, anche i diritti su alcuni discendenti dell'embrione.

La posizione di Greenpeace:

Greenpeace è fortemente contraria ai brevetti sulla vita. E' contraria alla concessione dei brevetti sulla vita umana, comprese le singole parti del corpo ed i suoi geni. Greenpeace è contraria ai brevetti sugli animali, sulle piante, sui microorganismi, sui semi, e sui geni delle piante e degli animali.

La vita non è una invenzione umana -- anche quando essa viene isolata dal suo contesto e dalla sua funzione naturale. Greenpeace è contraria ai brevetti sulla vita poichè questi degradano la vita stessa. Gli esseri viventi non devono essere considerati beni commerciali.

Le principali confessioni religiose in Germania, medici europei ed esperti sulle questioni etiche in Francia, Italia e Danimarca hanno espresso posizioni simili nei confronti della direttiva UE, dichiarando che i brevetti sugli embrioni umani e sulle parti del corpo umano rappresentano una minaccia per la dignità umana.

Greenpeace non è contraria alle nuove terapie in campo medico, ma la vita non può mai essere considerata alla stregua di una invenzione industriale. Il rispetto per la natura vivente esige che sia fatta una chiara distinzione tra le invenzioni tecniche, come ad esempio i nuovi medicinali, e le richieste di diritti di proprietà sui geni (semplici scoperte) e sugli esseri viventi. Il rilascio di brevetti sugli embrioni umani farà sì che le aziende proseguiranno con questo tipo di esperimenti al solo scopo di ottenere i brevetti.

La società non può premiare con un brevetto i moderni Frankensteins.

Greenpeace si oppone alla brevettazione di qualunque forma di vita ed al rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente manipolati.

Greenpeace riconosce che il ricorso all’ingegneria genetica in sistemi chiusi e strettamente controllati potrebbe trovare delle applicazioni benefiche nella sintesi di sostanze farmacologicamente attive e di altre sostanze per la tutela della salute umana.

Tuttavia, Greenpeace riconosce anche che l'utilizzo di cellule o tessuti derivati da embrioni umani è soggetto a considerazioni particolari in campo etico e morale.

Conclusioni:

Greenpeace chiede il divieto sui brevetti del genoma di qualunque essere vivente, vegetale , animale ed umano - comprese le sue parti.

Greenpeace si oppone alla concessione di brevetti sulla vita e sugli organismi viventi poichè ciò porta ad un controllo monopolistico delle forme viventi.

L'attuale normativa sui brevetti rappresenta la forza propulsiva dietro forme speculative di ricerca tese ad ottenere la proprietà commerciale su nuove tecniche di ingegneria genetica.

Per questo Greenpeace chiede che la Direttiva UE sulla brevettabilità del vivente venga radicalmente modificata in modo da proibire i brevetti sulla vita.  (fonte: Greenpeace Italia)


--- Per fortuna che Fleming non brevettò la penicillina  -  di Rinaldi Francesco

Nel 1929 fu effettuata dal medico inglese Alexander Fleming un'importantissima scoperta che permise di sconfiggere le infezioni batteriche. Fu la penicilllina infatti la prima sostanza di cui furono accertate le proprietà antibatteriche. Dopo questa scoperta verso gli anni 40' venne prdotta in serie e si estese su larga scala. La scoperta avvenne quasi per caso: un fungo miscroscopico aveva casualmente invaso una coltura di microbi che il medico stava studiando. Così Fleming notò che, nelle parti che erano venute in contatto con il funghi, i batteri erano morti. Ora grazie a quella scoperta ogni caso di infezione è guaribile. Ogni laboratorio può tenere antibiotici senza andare incontro a spese eccessive.

Come sarebbe la situazione se Fleming quel giorno fosse andato a brevettare immediatamente la propria scoperta ?

...Alcune industrie farmaceutiche avrebbero preso in mano la produzione per conto del medico, ed avrebbero immediatamente iniziato la vendita senza badare all'esigenza dei malati, e avrebbero potuto accedere al medicinale solo coloro che avevano disponibilità economiche.

     Il brevetto come ennesimo ostacolo allo sviluppo dei paesi poveri

"Una tra le cose più immorali che possano esistere è - come afferma Gino Strada fondatore di Emergency - speculare su chi soffre". Speculazione. La lotta all'Aids in Africa. Fino ad oggi non è stata attuata nessuna politica seria nei confronti di questo grande flagello che sta sconvolgendo il continente più grande del mondo. Ogni anno muoiono 200.000 bambini. Di fronte a questo problema tutto si può fare tranne che voltarsi disgustati per poi rimuovere dalla propria coscienza questo enorme parodosso.  (campagna farmaci)

Link utili:          I problemi dei brevetti (msf)

                        L'aids nel mondo (msf)

                        www.jubilee2000.com

  Nucleare:

    Bush vuole tornare al nucleare:

                Piano per far fronte alla crisi energetica.    (fonte: Ansa)

                    Il no del WWF  (fonte: Ansa)

                    Il piano energetico di Bush è un attentato al protocollo di Kyoto   (fonte: WWF Italia)

                    Le decisioni di Kyoto  (fonte: ENEA, Dipartimento Ambiente)

Link utili:          WWF Italia

                        Greenpeace Italia                       


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