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Accordi rivolti e incroci tra modali



Un accordo rivolto è un accordo in cui si sposta di un' ottava uno dei suoi gradi. Su strumenti come la chitarra o il pianoforte il processo che porta alla creazione di un accordo rivolto viene focalizzato sull' abbassamento di ottava (ad esempio il primo rivolto di triade maggiore ha il suo quinto grado più basso di un'ottava mentre il secondo rivolto oltre alla quinta ha anche la terza più bassa). Nel basso spostare in basso (scusate la ripetizione) creerebbe accordi con timbrica troppo bassa (ci risiamo) ed impastata. Per cui il processo avviene in maniera inversa, spostando di un'ottava più in alto i gradi dalla terza in su. Proviamo, come esercizio, a trovare per tutti gli accordi di settima il primo rivolto, quindi la terza: potremo suonare degli arpeggi, ad esempio, con degli accordi formati dalla tonica, la settima (maggiore o minore a seconda del caso) e la terza un'ottava più in alto. Potremmo provare ad esempio a suonare tutti gli accordi della tonalità di Do maggiore (C Maj7, D m7, E m7, F maj7, G 7, A m7, B m7/b5), utilizzando l'indice della mano destra per pizzicare la tonica, il medio per la settima e l'anulare per la terza. In seconda battuta potremmo provare a utilizzare il pollice per la tonica, l'indice per la settima ed il medio per la terza.
La prima applicazione dei rivolti è l'incrocio delle modali, che altro non è che lo sviluppo oltre l'ottava delle stesse. Questa applicazione serve a far perdere l'associazione a volte troppo schematica della modale alle tre corde e ad aprire la comprensione delle simmetrie presenti tra le diteggiature di due modali. A esempio possiamo provare ad eseguire la modale di partenza fino al quarto grado per poi fissare il suo quinto grado come nuovo punto di partenza della relativa modale presente su tale grado. Per passare al quinto grado che poi è anche il primo della nuova diteggiatura facciamo uno slide che ci permetta di posizionare il dito giusto (nel caso dell'esempio che segue il medio) per iniziare la nuova scala. Se proviamo con la ionia vedremo che la sua modale relativa al quinto grado sarà la mesolidia ed il nostro esercizio di svilupperebbe come in figura:



Riporto un piccolo schema, che sicuramente potreste ricavare da soli, di tutte le relazioni di quinta tra le modali:

Ionia ---> Mesolidia

Dorica ---> Eolia

Frigia ---> Locria

Lidia ---> Ionia

Mesolidia ---> Dorica

Eolia ---> Frigia

Locria ---> Lidia



Non credo che vi sarà difficile creare gli schemi per gli altri cinque possibili gradi di partenza per l'innesto della nuova modale. Non consideriamo infatti la possibilità di partire dal primo o dall'ottavo grado perchè non avrebbero un gran senso.... Nel caso l'innesto avvenga partendo da un grado pari (2°, 4° o 6°) facciamo attenzione a dove poniamo gli accenti dei gradi forti: infatti la tonica, la terza, la quinta e la settima della modale innestata corrisponderanno in realtà ai gradi deboli (o tesi) della modale di partenza, quindi aiutandoci con l'orecchio e con un piccolo calcolo dovremo sottolineare i gradi pari della modale innestata che in realtà sono i gradi forti della modale di partenza che stiamo estendendo.



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