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A prima vista il basso non è altro che una chitarra oblunga con (a volte) un pò corde in meno... in realtà questo strumento nasce proprio dalla chitarra grazie al genio di Leo Fender, nel lontano 1951, anno in cui nasce il Precision, nome dato dai tasti in rilievo, grande novità rispetto ai contrabbassi acustici utilizzati fino a quel momento. Ne consegue che l'anno scorso abbiamo festeggiato il primo Giubileo del basso.
Dopo questa immagine di presentazione delle principali componenti del nostro strumento



vorrei darvi qualche consiglio su come impostare le mani sulla tastiera e sulle corde. La mano sinistra (ovvero quella che schiaccia le corde all'altezza dei tasti, che per un mancino corrisponde alla destra) dovrebbe essere con le dita indice-medio-anulare-mignolo disposte ognuna su uno di quattro tasti consecutivi, con il pollice tra il secondo ed il terzo di questi ben saldo sul retro del manico (questa è la posizione: si dice posizione al X tasto dove X è il tasto dove si poggia l'indice). Ognuna delle quattro dita dovrebbe sostare ben in posizione sopra al tasto di sua competenza pronto a premere la corda giusta quando arriva il suo turno: bisognerebbe evitare, nel limite del possibile e a meno che il brano non lo richieda esplicitamente, di schiacciare con due dita contemporaneamente. Le dita che non stanno premendo è bene che non si distacchino più di tanto dalle corde stesse, pronte ad intervenire in caso di bisogno.


Per la mano destra, invece, esistono diverse scuole di pensiero, le due più diffuse prevedono l'uso quasi eslusivo di due dita, indice e medio, oppure di tre dita, indice, anulare e medio. La tecnica che seguo io è quest'ultima: la sequenza indice anulare medio può sembrare scomoda (ed in effetti in un primo tempo lo è) soprattutto sui tempi a 4/4, dove ci si trova a dover riutilizzare un dito due volte nella stessa quartina, e il dito non è sempre lo stesso ma cambia ogni volta, ma alla fine credo che conferisca una maggiore velocità ed una maggior precisione. Torno a ripetere che questo è un parere del tutto personale che deriva dalla mia misera esperienza. In più è importante anche la posizione della mano destra: se avete la fortuna di avere un pick-up nella posizione del Precision, ad esempio, appoggiateci sopra il pollice e fate cadere le altre dita sulle corde. Per concludere affrontiamo anche il concetto di radenza: se stendete la mano noterete che le dita non sono tutte della stessa lunghezza, e questo potrebbe causare dei problemi nel pizzicare le corde; un dito più lungo catturerà con una maggiore porzione di falange la corda e genererà più volume. Per evitare questo problema occorre imparare a flettere le dita interessate al finger picking (indice, medio e anulare) all'altezza della congiunzione tra falange e falangina, lasciando distesa la congiunzione tra falangina e falangetta: come per magia le tre dita avranno lunghezza uguale.

Vediamo due semplici esercizi per prendere bene la posizione con la mano sinistra ed utilizzare al meglio la mano destra (ulteriori esercizi nella sezione ragnetti):

Esercizio per la posizione: senza utilizzare la mano destra pigiamo le corde con le quattro dita ognuna sul proprio tasto; finiti i quattro tasti della corda Mi scendiamo sul La e così via. Quando siamo in fondo ripetiamo l'esercizio al contrario, ad libitum.

Esercizio per la mano destra: concentriamoci su una corda e ritmicamente (meglio con l'ausilio di un metronomo) pizzichiamola in sequenza con indice, anulare e medio. Quando abbiamo raggiunto una discreta dimistichezza proviamo ad accentuare un pizzico ogni quattro: sarà la prima volta sull'indice, poi sull'anulare, poi sul medio etc.



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