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String skipping



Per chi mastica un pò di inglese sarà abbastanza facile intuire di cosa stiamo parlando; lo string skipping è una tecnica applicabile soprattutto ai pedaloni (sequenze rapide e monotonali a dare sostegno soprattutto ritmico al brano), che ne consentono la variazione in alcune note, fermo restando la tonica. Ad esempio potremo fare string skipping a terzine, vale a dire creiamo una successione di terzine le cui prime due note saranno la tonica dell'accordo e la terza un altro qualsiasi grado. L'esempio più semplice potrebbe essere:

TT8 TT7 TT6 TT5 TT4 TT3 TT2 TTT

Seguendo con la mano destra la tecnica delle tre dita avremo sempre l'anulare a fare il salto di corda sul grado variato. Proviamo infatti ad applicare quanto visto finora alle nostre solite modali, avanti ed indietro: se abbiamo la tonica, ad esempio, sulla quarta corda, saremo costretti a "saltare" alla seconda per fare l'ottavo grado, a scendere fino a conclusione dell'esercizio passando dalla seconda, alla terza fino alla quarta corda. Il dito della mano sinistra che schiaccia la tonica rimarrà sempre fisso, saranno le altre tre dita a saltellare da un tasto all'altro per gli altri gradi: consiglio vivamente di evitare i barrè con il dito fermo (sia esso l'indice per le minori o il medio per le maggiori) ma di sovrapporgli un altro dito. Provate ad inventare un pedalone su tre accordi diversi, ad esempio G maj7 C maj7 D7, sfruttando la tecnica descritta. Cercate di essere fantasiosi nella scelta dei gradi da sostituire.

Tutto quanto detto qui sopra è ovviamente applicabile non solo alle terzine, ma anche alle quartine, dove la variazione di grado non è più effettuata sulla terza di tre note ma sulla quarta di quattro. A differenza delle terzine il dito che fa il salto di corda varierà ogni volta, rendendo il tutto un attimino più complicato (ma nulla che un pò di sano esercizio non possa risolvere). In genere la quartina è una figura ritmica di 4 note da 1 sedicesimo l'una da ripetere ad libitum. Possiamo arricchire il tutto con degli accenti differenziati, forte sulla prima nota della prima quartina, medio-forte sulla prima nota della seconda quartina e debole sulla terza nota di entrambe. Tutte le altre appena appena toccate: il tutto ripetuto all'infinito. Per chiarezza guardate l'esempio.



Per finire un esercizio interessante: una volta assimilata una buona dimistichezza con l'esempio qui sopra provate ad inserire una pausa al posto della seconda nota di ogni quartina. Ripetete poi l'esercizio sostituendo la terza e poi la quarta.



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